La festa è di nuovo incominciata = Lorenzo Jovanotti Cherubini è tornato!Curioso parlare di questo ragazzo, ormai uomo fatto, ma con il viso ancora privo di ogni malizia, e due occhi così cerulei dove puoi ritrovare la purezza del cielo!
Nasce a Roma nel 1976 e questo dinoccolato ragazzo diventa presto idolo delle ragazzine, dopo essere stato scoperto da Claudio Cecchetto. Chi non lo ricorda cantare "E qui la festa?" o "Gimme Five" tra uno stuolo di ragazzine in delirio, il suo Rap sbraitato con la sua classica pronuncia a "zeppola" che, per altro non ha mai cercato di togliere, a differenza di molti come per esempio Silvio Muccino.
Prestissimo si discosta da questo mondo, se vogliamo un po' superficiale, che gli aveva dato un grande successo e si avvia sulla strada della world music. I suoi temi diventano sempre più filosofici, spirituali, politici e religiosi, invadendo anche il campo del sociale con i suoi impegni per cause varie, come Emergency, Amnesty International., Lav etc etc. E' il quarto di quattro fratelli tre maschi ed una sorella Anna. Purtroppo Umberto, pilota di aerei da turismo, muore nel 2007 in un incidente aereo ed è ricordato nella bellissima canzone "Fango". Lorenzo a tutt'oggi vive a Cortona, una splendida cittadina in provincia di Arezzo, dove la sua famiglia era originaria e dove gli viene riconosciuta la cittadinanza onoraria. Vive insieme alla moglie Francesca e la figlia Teresa, ormai dodicenne, dopo aver superato brillantemente e ricco della sua filosofia, acquistata negli anni e nei suoi lunghi viaggi, rigorosamente in bici in solitaria in quasi tutte le parti più recondite del mondo, una crisi matrimoniale, della quale non ha mai parlato ed ha amorevolmente trascurato come fase secondaria della vita. Ricordiamo le intimiste canzoni "Per te " dedicata alla figlia ed "A te" dedicata alla moglie.
La sua storia è scritta in un nuovo libro che si intitola "Viva tutto" (e già dal titolo si capisce la gioia e l'armonia per la vita che Lorenzo porta con sè), un racconto sotto forma di dialogo, pieno di idee, confidenze, ragionamenti e libertà. Racconta l'infanzia, gli amici, l'amore quello vero con la A maiuscola, l'esperienza di padre, l'arte, i viaggi, la dolorosa perdita della madre morta per emoragia cerebrale, il rapporto con Dio e la religione, i suoi pensieri e la sua musica.
Ed ecco, insieme a questo libro, il suo nuovo lavoro, "Ora", album della maturità con suoni che arrivano diritto al cuore, ma dove è esplicita la voglia di fare ancora ballare. Pensare che agli inizi era troppo facile parlare male di lui, così facile che si è smesso di farlo. Negli anni 90, è diventato troppo facile parlarne bene, ed anche in questo caso, molti hanno smesso di farlo. Ora questo uomo-bambino, ha 44 anni, ognuno di noi può dimenticare le etichette, ma guardarlo come un artista vero, irrequieto, confusionario, commovente e pieno di dubbi.
La crisi dei 40 ha colpito anche lui, padre di una figlia ormai autonoma, figlio di una madre che non c'è più e che ha vegliato per mesi confortandola con le parole della Bibbia e dedicandole tutto il disco. Ma con il resto della famiglia ha girato gli Usa, ha girato l'Appennino in moto con Valentino Rossi, si è perso con la sua mountain-bike nei boschi della Toscana... insomma le migliori condizioni per creare canzoni. Si è chiuso nel suo studio di registrazione a Cortona, con il suo fido bassista Saturninoe gli amici di sempre, frugando tra i suoi tormenti e ne è venuta fuori una sintesi di Jovanotti, in disco scintillante per essere sparato in un club o diffuso in un centro commerciale all'ora della spesa. Lorenzo, in ogni suo lavoro, si spoglia per guardarsi spietatamente dentro, ma con quella leggerezza e pulizia, che è raro trovare nel mondo musicale. Se uno si considera troppo bravo, arriva il momento del confronto, di mettersi in pericolo, di cercare e superare i propri limiti e non cercare mai una corte che lo esalti! Parole dure, ma così sagge per un ragazzo uomo ancora così giovane.
Ascoltiamo "Tutto l'amore che ho", da settimane il più programmato dalle radio. Lo possiamo ascoltare in auto e la nostra giornata inizierà bene, possiamo ballarlo con un amico o con la persona del cuore, possiamo farlo sentire per rimorchiare. Lorenzo ha fatto di testa sua, senza voler piacere a tutti, per questo piacerà a tutti ... Con " Megamix." si è presi dalla tecno, con "Tutto l'amore che ho" abbiamo già detto, con "Le tasche piene di sassi" è un solo piano dedicato alla mamma, con "Amami" si arriva al pop, con "Ora" si ritorna al rap, con "Il più grande spettacolo dopo il Big Bang" è una dichiarazione d'amore disco dance, con "L'elemento umano" si occhieggia a Morricone, con "La bella vita" ci si impregna di armonie africane, con "Battiti di ali di farfalla" siamo proiettati nell'hip-hop, con "Io danzo" si torna veramente al ballo, con "La notte dei desideri" il ritmo è caraibico, con "Quando sarò vecchio" ci si avvicina allo ska e a Paolo Conte, con "Un'illusione"siamo vicini a Tenco, con "La porta è aperta" l'immersione è nell'industrial, ed infine con "Rosso d'emozione" ancora elettronica.
"Ora " con tutti questi "con" è per dirvi che quello che ho scritto, può anche essere tutto il contrario di quello che ho detto. Di una sola cosa sono certissima, il disco è un invito alla felicità!!!
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RispondiEliminaè bello leggere questo post "ex post", dopo che per un anno ho canticchiato questo disco e ho viste numerose date del tour.
RispondiEliminabrava nella (e bravo lorenzo): il disco è proprio un invito alla felicità, uno "zibaldone elettronico" - come l'ha definito il nostro comune amico blackswan - che a mio avviso segnerà per molti anni la storia della musica italiana.
alla prossima
metiu