Resto annichilita e stupita in un primo momento , per alcune mancanze addirittura lacerata , ma la cosa che accomuna tutte e' non riuscire a scrivere o a pensarli scomparsi sul momento. Poi faccio mente locale, mi adagio un po', prendo atto della cosa e allora provo a scrivere quello che ho sentito e sento, in questo caso di questi due cantanti che facilmente non dimenticheremo, se pur diversissimi tra di loro.
Enzo Jannacci, come non ricordarlo come il simbolo di Milano stessa , benchè avesse anche sangue pugliese da parte di padre. Lo ricordo ad Alassio in Liguria, per la prima volta io piccola in un night all'aperto accompagnata da zii, cugini e papà, gran viveur come sempre.
Lo ricordo appena, questo strano personaggio, accompagnato da due "cialtroni "sconosciuti poi diventati Cocki e Renato che mi facevano sbellicare dalle risate con il loro umorismo diverso e surreale. Mi rimasero tanto impressi da chiedere loro un autografo, perchè vicini di tavolo, tra le occhiate di mio padre che odiava questo tipo di idolatria. E pensate non avevano neppure foto da distribuire..solo il tovagliolino bianco del gelato dove scarabocchiarono sigle strane. Indimenticabili tutti e tre comunque , malgrado secoli passati!
Enzo che sulla carta d'identità aveva scritto "Medico Fantasista", che cosa ci si poteva aspettare di diverso?
Enzo stravagante, geniale, dotato di umore variabile come il tempo, maestro nello scrivere le figure strane e povere della sua Milano. Ci ha presentato operai, uomini traditi, pali di strambalate bande e così via.
Lo ricordiamo col grande Gaber per un pochino di tempo, con Dario Fo che , come sempre diceva , gli ha insegnato tutto e con i due famosi Cocki e Renato.
Le sue canzoni potevano essere incisive e surreali al tempo stesso , chi non ha cantato "Ho visto un re!" o "Vengo anch'io , no tu no"o " El portava i scarp de tennis.."
Era un grande anche come professionista cardiologo che ci crediate o no. Parlava cinque lingue e girava la sua città sempre in motorino... Sono sicura lo incontreremo ancora, in tutti quei personaggi che passando da Milano , se aguzziamo la vista , ci saluteranno al ritmo delle sue melodie. Arrivederci Enzino!!!
L'esatto opposto Franco Califano , che vidi dal vivo in quel di Chianciano, in una discoteca trendy e per "piccioni" in cerca di avventure. Lo ricordo romantico, passionale , guascone..attirava nella penombra queste povere donne che pendevano dalle sue labbra , sussurava canzoni ruffiane e molte cadevano ai suoi piedi.. A mio avviso conquistò il cuore di Roma , passando attraverso il cuore delle donne e sosteneva con orgoglio di averne amato 1600 o giù di lì.
Credeteci, si diplomò in ragioneria, fece fotoromazi con discreto successo, ma volle dedicarsi alla musica , prima per altri , Bruno Martino(..E la chiamano estate..), Ornella Vanoni ( La musica è finita) , Mia Martini (La nevicata del 56).
Il colpo di grazia lo ebbe quando si regalò " Tutto il resto è noia", diventa il manifesto della sua vita , vita travagliata, vita vissuta a mille, dalle stelle alle stalle e viceversa...ma ancor oggi presente tra noi con il triplo cd " I successi e tutto il resto...".
Per finire in bellezza e per capire questo personaggio, sapete forse già che ha fatto incidere sulla sua lapide le parole" Non escludo il ritorno..." e questo la dice lunga sulla sua persona.
Perdonerete questo ritardo sulla commemorazione di questi due grandi?
Se dovessi scegliere per fede calcistica, punterei a Califano(intersita) e non a Jannacci(milanista). Ma l'uomo, lo spessore intellettuale e la musica mi spingono verso il grande Enzo.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaIn maniera molto diversa ma due grandissimi personaggi.
RispondiEliminaChe dire, è che quando se ne va un grande il mondo è più triste e più povero.
RispondiEliminaCi consola il fatto però che ci siano stati e che la loro musica sia ancora con noi.
Non seguivo più di tanto Califano (però la canzone che tu hai ricordato "Tutto il resto è noia" potrebbe essere il manifesto della mia vita). Amavo ed amo Jannacci, l'umanità stralunata dei suoi personaggi, il suo modo di intendere la vita.
Un abbraccio a te cara Nella e grazie
Che degna commemorazione, Nella.
RispondiEliminaComplimenti!!!
La fede calcistica è importante caro BLACK...ma penso che la simpatia e la carica umana conti più di tutto...
RispondiEliminaUn caro abbraccio!
PIERLUIGI caro...facesse ridere pure un po' me....
RispondiEliminaUn grande abbraccio!
Vero EUTERPE , a loro modo,un pezzo di storia della musica italiana!
RispondiEliminaBacio!
NINA amorevole, come si può non amare Jannacci, era troppo di tutto e con una umanità sorprendente....
RispondiEliminaHo letto il tuo pezzo sul blog e lo ritrovo proprio con la sua umanità e un pizzico di follia...
Altra storia Califano, accettarlo per quello che era..Punto e basta.
Un bacio super dolce amica mia1
Sempre troppo gentile GIANNA , cara amica mia!
RispondiEliminaUn caro abbraccio!
Si,se proprio vogliamo trovare un difetto nel grande Enzo,è la sua fede calcistica...bel post Nella!Anche se vederli insieme,con tutto il rispetto,evidenzia ancora di più l'abisso tra i due
RispondiEliminaEh.....caro il mio BADIT.....la fede calcistca che grande cosa...pensa a me che sono genoana da una vita , quante sofferenze!!!!!!!
RispondiEliminaL'abisso per me esiste, ma le idee sono tante e le teste pure....
Un bacio super , amico super!
non seguivo nè l'uno nè l'altro ma le loro canzoni mi hanno accompagnato spesso, alcune molte belle. Grazie per la condivisione.
RispondiEliminaLi hai ricordati benissimo!!!
RispondiEliminaJannaci non lo seguivo molto, Califano l'ho apprezzato come autore, un grande poeta.
Due grandi, molto diversi che non ci sono più, ma non escludo il ritorno!
Bacio:))
"Vengo anch'io. No, tu no."
RispondiEliminaMa quanto è bella sta frase? Ci sta tutto un mondo, ci sta l'infanzia, ci sta l'adolescenza e perchè no, anche la maturità... a volte si chiede e ci si sente rifiutati e a volte si ha voglia di respingere una richiesta senza dare spiegazioni, ma solo con un bel "perchè no!!!".
Grande Enzo.
Califano l'ho sempre visto come un play-boy triste e ricercato, di quelli che ora non esistono più.
Troppo bello!
Hai ragione, a volte non si ha voglia di ricordare chi scompare ma chissà perchè, nel ricordare questi due, sto sorridendo.
Bella Nella! Ciao, un abbraccione!
Di Califano, sulla cui vita privata preferisco sorvolare, scoprii tardi che erano sue alcune belle canzoni. Di Jannacci potrei solo aggiungere ricordi personali di emozioni suscitate dalle sue canzoni, già quando ero adolescente, da quelle in milanese per capirci; e ricordare che suo padre fu assessore ad Ospedaletti, dove spesso veniva anche Enzo.
RispondiEliminaUn ricordo bellissimo, davvero bellissimo e...
RispondiElimina...di mio, quoto Blackswan
Ciao cara ANELLA, è stato un piacere condividere con te...
RispondiEliminaMi faresti tanto piacere se volessi ricambiare...
Una serena serata!
Grazie KEIKO cara...due miti ,questo lo si può dire, diversissimi ma pietre migliari del nostro panorama musicale...
RispondiEliminaNon li scorderemo , io penso....
Un forte abbraccio!
Ciao CARLE' adorata...che commenti sempre pertinenti e originali fai, mi piacciono un sacco ...
RispondiEliminaEcco perchè cerco sempre il tuo blog che non esiste , tipo l'isola che non c'è ...ma continui a cercarla ed immaginarla....
Ti voglio bene...
Ma dai ADRIANINO, il padre di Jannacci assessore in quel di Ospedaletti?
RispondiEliminaNotiziona con i fiocchi, non l'avevo mai sentita...
Grazie infinite , caro amico mio....
Superbacio e buona serata!
Un bacio grande BAOL...molto , troppo gentile....
RispondiEliminaSmackkkkkkkk.......
...cara Nellina, grazie per averli ricordati. Artisti autentici del mio tempo...mi mancheranno...abbraccio...
RispondiEliminaArtisti senza tempo, SERGINO caro..saranno sempre nel nostro cuore...
RispondiEliminaUn bacio super...