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venerdì 27 agosto 2010

IL GRANDE SOGNO AMERICANO

Ho letto recentemente un articoletto che mi è piaciuto un sacco, dove si esprimeva una disdicevole critica ai settimanali americani "Time" e " Newsweek" che compivano 35 anni di vita con un' apologia allo scrittore Jonathan Franzen per la sua dedizione alla ricerca del "grande romanzo americano".
Trentacinque anni prima, gli stessi giornali avevano come emblema della nuova America la foto dello zio Bruce, che, onestamente meglio di molti altri ha saputo narrare attraverso le sue innumervoli canzoni, il disagio e l'auge del grande sogno! Le due foto erano di un ragazzo magro, barbuto, timido, ma già lanciato con "born to run" a spronare gli animi dei perdenti nel rincorrere il loro sogno perchè si avveri. Era un disco manifesto, come si direbbe oggi. Il proletario alla ricerca del miliardario!
Bruce ha sminimizzato a volte questo grande sogno americano, ci ha fatto restare con i piedi per terra nella nuda realtà , senza mai abbandonare la speranza di una riuscita nel domani.
Louis Masur ha recentemente scritto un libro per Arcana che uscirà i primi di settembre intitolato "Runawaydream-born to run"... e tutto questo dice molto! Gli umili, i diseredati, i personaggi alla Steinbeck, mantengono un loro rigore morale , cercano sempre di trovare una via dove riscattarsi. Gli anni degli eccessi e della vanità sono riscattati dalla famiglia , dall'unione, dalla coesione, l'unica cosa vera e pulita che possiamo creare senza sporcarci le mani.
Ma l'uomo Springsteen anche con una famiglia ha bisogno di correre, di riscattarsi con le proprie mani senza falsi ed ipocriti favoritismi. Ricordiamo un attimo la magnifica "thunder road", dove l'unica cosa che si possiede è un auto scassata che ci può portare ovunque, mentre il vento scompiglia i capelli di Mary! Un 'istantanea fantastica, come molte sue produzioni, un campionario indimenticabile.
L'America di oggi è ancora un 'immensa provincia dove mille luci ci abbagliano, ma noi abbiamo molta terra da riscattare. Si sono costruite case, palazzi, tutti alla ricerca di qualcosa di nuovo, ma i mutui aumentavano ed il debito cresceva. E tutti sempre pronti a correre per trovare nuove alternative!l.
Bruce non ha mai abbandonato il suo popolo, anche nelle maggiori sconfitte...lo scandalo Watergate, la guerra del Vietnam...ci ha insegnato a dire "No retreat baby, no surrender".(non ritirarti baby, non arrenderti!).
Ai tempi di Clinton , Springsteen cantava "Tom Joad", si allontanava dalla spensieratezza del momento, per trovare come John Ford, nuove frontiere. Oggi la crisi finanziaria americana, non ha provocato gli stessi disastri della recessione, ma la rabbia e l'insoddisfazione degli americani è tornata a farsi sentire. E torniamo con una frase dello zio, il nostro grande zio...

"Mostra un po' di fiducia,
c'è qualcosa di magico in questa notte..."



qualcosa che ci impedisce di fermarci.... perchè noi siamo diversi....
noi siamo "nati per correre"



Il grande sogno americano continua a vivere anche nel cuore degli immigrati
che hanno contribuito alla nascita degli Stati Uniti...
"AMERICAN LAND"  è dedicata a loro... 


... Questo sogno è sempre vivo anche negli occhi della  la mamma e della zia di Bruce  Springsteen 
che lo scorso anno hanno ballato sul palco dello Stadio Olimpico di Roma
sulle note di "American Land"....



Alla prossima.....

2 commenti:

  1. tesorino, pensa che molti anni fa sempre la mammma di zio Bruce , la zia , ed i due bimbi più piccini( allora Evan e Jessica, Sam non era ancora nato!), ballarono a Genova sul palco del Ferraris...che emozione indimenticabile!

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  2. tesorino, pensa che molti anni fa sempre la mammma di zio Bruce , la zia , ed i due bimbi più piccini( allora Evan e Jessica, Sam non era ancora nato!), ballarono a Genova sul palco del Ferraris...che emozione indimenticabile!

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