Quando arriva una festa più o meno comandata, il mio imbarazzo aumenta a dismisura, perchè mi chiedo sempre se ho il diritto di ricordare, di mettere in piazza il mio privato, o semplicemente ignorare il tutto. E questo mi capita sempre anche nelle feste più importanti durante l'anno e chi mi conosce più profondamente lo sa bene...Se obbedisco alla mia interiorità, ignoro completamente il tutto, ma poi ci ripenso, scorro gli altri blog, vedo pensieri , in questo caso odierno la festa della mamma, e medito se sia bene o meno , scrivere ciò che penso, naturalmente cadendo nel privato. Ma chi interesserebbe? Per curiosità a qualcuno, per sentirvi più vicini a qualche amico che mi conosce meglio, per gli altri un post da saltare ma non da salvare. E allora lo scrivo, più per uno sfogo per me stessa che per gli altri, poi se i commenti arrivano ne sono felice.
La festa della mamma , per parlarne , bisognerebbe averne avuta una, nel senso più intimo del termine e chi l'ha avuta ma non era tale , deve scrivere ugualmente ? Io penso di si, ad ognuno il suo diritto , anche se doloroso.L'input che ha fatto scattare la mia voglia di scrivere è una poesia dell'inglese Hughes, letta fresca fresca questa mattina, poeta forse non molto conosciuto in Italia, ma che mi ha provocato sensazioni che avrei voluto provare da sempre.Il percorso di una scala di cristallo di una madre non usata da lei, ma pensata per i suoi figli, perchè la vera madre le scale le ha salite sempre e comunque irte di spine, di ostacoli da superare, di scogli da evitare , di vetri che tagliavano le estremità, finchè la scala si puliva completamente per avviare i figli a salirla questa scala di cristallo completamente pulita e brillante per accogliere il cammino del figlio in un futuro roseo e arricchito da felici sensazioni che noi chiamiamo felicità.
Questa visione mi ha costretto a pensare come avremmo voluto tutti una madre così, e sicuramente molti l'hanno avuta, io mai. Non perchè fosse mancata presto , ma perchè la sua figura è sempre stata assente,incastrata nella sua straordinaria bellezza , esibita con orgoglio e non presente in sua figlia tanto diversa da lei. Forse molte donne non sono adatte ad essere madri, non lo vogliono, rifiutano questo peso così gratificante ma così difficile. La loro figura appartiene ad un'altra sfera, i figli sono scomodi o peggio non esistono proprio. Ho avuto l'occasione di vedere mia madre poche volte, pensando ad una figura estranea che da piccola mi ricordava la strega di Biancaneve , la bellissima regina che si specchiava per chiedere chi era la più bella del reame e provando orgoglio nel sentirsi la migliore , mai sconfitta da altre. Ma quando poi diventava la strega malefica, e questo mi terrorizzava, cosa restava di lei? Per un bimbo solo la paura , il desiderio di allontanarsi da un probabile pericolo. Non ho neppure avuto punti di riferimento di nonne, donne morte troppo giovani, conosciute pochissimo o per nulla. Ma chi è che non ha desiderato una madre che ti stringesse forte e asciugasse le tue lacrime, o gioisse per i tuoi successi? Tutti , ne sono convinta, è un punto di riferimento importantissimo, la meridiana da seguire per cercare l'ora del sole, per capire in seguito dove esiste la vera felicità . A me è mancato tutto questo, eppure ho avuto la possibilità di conoscere le gioie ed i dolori , forse in una maniera distorta confondendo gli uni agli altri,prendendo come esempio altre persone non così importanti o staccate dal mio io più profondo.
E allora perchè non ricordare questo giorno, beandomi leggendo le esperienze di altri, e lavorando di fantasia , unendole a ciò che non ho mai avuto.
Perciò evviva la festa della mamma, la mamma che tutti abbiamo sognato, la figura basilare per la crescita di una persona.
Cara Nella, la storia che ci hai raccontato è una storia estremamente dolorosa, per te bambina e per te adulta, che non ha mai conosciuto il lato bello e buono dell’amore materno, un amore che non ne esiste di eguale al mondo. Nonostante sia difficilissimo, cerca comunque di perdonare la tua mamma che, chissà per quali motivi profondi, non è stata in grado di amare una figlia, anche lei, forse, ha sofferto. Accogli il mio abbraccio grande.
RispondiEliminasinforosa
Cara Nella, mi spiace tano sentire che non hai ricevuto l'amore che ogni madre dovrebbe dare ai propri figli.
RispondiEliminaTi mando un forte abbraccio certa di come tu, invece, sia riuscita a spargere attorno a te amore e dolcezza.
con affetto
Maria
La mamma è quasi sempre, nel bene e nel male, la figura che più influenza la nostra vita.
RispondiEliminaPurtroppo quando il rapporto non è idilliaco, rimarrà sempre un vuoto affettivo difficilmente colmabile.
Dolce notte cara Nella, un abbraccio
enrico
Grazie per aver condiviso i tuoi pensieri, non può che arricchire <3
RispondiEliminaLa poesia della scala di cristallo l'ho letta per la prima volta alle elementari e ricordo mi restò impressa...,la imparai a memoria e ogni volta che mi viene in mente, mi commuove...
Buon inizio di settimana :*
Mi dispiace. E' una brutta storia.
RispondiEliminaAbbraccio Nella.
Cerca di mettere da parte i tuoi pensieri oscuri sulla mamma, e vai avanti con serenità, carissima.
RispondiEliminaUn abbraccio,silvia
Concordo con te col fatto che non tutte le donne sono portate per essere madri.A me la festa della mamma mette un pò a disagio,i rapporti con i genitori spesso sono difficili.In ogni caso spero che nella tua vita tu abbia avuto altre figure che ti hanno saputo dare amore e affetto con tutto il cuore.
RispondiElimina"Forse molte donne non sono adatte ad essere madri, non lo vogliono," ...
RispondiEliminaNon so se si tratta di essere adatti o meno … io , credo venga così … naturale…
Perché si tratta solo di amore!!
Amore …. Ma se sei il tipo di donna che ami solo e soltanto te stessa … no , non metterlo al mondo un figlio.
NO!!
Grazie Nella , per aver condiviso con noi questo … dolore.
Ti abbraccio forte , forte
Mi dispiace, in fondo la mamma è sempre la mamma.
RispondiEliminaIo l'ho persa da pochissimo tempo, dopo una brutta malattia.
La sua perdita mi ha lasciato un grande sconforto e un profonda mancanza.
Un caro saluto!
Carissima, ho avuto una madre presente, ligia al dovere, che si è anche sacrificata per crescere noi figli ma non ci ha dato premure e affetto. Pensa che l'unica carezza l'ho ricevuta pochi giorni prima che morisse, dopo un anno di quotidiana assistenza. Quel gesto è stata l'unica sua eredità, lei non poteva darmi quel che non aveva e non posso incolparla per quel buco che sento nel cuore e che i miei figli, senza saperlo, mi aiutano a riparare.
RispondiEliminaCredo di essere stata una madre affettuosa e presente ma non perfetta... sono comunque serena perchè i figli chiedono soprattutto amore e il resto, mancante, lo perdonano.
Sono certa che anche tu hai qualcuno che ti aiuta a riparare il vuoto di questa festa... sei una persona piena e dev'essere bello condividere qualsiasi cosa con te.
Dimentica questa festa, se produce malinconia... tu sei e hai altro.
..............
Bruce? Un suo brano è come il prezzemolo.. sta bene dappertutto. Grande grande grande!!!
Ciao Nella.
Cara la mia NELLA, vorrei posare una carezza sul dolore che hai vissuto e su tutta la tua vicenda di figlia...
RispondiEliminaPerò mi trovo anche d'accordo con quanto dice qui sopra Sari. "Dimentica questa festa, se produce malinconia...TU SEI ALTRO" E te lo scrivo a tutte maiuscole!!!
Un abbraccio più che mai da stritolo!!!
Sei speciale,Nella e generosa a dividere con noi certi lati dolorosi del tuo vissuto:del resto sappiamo quanto non tutte le mamme siano uguali,anche quando siamo propensi a idealizzarle,tutte.Hai tanta ricchezza interiore,hai carattere,non sentirti obligata a rincorrere le...feste o giornate canoniche.Scarta tutto quello che mnon ti fa stare bene!!Un abbraccio.
RispondiEliminaCara Nella ho molto apprezzato il tuo post poiché ci hai confidato una parte della tua vita ...mi ha messo tristezza però perché mi spiace che non hai avuto quell amore materno cosi speciale ma a quanto pare neanche una nonna o zia che magari avrebbe colmato quella mancanza. Io ho avuto la fortuna di avere una mamma molto affettuosa e presente x cui quando mancò stetti molto molto male ....quindi è una festa che non sento troppo perché come ogni festa mi fa sentire troppo le mancanze dei miei genitori ....ti abbraccio forte
RispondiEliminaCara Nella, mi spiace avere appreso che ti è mancata la figura materna. Purtroppo non tutte le donne nascono per essere madri e questo è davvero un grosso peccato. Non c'è cosa più bella al mondo che dare amore ai propri figli.
RispondiEliminaBacioni
Cara SINFOROSA, non ho conosciuto i miei nonni ma mi risulta che mia madre abbia avuto un'infanzia estremamente viziata, non l'ho mai accusata di nulla, ho solo evitato di frequentarla il meno possibile.Ho solo accudito le sue ultime ore come avrei fatto con qualsiasi persona amica. Tutto qui.
RispondiEliminaUn bacio grande
Se devo essere sincera cara MARIA, non sono mai stata molto affettuosa nella mia vita, forse mi sono addolcita tardi, con le malattie e le prove del vero dolore.
RispondiEliminaTi stringo forte
Grazie Nella per averci raccontato questo tuo pezzo di vita, triste, che non conoscevo.... ma come ti capisco cara.... Ogni festa è un dolore anche per me, per le troppe mancanze che ho avuto, e la vita continua.... Un abbraccio immenso♥
RispondiEliminaSi caro ENRICO la carenza affettiva è importantissima, forse io non ho saputo dare molto amore nella maniera giusta e me ne sono sempre pentita, ma era troppo tardi...
RispondiEliminaBacio mio caro
Sono felice ANGELA mia che già nelle elementari tu abbia potuto apprezzare questa non facile poesia, che io non conoscevo , ma che mi ha toccato in maniera particolare.
RispondiEliminaAbbraccio forte
Grazie caro GUS, storia molto dolorosa, tutto passa ma tutto rimane dentro.
RispondiEliminaAbbraccio serale
I miei pensieri oscuri carissima SILVIETTA si sono spostati su altre cose, il condizionamento è d'obbligo, i vuoti vengono colmati male ma si tira avanti.
RispondiEliminaBacio soave
KILARA cara, ho sempre accantonato con disinvoltura le feste prescritte, sopportandole con la dovuta pazienza...Non mi procurano alcun effetto, se non il più cattivo , quello di un vuoto incolmabile.
RispondiEliminaBacio dolce
MARINETTA mia da piccola il dolore si tramuta in paura , da grande si tramuta il non saper riconoscere il bene nella maniera più appropriata.
RispondiEliminaBacione
LANTERNINA mia la sua mancanza mi ha lasciato un letto vuoto con ancora la misera presenza di una donna che combatteva per vivere ancora con la sua vecchiaia per vivere in eterno.
RispondiEliminaBacio grande
Grazie cara SARI, penso di non aver colmato molti vuoti ne aver avuto delle persone che siano state preparate a colmarli, o più semplicemente io non ho saputo riconoscerli sempre inseguita dal dolore.
RispondiEliminaGrazie a nome di Bruce!!!
Bacio!
La mia dolce ANNAMARIA, si forse io sono altro ma vorrei anche io sapere esattamente cosa...buffo vero?
RispondiEliminaQuesta festa non mi procura nessun dolore , neppure vuoto, ho imparato a considerare il tutto un niente...
Abbraccio da stritolo.
Non sono speciale CHICCHINA cara, sono una donna che ha sempre avuto paura di una sola cosa della solitudine, ma ci sto ancora convivendo, male incurabile....
RispondiEliminaBacio super
Mia cara FIORELLINO nessuna festa per me è una mancanza, forse il Natale mi procura fastidio perchè mi ricorda la presenza di persone che ho perduto,ma è soltanto un cambiamento a cui mi sono abbastanza abituata. Per il resto mi fa piacere il buon ricordo degli altri, ho imparato a condividere con gioia e dolori i sentimenti altrui, perchè non conosco neppure oggi i miei..
RispondiEliminaAbbraccio forte
Ne sono certa ALESSANDRINA mia, ma non conosco questo sentimento, osservo e sono felice nel condividere quello degli altri.
RispondiEliminaBacio serale
Mia cara ALE, io non provo dolore ma solo vuoto ed è una cosa che mi spaventa non poco.
RispondiEliminaSolo questo, la solitudine è un male irrimediabile, anche se in mezzo a mille persone.
Un bacio affettuoso.
Ciao Nella, sempre complicato dire qualcosa quando si tratta di questioni personali, ancor più se si scava cosi in profondità.
RispondiEliminaSiamo ciò che abbiamo “assorbito” nel corso della nostra vita, quello che ci hanno o non hanno dato le persone più importanti, i genitori appunto, sono le mattonelle che pavimentano il nostro percorso.
Ma è fondamentale prendere coscienza dei nostri limiti, delle nostre debolezze e, là dove è possibile, tramutarle in qualcosa di positivo.
Non esistono ricette di alcun genere, fare i conti con ciò che è passato è difficilissimo ma qualcosa si deve fare per evitare di naufragare in noi stessi.
Non ho consigli da dare (non sono richiesti e non esistono) mi permetto solo di augurarti di avere la forza e la fortuna di saper stare bene con te stessa, so che la vita ci riserva spesso trattamenti tutt’altro che piacevoli ma non possiamo chiudere tutto senza provarci.
Coraggio risorgiamo … se lo dice il Boss
Un abbraccio
Non sapevo di tutto questo, e mi dispiace apprenderlo, parole non ne ho, ma sappi che ti sono vicino.
RispondiEliminaNella ♥
RispondiEliminaDomenica era il mio compleanno, capita che combaci con la festa della mamma e infatti abbiamo festeggiato insieme. Eppure il rapporto conflittuale che abbiamo ci ha portate a discutere anche quel giorno, e nonostante cerchi sempre di trovare un rimedio continuo a sentirmi la figlia sbagliata. E ci siamo salutate sì, con un abbraccio, ma per tutta la notte ho sentito una sensazione di malessere quasi fisico.
Ti abbraccio forte forte.
caro ROMUALDO molto saggio, anche senza la pavimentazione corretta dobbiamo imparare a camminare, spesso cadendo per poi rialzarci, e andare avanti sempre e comunque.
RispondiEliminaGrazie di esserci sempre . Un bacio
Grazie PIETRO, non puoi capire forse la vicinanza di voi tutto quanto mi sostiene e mi rallegra se pur virtualmente.
RispondiEliminaGrazie di cuore mio caro
CICCOLA mia, forse meglio di me , non ti capisce nessuno o spero pochi.
RispondiEliminaComprendo questo senso imbarazzante che ti invade , le sensazioni che dovresti provare ed invece si perdono, e il disagio che continua ancora. Io mi portavo dietro anche la paura....
Ti stringo forte
Un abbraccio. Nient'altro. Credo sia meglio di mille parole.
RispondiEliminaTi stringo forte adorabile e sensibile amica HACHI
RispondiEliminaUn abbraccio forte Nella.
RispondiEliminapiù grande il mio cara ELENAMARIA
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