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martedì 17 novembre 2015

Il dilemma del porcospino


Direte voi miei cari, ma cosa c'entra tutto questo con la musica? Beh, può anche entrarci perchè la musica è in ogni dove, nei nostri cuori, nell'aria che respiriamo , nei nostri pensieri, nei nostri sentimenti e allora perchè non proporvi questa specie di quizzino che potrebbe anche essere interessante.
 A me ha incuriosito , perchè dare una risposta non è semplice , ma una decisione si deve prendere comunque. E allora incominciamo.
Vicini senza ferirsi,questo è il dilemma quando due persone si legano troppo.... e allora la giusta distanza quando ci si rapporta con gli altri qual'è? Non intendo solo legarsi dal punto di vista prettamente amoroso, ma come amicizia, empatia, bene, amore certo e anche passione se andiamo per gradi.Non sono una roccia in filosofia, ma tutti abbiamo sentito parlare di Scopenhauer e proprio lui nel lontano 1800 parlò del" dilemma del porcospino" per spiegare e descrivere la complessità dei rapporti. Concludeva che se tutti gli esseri umani potessero avere sufficiente calore per se stessi non avrebbero sicuramente bisogno degli altri e tanto meno della società.Passiamo alla piccola storia...
Una compagnia di porcospini, in una fredda giornata invernale , si strinsero vicini col calore reciproco, per proteggersi e non rimanere assiderati .Ma , molto presto sentirono un altro tipo di sofferenza: il dolore delle spine reciproche che li costrinse ad allontanarsi di nuovo l'uno con l'altro. Quando il bisogno del calore li portò di nuovo ad unirsi, si ripetè il malanno, in modo tale da venire sballottati avanti e indietro tra i due mali: il freddo e il dolore.Tutto questo continuò finche' non trovarono una distanza moderata che rappresentava la loro giusta posizione.
Tutti noi , dopo aver letto questo raccontino, capiamo molto chiaramente quanto abbiamo bisogno di socialità , affetto , rapporti umani per riempire la monotonia e il nostro vuoto interiore .Ma ogni individuo ha qualità e difetti diversi e nel momento in cui si superano certe distanze per avvicinarsi agli altri, si viene allo scoperto, spesso causando rotture e allontanamenti.E allora che succede ? Amori apparentemente solidi si trasformano in rapporti conflittuali, amicizie felici si spezzano causando dolore e amarezza, legami familiari si incrinano. E qui si apre il dilemma , trasformato in un vero e proprio dubbio: avere o no rapporti sociali?Si evidenzia quindi come ogni stretto rapporto di affetto possa da un lato riempire, rendere felici, scaldare la nostra vita, mentre dall'altro  possa ferire e recare dolore. Questo è il prezzo da pagare per una vita sociale? A mio avviso non sempre e non necessariamente e soprattutto non è un motivo valido per diventare asociali. Confesso che io ho questa paura, di buttarmi di sbagliare, e quindi latito diffido e l'asocia
lità è in agguato!Necessita quindi il trovare il giusto equilibrio per rimanere vicini senza farsi del male .Delusioni, abbandoni, relazioni fallite sono ferite simili agli aculei di questi animali e allora è meglio allontanarsi dagli altri per la paura o la soluzione è trovare una certa distanza con la possibilità di scaldarci senza il rischio di pungerci! Ma come?
 Mantenendo la nostra individualità , confrontandoci con l'altro senza annullarsi, allontanandoci per poi ritrovarsi e riscoprirsi , non dare per scontato il calore dell'altro ma imparare ad ascoltare e lavorare un pochino su noi stessi e sul rapporto, mostrandoci per ciò che siamo sviluppando l'empatia. Morale: non fondersi nei rapporti ma avere una certa distanza sana che riempie la vita ma allo stesso modo non ferisce.
 Possibile? Ditemi voi..Io lo trovo splendido ma poco fattibile, l'essere umano non è un robot e non può essere comandato quando c'è un cuore. Chi non ha sofferto e non continua( più o meno ) a farlo? Alzate la mano , rispondetemi per favore.. Io sono una sistemista del tutto e allora , e non ridete , abbraccio un albero , con tutta me stessa  e sento la linfa scorrere e lenire un pochino la mia sofferenza. E' la vita della pianta che mi risolleva, sono le radici della terra che mi portano nella realtà. Non sono a Tara, non sono Rossella O'Hara, ma la capisco! A voi miei prodi!

60 commenti:

  1. Che poi, cara Nella, c'è da dire che tendiamo a cadere sempre negli stessi errori, a commettere sempre il nostro errore del difetto fatale.
    Tutto è fatto di equilibri, anche il troppo bene fa male, già...

    Moz-

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  2. Non è per nulla facile trovare la giusta vicinanza accompagnata dalla gusta distanza. Si va per tentativi, a volte va bene, a volte va male. Cerchiamo di non scoraggiarci mai e continuiamo a cercare l'altro senza opprimerlo e senza opprimerci.

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  3. Diciamo che i ricci hanno imparato a tenere rilassati gli aculei per poter stare vicini e non pungersi gli uni con gli altri.
    Il fatto è che non bisogna avere paura di legarsi a qualcuno per il rischio di farsi male, perché per tante volte che va male ce ne sono tante altre che vanno bene. Le interazioni sociali sono alla base della vita e purtroppo non si può mai prevedere come andranno a finire. Piano piano però, a furia di sbagliare o indovinare la distanza da tenere, si impara a relazionarsi in modo corretto, ad avvicinarsi o allontanarsi di più o di meno in base a quanto siano più o meno rilassati gli aculei nostri e degli altri. E se si sbaglia non bisogna mai pentirsi di quello che è stato, perché anche se una persona smette di percorrere la nostra stessa strada, nel tempo che è stata accanto a noi ci ha necessariamente insegnato e donato qualcosa. E poi non è detto che prima o dopo non ci si debba incontrare di nuovo, imparando a mantenere giusta distanza, stavolta.
    Un abbraccio cara

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  4. eh.... tenere le giuste distanze per non ferirsi... giusto se sei un frigorifero ci riesci, se hai ghiaccio nelle vene, in effetti qualcuno così la conosco ma infatti non è un essere umano. Credo che per forma di difesa sia un concetto che almeno una volta nella vita ci "siamo raccontati" ma poi, secondo me, prevale il sentimento che razionale non è.
    Bacioni
    P.s. finalmente,come vedi, il mio blog funziona di nuovo...

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  5. Siamo tutte un po' Rossella quando ci aggrappiamo alla terra o a quanto di più prezioso abbiamo. Le relazioni umane sono complesse assai e richiedono la capacità di esercitare la libertà, di saperla usare e di riconoscerla all'altro. La libertà di essere sé stessi, di esprimersi.
    Ti abbraccio riccetta
    la effe

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  6. Ciao Nella, ognuno fa le proprie esperienze con relative gioie e dolori...l'alternativa è quella sì di non soffrire, ma di avere una vita senza alcuna emozione... un abbraccio grande!!

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  7. Bellissimo post e interessante argomento anche se spinoso... con gli anni e le batoste sono diventata sicuramente più cauta ma non potrei mai essere asociale. Certo ho bisogno dei miei spazi e della mia libertà, se mi sento soffocare scappo via, ma completamente da soli... sai che tristezza! Un abbraccio fortissimo senza spine ;)

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  8. Non ci sono regole se non quelle che possono essere rispettate da coloro che decidono una vita insieme stabilendo un contratto sociale che non prevede un vero e profondo amore. Noi facciamo del male, talvolta, in altre circostanze lo subiamo. Amore e condivisione hanno come risultato l'accettazione delle spigolosità dell'altro. Senza aria non vivo, posso io smettere di respirare per non assimilare l'aria rovente del deserto o l'aria gelida che ti entra nei polmoni? Io cercherò sempre la mano della Donna della mia vita, è l'aria che mi sostiene, le aridità e il gelo cerco di combatterlo, ma mai rinuncerò a respirare.

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  9. Scusami se non riesco ad essere serio, ma quella canzoncina mi ha messo una stupida riderella in corpo.
    Non riesco a scrivere qualcosa di serio.... Sono il solito incorreggibile!

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  10. Qualsiasi emozione segna il percorso della nostra vita....
    Un bacione carissima,silvia

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  11. Beh, finché siamo su questa terra sono stati e ci saranno sempre alti e basi, gioie e dolori, ma bisogna trovare il giusto equilibrio, saper accettare ogni cosa bella o meno, imparando a convivere in modo da poter ferire meno possibile anche nel momento che siamo feriti perché prima o pi saremo premiati. Felice giornata Nella !

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  12. Difficile per me MOZZINO mio quando sei coinvolto/a in un sentimento mantenere perfettamente gli equilibri, devi essere molto freddo..e sinceramente tutto quanto è impossibile almeno per me!
    Bacio del mattino... e riteniamoci liberi anche di farci del male!

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  13. Giuste parole AMBRINA,sempre complesso il raggiungere uno stato di equilibrio emotivamente parlando e non farci del male è un'altra cosa abbastanza difficile da evitare . Si gioisce e si soffre...
    Un bacio amica bella!

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  14. POIANA mia un applauso a scena aperta...La cosa più gratificante è che il riccio sa stendere gli aculei senza pungerti in stato di" tenerezza". Il contatto è molto importante in qualsiasi rapporto, spesso basta una carezza per risollevarti da una cattiva giornata.
    Gli equilibri sono sempre difficili da mantenere a mio avviso, e con i sentimenti, anche con esperienze passate acquisite, sempre diverse una dalle altre. Puoi avere imparato ma stravolgere o controllare un sentimento, rallentarlo o accelerarlo è una cosa prettamente soggettiva, questo per quanto mi riguarda , anche perchè stai parlando con un'istintiva e non con una riflessiva!
    Bacissimo e grazie!

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  15. BATU' SIMO bella condivido parola per parola ciò che hai detto, perchè i sentimenti non possono essere controllati se sono veri e fa parte del gioco anche il farsi del male. Puoi essere un po' più cauta, ma certo non esente da sorprese..
    Meno male che il tutto funziona , mi mancavi ..Ti stringo forte!

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  16. Adoro i ricci FENICE mia, ma non potrei mai misurare la distanza perchè proprio non ne sono capace e mi faccio spesso tanto male .
    La terra tonifica purifica e esalta, a me rende così , peccato che la sensazione non duri molto...
    Ti adoro amica cara!

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  17. Giustissimo , c'è solo da scegliere cara CARMEN o vivere asetticamente o vivere con tutte le nostre emozioni negative o positive del caso!
    Abbraccio speciale!

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  18. HACHI adorata io sono diventata un po' più asociale dopo le mie lacerazioni, ma vivere senza sentimenti e mettere delle barriere per non farsi male , mi sembra un delirio.
    Meglio buttarsi e soffrire che non avere sensazioni di qualsiasi tipo..
    Dico male?
    Bacio sentito!

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  19. Che parole meravigliose MASSIMILIANO , ma da te non potevano essere diverse.
    No, senza aria non si può respirare e anche inquinata serve sempre a farci vivere male o bene, comunque vivere.
    La responsabilità delle nostre azioni dettate dal nostro cuore sono incontrollabili , altrimenti nessuno correrebbe rischi. Più cauti? In certi casi, ma quando l'ardore è al massimo, pungersi può essere inevitabile e poi il dolore anche inconsolabile.
    Sono un'istintiva non ci posso fare nulla e non ho mai cambiato di una virgola , se non più cauta nelle amicizie ...
    Ti stringo forte bell'amico mio!

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  20. Si SILVIETTA , non si possono cancellare dalla nostra vita le emozioni..Quale aridità sarebbe il tutto' Anche se la sofferenza spesso diventa la conseguenza del nostro malore....Rischiamo come un gioco, o allontaniamoci definitivamente dalle realtà dei sentimenti...che sono fatti di mancanza di equilibrio, sempre a mio avviso!
    Bacio soave!

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  21. Cara ANDREEA le tue parole sono giustissime , ma trovare il giusto equilibrio lo trovo realmente molto ma molto difficile. Ragione e sentmento non sono nemici , ma sono abbastanza in contrasto tra di loro e saperli calibrare , almeno per me, risulta difficilissimo.
    Poi si soffre o si fa soffrire, questo si, è il prezzo da pagare , ma è anche la vita!
    Bacio solare!

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  22. MARCOGRANDEARBITROGIROGIO, ma amico mio caro, nessuno aveva richiesto una risposta seria al post. Ognuno scrive quello che sente o pensa e a me fa piacere che tu l'abbia presa in questa maniera, almeno un amico che vede il tutto in tono scherzoso ed era anche previsto nelle risposte. Per ora sei il primo: applauso!
    Bacione incorreggibile!

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  23. Lo so, parlare dall'esterno è facile, ma trovarcisi è diverso.
    Io non sono un tipo freddo, anzi... però ammetto che cerco di imparare dagli errori: lo sbaglio lo commetto sempre, ma spero -almeno!- sempre con meno danno!! XD

    P.s. Nellina, ti sei persa il mio esordio da youtuber!!! XD

    Moz-

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  24. Ma dai ..non sapevo ! Sono in redazione a Roma per perdita dati e me ne sono persa così delle cose..
    Ma dimmi dove devo andare per rivederlo..almeno rivederlo...Sei una bomba MOZZINO!

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  25. Non è facile trovare il giusto mix nei rapporti, una sciocchezza può rovinare tutto oppure una cosa brutta aggiustarli, siamo umani..ci complichiamo la vita da soli..
    Io solo adesso sono attivo socialmente prima non è che non lo fossi ma da solo potevo starci, anche adesso...ma tutto dipende da chi e con chi ho difronte ;)

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  26. Nella, dal mio blog, terzultimo post... E' tutto nuovo: dalla grafica a questa novità :)

    Moz-

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  27. Ti capisco e trovo molte similitudini con te ,ma all'inverso...ora mi sento abbastanza asociale fuori dal lavoro s'intende caro PIETRO.
    E' impossibile o quasi trovare il giusto mix nei rapporti, comprese le persone che ti stanno davanti...Stare in equilibrio , poi costante , è roba da funamboli e non da esseri umani..In qualsiasi rapporto di qualsiasi natura dove dai la tua anima e il tuo cuore , l'equilibrio non può essere mai pari. Qualcuno lo perde o fa fatica a riacquistarlo o cade del tutto..Dipende da molti fattori. A volte la caduta può essere anche grave.
    Un abbraccio molto forte mio caro!

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  28. Appena mi lasciano respirare ...vado a vedere MOZZINO mio...
    Un bacio forte!

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  29. È molto profondo questo tuo post, nellina cara. Io non so dirti quale sia la giusta distanza da tenere, so però che per le cose importanti si deve anche saper soffrire, e comunque per una sofferenza che, stando uniti, può capitarci, penso che ci siano svariate gioie in più che derivano da questo stare insieme. Perché nessuno, che se ne dica, può bastare a se stesso, oppure si, può, ma non credo che sia felice davvero. Per esserlo, bisogna mettersi in gioco, sporcandosi le mani se serve, e anche accettando i momenti difficili, altrimenti, per me, nascondersi dietro un vetro non è vita.

    Un caro abbraccio :)

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  30. Sono pienamente d' accordo MAURIZIETTO mio,e te lo dice una che in questo periodo , e forse meglio dire negli ultimi anni , ha sofferto moltissimo ma non ha mai saputo ritrovare il giusto equilibrio. In qualsiasi rapporto affettivo non si può essere in assoluta parità , spesso si rischia o si fa rischiare consciamente o inconsciamente...E' la vita, ogni grande gioia a volte può anche portare grande dolore, ma se non si prova almeno la gioia , a cosa serve vivere?
    Un bacio grande e cerchiamo di viverla appieno questa nostra interiorità qualunque cosa succeda!

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  31. Quanto calza a pennello il tuo post, Nellina... Proprio questi giorni in cui cerco la giusta distanza dal resto del mondo, da Tegolino, e in cui mi si rinfacciano distanze prese e mi sono trovata in difficoltà per non averne messe altre...
    Qual'è la soluzione migliore? Me lo sto chiedendo spesso... E non So bene quale sia, se non che bisogna prima trovare la giusta distanza da se stessi, saper stare nella propria pelle senza soffocarsi di ansie e di aspettative o di giudizi severi... E poi forse a tentativi, accorciare e allungare le distanze con gli altri, ognuno con un metro diverso, credo!
    Un bacione grande mamma chioccia!

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  32. Bella la mia G...
    Non so se sia possibile comandare a noi stessi le giuste distanze sui fattori emotivi. Mi sembra una cosa alquanto improbabile. C'è sempre uno che perde l'equilibrio più dell'altro, e può cadere e farsi male..E allora? Ci consola , grazie al grande aiuto di Poiana, sapere che , il riccio quando è a suo agio e comodo, allunga gli aculei e non punge...Almeno loro sono salvi, per noi è molto più difficile!
    Un bacio speciale tesoro!

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  33. Nella filosofa? Però, questa mi mancava. Qual è la giusta distanza dici? La distanza che ci fa sentire parti uno dell'altro ma senza che diventi ossessione. Non lo so amica mia, nella vita i colpi si sono succeduti con tale frequenza, che ho imparato a ricevere e a dare senza che l'uno sia merce di scambio per l'altro. Poi mi sbaglio ancora, ma fa parte della natura umana. Non si impara mai dai propri errori. È' questo il bello: la nostra imperfezione. Bacio.

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  34. Applauso MARIELLINA e come potevo dubitare del contrario??!!
    Come puoi trattenere emozioni, passioni , amore , affetto con gli altri per non far male a te stesso. Nel momento stesso che scatti alla partenza pensi solo a godere anche l'attimo, anche se con i colpi di timone della vita , sai che puoi cadere e farti molto male.Poi ho scoperto che i filosofi ne sanno meno degli etologi, perchè i ricci quando si piacciono lisciano e ritirano i loro aculei in modo che avvicinati non sentano la punture...Tiè!!!
    Un abbraccione con gli aculei al balsamo di rosa!

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  35. io sono dell'idea di tenere sempre una certa distanza, di avere un giusto equilibro, che non sia ossessione ma neanche indifferenza. facile a dirsi ma a farsi non tanto :((

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  36. Che uomo perfetto caro ANDREA...E' un ottima cosa se riesci a farlo, ma comandare le sensazioni i sentimenti gli slanci affettivi e amorosi è così semplice? E si riesce poi a provare appieno le sensazioni che si vogliono cogliere? Mah , io sono un'istintiva quindi non faccio testo...
    Bacio uomo equilibrato!(sapessi quante volte mi sono fatta male)

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  37. Nella :) hai detto una cosa che sento tantissimo, è in maniera parziale cosa ho scritto nel mio post :) solo che te, l'hai scritta decisamente meglio devo essere sincera, le giuste distanze, l'indipendenza, servono assolutamente, ma devono essere del resto comunicanti, se shakeriamo bilanciando gli ingredienti semplicemente il cocktail risulta molto piacevole, certo senza cambiarmi, ma ci vuole un sacco di pazienza in ogni caso lol.. e mi manca a volte. Sempre consapevole di essere riccia :) un abbraccio fortissimo Etain

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  38. Bella la mia ETAIN..purtroppo io non riesco ad essere riccia, istintivamente in ogni mia manifestazione quando parto parto e mi fermo solo quando incomincio a sentire dolore . E penso è già capitato e allora perchè non prevenirlo perchè non avere la giusta distanza..
    No, non riesco proprio lascio andare i sentimenti di qualunque genere..e come vada vada con tutte le conseguenze.Adoro il riccio che previene il dolore ammorbidendo gli aculei,....
    Mi butterò sul regno animale come ho sempre fatto!!!!!!!
    Ti stringo forte!

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  39. Un argomento un po' più semplice, no eh, cara Nellina? Che dire? Come hai sottolineato anche tu, non siamo robot, per cui non esiste una ricetta valida per tutti e in ogni momento. Io direi che la regola imprescindibile, che ciascuno dovrebbe seguire, è mantenere la propria integrità morale. Pertanto, ben vengano i compromessi, ma solo a patto che non intacchino i nostri princìpi più saldi. Va bene il cuore, ma l'etica è ben altra cosa!

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  40. Mi aveva incuriosito questa lettura mia cara SILVANA e allora perchè non condividerla con voi, i miei più cari amici.
    Si parlare di etica è anche giusto, perchè poi ci possiamo anche fare entrare la dignità personale ..ma quando c'è di mezzo il sentimento in ogni sua forma io mi chiedo , è meglio goderlo fino in fondo con rischi e pericoli, cadute , capitomboli, anche gravi o mantenersi sempre in color che son sospesi nella giusta distanza per non avere poi conseguenze di sorta. E il sentire dove lo mettiamo?. Il cuore è un birbaccione da niente , è vero spesso è difficile comandarlo. D'accordo con te sulla dignità personale, mai perderla per nulla al mondo eppure certe volte si potrebbe anche arrivarci vicino.
    Mah, cerchiamo di vivere il meno peggio possibile , è già qualche cosa!
    Bacio e buon pranzo dolcezza mia!

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  41. Mi sento chiamata in causa, conosco bene il problema! E quindi ti darò il mio personalissimo parere.
    Tutti noi siamo diversi. Tutti noi abbiamo i nostri spigoli, i nostri difetti. O anche solo la nostra personalità, la nostra natura vera, quella che non è legata alle convenzioni sociali o ai condizionamenti che attuiamo per sentirci "accettati" da chi la pensa diversamente da noi.
    Finchè "manteniamo la distanza" va tutto bene. Conoscersi, avvicinarsi, magari piacersi (anche solo come amicizia intendo) è facile. Di rapporti così ne possiamo avere migliaia.
    Ma avvicinarsi di più significa mostrare se stessi. Significa dire all'altro "questa sono io" con i miei pregi e i miei difetti. E lo so bene che tirare fuori il vero sè crea grossi problemi, allontana le persone, fa litigare. Ma quando la persona dall'altra parte è disposta a capire, ad ascoltare, ad avvicinarsi a sua volta, ecco che il rapporto diventa molto più bello, molto più vero.
    Certo, non può succedere con tutti. Ma è anche un buon modo per capire quali sono le persone che possiamo avere più vicine e quali invece dovremo limitarci a frequentare da una certa distanza. Per ognuno c'è la distanza giusta, basta trovarla. Le persone speciali, quelle con cui ci si può avvicinare di più, sono poche. Cercandole forse ne allontaneremo qualcuna che non è pronta a confrontarsi con noi, ma ne vale sempre la pena.

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  42. Sai LUCIA che concordo pienamente con te . Punto primo io sono un'istintiva , non potrei mai fare calcoli per non soffrire quando vengo coinvolta emotivamente da una persona( non parlo solo di relazioni amorose). In certi frangenti riesco dopo delusioni e sofferenze a mantenere una larga distanza , ma prima passo attraverso la puntura delle spine del riccio. Non ci piove.
    Penso che privarsi di qualche emozione dell'animo pur di non soffrir sia castrare un pochino il senso della vita. E allora soffro, ma vivo, con le mie lacerazioni.
    Mi piacerebbe tu ti unissi al blog , chiedo troppo? Un bacio della sera!
    http://rockmusicspace.blogspot.it/

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  43. Molto bella la storia del porcospino e riflessione davvero interessante la tua.
    Indovinare la distanza adeguata, quella che ci permette di godere solo dei benefici di un rapporto senza rimanerne feriti, non è facile. Il rischio di esagerare il distacco è sempre all'agguato e, benché io non sia una sostenitrice dei rapporti totalizzanti, in amicizia come in amore, credo che risparmiarsi svuoti ogni rapporto di senso. Quindi, superando la diffidenza, io cerco sempre di avvicinarmi più che posso, perché se non sei abbastanza vicino da sentire il calore, cui prodest?
    Un abbraccio!

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  44. l'equivoco più grande che gli esseri umani debbono superare è il dover aver a che fare con soggetti che vedono come simili e che sono diversissimi da loro...
    non è come dirlo, è una delusione intrinseca nell'ancestralità delle personalità che costruiamo per affermare noi stessi, ed è dura...

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  45. Non è facile trovare la giusta vicinanza che non ferisce, ma si può fare.... certo come nella favola ci si ferisce e si gioisce più volte e un giorno capisci qual'è il giusto equilibrio...
    comunque anche a costo di soffrire sempre meglio la vicinanza e l'affetto che la solitudine....

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  46. Quando una persona la considero amica do tutto me stesso nel rapporto, senza però essere ossessivo e invadente. Un cavaliere lanciato al galoppo contro un muro di picchieri che fine potrà mai fare? È quello che è successo a me, dando tutto me stesso non ho difese e regolarmente sono stato trafitto dal comportamento degli altri. Finché mi son rotto i cabbasisi (alla Montalbano :P) chiudendo tutti i rapporti e ora faccio fatica a crearne di nuovi perché non mi fido di nessuno, mi piacerebbe, ma al momento è così.
    Evviva l'asocialità!!! :D

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  47. Senza cercare l'empatia,rimanendo sempre me stesso e lasciare che accada e non per caso, provo un certo piacere nel provare dolore , ma mai quanto a dare fastidio e molestare, cosicchè , che riccio sia e dato il periodo, se poi si schiude e ci mangiamo pure due castagne va bene eh.
    Un bacio Nella :)

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  48. Nei rapporti sociali la delusione è sempre, ahimè, dietro l'angolo. Il pericolo aumenta quando maggiore è il numero delle nuove persone che conosciamo. Ma succede anche con le "vecchie" conoscenze: perché una persona non puoi mai conoscerla del tutto. Come comportarsi? Dipende. Da quello che desideriamo mettere in gioco o meno. Io credo che occorra partire da una base comune a tutti, spesso trascurata; il rispetto.
    Un sorriso per un sereno fine settimana.
    ^____^

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  49. Due porcospini innamorati prima di cominciare direbbero: amiamoci, facciamo l’amore ma con prudenza. (◕‿◕✿)
    Felice fine settimana.
    Un abbraccio
    enrico

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  50. EURIDICE cara, condivido al 2000 % ...
    L'alternativa è godere le sensazioni e i sentimenti di qualunque genere a metà o peggio ancora meno, anche se sappiamo che dietro l'angolo c'è sempre il rischio di perdere completamente l'equilibrio!
    Ma viviamo insomma!!!
    Bacio del mezzogiorno!

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  51. Certo PATALICE è una deformazione molto umana credere che gli altri siano come noi vorremmo o pretenderlo, ma misurare le distanze in certe situazioni ad esempio è proprio perdere l'empatia che si può venire a creare , tutto questo a mio avviso , ma io sono un'istintiva che cade sempre dal filo, quindi sono completamente di parte, nulla da fare...
    Un abbraccio forte forte e senza aculei!

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  52. Applauso ANDREINA , veramente con il cuore e te lo dice una che non era abituata alla solitudine( lavoro a parte) e ora c'è con tutta se stessa..
    Meglio mille aculei che vivere a metà, di questo ne sono certa per esperienza personale anche se evitare poi le sofferenze diventa impossibile e la sofferenza è rischiosa!
    Bacio amica mia!

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  53. MICHELE mio tu sei lo specchio della mia anima...
    Io arietina pura mi sono sberciata le corna contro i muri per gli altri con conseguenze nefaste..
    Però vivere a metà cozza contro la mia istintività , quindi cado dal filo ancora ora, meno cadute perchè come te , non mi fido più di nessuno . E quelli fidati sono meno di cinque dita, credimi...
    Un bacio di cuore!

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  54. NERO mio adoro i ricci, perchè poi quando trovano la vera empatia , abbassano gli aculei e si avvicinano tra di loro, altrimenti....
    Star bene nel dolore anche se spesso lo vado a cercare o inaspettato mi si presenta davanti, non è sicuramente un bene per me..ma istintiva come sono continuo a cadere dal filo..
    Nulla da fare..
    Prepariamo i cestini e andiamo per castagne .
    Ti aspetto!
    Un bacio immenso!

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  55. Il rispetto caro KEYPAXX dovrebbe essere una cosa normale e dovrebbe pure essere sempre presente, cosa invece alquanto rara , perchè spesso lo si ha solo per se stessi e si trasforma in egoismo puro.
    I rapporti sono quelli che sono, partire dalla stessa base sarebbe l'ideale, ma dovrebbero avere caratteristiche comuni, cosa alquanto improbabile. E allora. E allora o si diffida come faccio io quasi sempre contrastando il mio spirito anticonformista e istintivo che qualche volta vince e cade miseramente dal filo o...chissà non so.
    Non accetto però la vita priva o viziata da qualsiasi tipo di sentimento giusto o sbagliato che sia!
    Un sorriso tutto per te amico caro!

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  56. ENRICO solo al vederti mi si riempie il cuore di gioia e poi sai dire le cose più divertenti con delicatezza e allegria....
    Ahhhh se fossi più vicino , sono sicura cureresti al meglio la mia lacerazione. Un amico così vale un tesoro!!
    Non so essere programmata, sono istintiva e cado spesso dal filo...
    In compenso dopo la disgrazia sono diventata molto più diffidente quindi le cadute ( lavoro a parte) si sono ridotte..
    Ma dobbiamo non castrarla questa nostra vita non ti pare? Poi se riusciamo bene altrimenti..sono ( e siamo gentili) guai neri!!!
    Bacissimo

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  57. Ciao Nella io mi butto sempre,se va va, e molte volte non va!Mi scopro molto e mi aspetto lo stesso dall'altra parte ma siccome siamo appunto tutti diversi... cercheremo questa benedetta distanza giusta!Poi io sono del segno de cancro fuori ho la corrazza ma dentro ho il cuore di panna...ma quello non era un gelato? Ah ecco vedi che di notte mi si intorcinano i neuroni piu' che di giorno!
    Un bacio tua Sbrisola forever!

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  58. Io sono esattamente come te , cara RITA mia e non sono del cancro , ma dell'ariete, e malgrado la nostra scorza , cadiamo sempre dal filo e non sappiamo mantenere ne l'equilibrio ne la giusta distanza..quindi..quello che sarà sarà..tanto si vive una volta sola...
    Ti stringo forte!

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  59. Anche mia mamma era dell'ariete! Ha avuto una vita difficile ma nonostante fosse ansiosa poi affrontava tutto con coraggio ed era una donna limpida e diretta! Anche lei si buttava e purtroppo pero' raccontava tutto di se', questo, moltissime volte era controproducente se chi aveva di fronte non era sincero allo stesso modo!Non voglio dire che lei non avesse difetti perche' spesso rovesciare addosso ad altri i fatti propri non è bello, glielo dicevo ma capivo che lei si approcciava agli altri sempre con grande entusiasmo!!Mi manca moltissimo!

    Salto di qui e di la' perche' non mi ricordo dove ho postato e cosa,so' na frana, prometto di commentare con ordine!:))E non deviare dall'argomento!
    Tua sbrisola confusola!

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  60. Non hai deviato affatto dall'argomento RITA Sbrisolona mia, e poi io ho tanti punti di contatto con la tua mamma , credimi....Quando si è istintivi e diretti è molto difficile vivere in un mondo spesso mascherato , e purtroppo l'equilibrio lo perdi sempre tu!
    Bacio immenso!

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