Miei cari non volevo scrivere questa piccola storia su Bruce, ma essendo la fine delle feste Pasquali, mi sembra molto più adatta....visto che si svolge all'aria aperta!!!
Era un notte stellata del 1976, Bruce tornava da uno dei mitici concerti interminabili per il suo tour "Born to run" e finito il tutto, ebbe un'idea grandiosa visitare "Graceland", la famosa villa di Elvis Presley, l'idolo della sua giovenntù.
Infatti il nostro buon "zio" ebbe il suo primo impatto con the Pelvis all'età di 7anni nel Ed Sullivan show, fu una folgorazione, tutti, secondo Bruce, volevano diventare come lui, se si ritenevano normali!!!.La passione rimase sempre nel cuore del" Boss", ma , a volte imprevedibile e spontaneo come sempre, quella fatidica sera del 76 , l'impulso era troppo forte...bisognava andare.
Molti scavalcavano il cancello o le mura o la cinta di "Graceland" e venivano regolarmente fermati e ricondotti alla porta. Molti dei body -guards erano parenti di Elvis e generosi con i fans. Che fece lo zio Bruce? Non passò certo dal cancello principale, ma scavalcò il grande muro di recinzione, arrivò alla porta di casa e suonò.
Nessuno lo riconobbe, l'abbigliamento di Springsteen non è mai stato dei più ricercati...vane furono le spiegazioni del chi fosse o che cosa facesse, della sua foto su "Newsweek" e sul "Time"....Elvis non era in casa e fu , con celerità accompaganto fuori. Ripensando poi al tutto con la proverbiale sincerità pensò tra sè e sè..."Ma se ci fosse stato, che cosa avrei potuto dirgli?...Mah, forse è meglio così".
Ed eccovi un altro aspetto delle mille sfacettature del carattere del grande Boss!
Eh, penso che si sarebbe trovato in grande imbarazzo!
RispondiEliminaElvis, comunque, è stato anche lui (a suo modo) una forza della natura.
On stage si scatenava e la sua voce era davvero potente, oltre che ricca di tonalità.
La sua influenza sul rock è stata notevole, anche se purtroppo ha fatto anche cose discutibili.
Certo però che se ascoltiamo "Heartbreak hotel" (il singolo) ci vengono i brividi!
Bruce, comunque, ha superato Elvis ed ha saputo rinnovarsi senza mai perdere la sua anima di istintivo e geniale rocker.
Bruce non si sarebbe mai fatto trasformare in un (quasi) fenomeno da baraccone (scusa, Elvis, ovunque tu sia).
Tuttavia capisco Bruce: come sottrarsi all'incontro/benedizione con the king, essenziale per un rocker?
Ciao e benchè in grave ritardo, buona Pasqua!
Grazie caro Riccardo, che piacere sentirti! Grazie per gli auguri sono sempre ben accetti...Hai trascorso anche tu un buon periodo? Spero di si...Si, condivido. Elvis di "cavolate " ne ha fatte parecchie, ma ha dato un po' quell'imprinting rock&roll sulla scena che prima quasi non esisteva! Ciao mio caro e fatti sentire spesso, mi fa un enorme piacere! I tuoi commenti mi piacciono e mi interessano molto!
RispondiEliminaCondivido il tuo pensiero! Bruce era rimasto folgorato da Elvis e come tutti i fans desiderava incontrarlo...stava rincorrendo il sogno segreto di tanti! (Pensa che anch'io sognavo di incontrare Bruce!!!) A differenza di Elvis, Bruce è rimasto sempre se stesso per questo lo ammiro e continuo a seguirlo da quando avevo i miei 15 anni di età... non nego, però, che quando ascolto "Heartbreak hotel" di Elvis mi vengono ancora i brividi!
RispondiEliminaL'importante nella vita è avere e seguire sempre i nostri sogni( follow that dream)...chi ha detto che col crederci e perseverare non si arrivi ad avverarlo?!?!
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