Ed eccoci qui già pronta ad iniziare un altro blog( con un po' di difficoltà devo ammettere) chiedendo , come mi capita spesso , cosa ne pensate voi? Mi hanno regalato recentemente la pellicola " Strardust" , penso non ci sia bisogno di spiegare a chi mi riferisco, ma se siete in dubbio sto scrivendo del grande David Bowie. Non ho visto subito la pellicola, contrarissima a toccare un mito così grande e farlo rivivere sullo schermo, troppo di tutto, creatività, musicalità, costumi, idee, attore, mimo, ma si..mettiamo pure extraterrestre, e in questo caso è quello che più ci interessa. E' stato un grande amore di gioventù, un intoccabile, ma il destino beffardo , mi ha onorato di fare la prima intervista proprio con lui, se interviste si possono chiamare. Lui sul trono, noi poveretti in platea su sedie confuse e le sue dita sceglievano a caso. Portavo solo il registratore all'epoca , dovevo imparare tantissimo, ascoltare, osservare, niente doveva sfuggirmi: questo era il mio compito. Molto giovane, più di tutti i presenti forse, e quel dito malandrino, toccava in distanza la mia testa rossa. Non ero preparata, pensavo di svenire,Ho già scritto che stupida domanda gli feci, lui capiva, aveva per le mani la meno preparata del gruppo poteva giocare come voleva , in attacco avrebbe fatto cento goals. Ma allora , come adesso , mi chiedo se noi , esseri umani, possiamo parlare del Duca Bianco, altro personaggio ,senza un briciolo di timore. Il regista Gabriel Range, molto coraggioso, voleva raccontarci tutta la vita del nostro eroe nella sua pellicola. Ma si è reso conto, che anche, gli aneddoti, le cose futili, sono importantissime in questo variegato personaggio. E quindi cambiò la trama del film. Bastava il periodo americano di Bowie: l'acerbo David innamorato dello spazio , cerca il suo futuro. Il suo primo viaggio americano nel 1971, 24 anni soltanto, ed è proprio qui che il nostro grande trovò l'ispirazione per la creazione del suo primo e più memorabile( forse) alter ego ovvero Ziggy Stardust.. Pellicola realizzata senza la supervisione del figlio Duncan( un tempo Zack), senza neppure la musica di Bowie, la sua voce, il regista non ne aveva le autorizzazioni. Un suicidio..forse, anche per l'attore inglese John Flynn, buttato in acqua tra vortici pericolosi. In questa pellicola siamo lontani da " Bohemian Rhapsody" o " Rocket man", come si può concentrare la vita di un tale personaggio in sole due ore cinematografiche? Non si può. L'ha capito l'interprete, l'ha capito il regista e allora ci limitiamo a vedere i tormenti americani di Bowie. Solo sette mesi di vita, mentre David cercava la sua voce di artista, avvolto nel buio della sua anima, nervoso, depresso, con un solo successo in tasca" Space Oddity".Ora diremmo e non basta? Ora si ieri correva su di un filo . Spesso nelle poche interviste concesse, la sua voce aveva un velo di disperazione. Si riteneva già un fallito , ma era un uomo molto fragile. Alle sue spalle l'adorato fratellastro Terry, che lo ha introdotto nella musica, mentre trascorreva la sua vita in ospedali psichiatrici, per poi suicidarsi . Terry era un mentore per David, con lui ascoltava e sceglieva le sue musiche Vedere il fratello in manicomio, ha fatto temere anche per la salute mentale di David e questo appare in piccoli flashback nella pellicola, in una forma fatta di compassione infinita. Come vedete non tutto è oro quel che riluce. Tutti abbiamo da guadagnare , superare , sconfiggere, cadere, rialzarsi nella vita. Anche i grandi,anche Bowie questo uomo , che sembrava sempre intoccabile nella sua maniera di vivere, sempre un gradino sopra,le sue battaglie sono state parecchie,il rischio di morire lo ha sfiorato più volte. Ma il suo premio è stata la sua ultima famiglia e la sua non lunga felicità. Pellicola non facile, lenta, chi non lo ama può annoiarsi. Chiedo a Pietro un giudizio finale, mi fido molto del suo occhio cinematografico. Un consiglio: amatelo o odiatelo , ma non fatevi mancare le sue canzoni, perdereste parecchio. Bacio a tutti.
Un grande e indimenticabile della musica, che mi manca molto
RispondiEliminaBuona giornata e un abbraccio, carissima Nella,silvia
Ciao Nella!
RispondiEliminaIl tuo è stato un gran privilegio. Guarderei il film ma penso che un artista come lui, non si può riassumere in un film. Com'è stato per il film di Freddie Mercury, non l'ho guardato perché solo l'anteprima non merita le emozioni che invece dava il personaggio della vita reale.
David Bowie è un grande. Fare film su un artista si scade nella vita privata e si trascura il cantante.
RispondiEliminaUn abbraccio Nella.
Fatte le debite proporzioni direi che Bowie è come il cristianesimo o la rivoluzione cubana: ognuno ha "il suo" Bowie (qualcuno ne ha anche due o tre) :D
RispondiEliminaBello il ricordo della tua "non intervista". Il film non l'ho visto, non lo posso giudicare, ma penso che abbiano fatto bene a concentrarsi su un aspetto più intimo e sofferto, in qualche modo inedito. Buona giornata!
Grazie della fiducia, ma sai che questa è la prima volta che sento di questo film? Ho letto in giro e i giudizi sono negativi, ma dopotutto con nemmeno una sua canzone è normale, io infatti non vorrei vederlo. In ogni caso David Bowie sempre grande :)
RispondiEliminaAl di là del film resta lui, inimitabile, grande, bello, un artista poliedrico. Grazie Nella.
RispondiEliminaBuon maggio, un abbraccio.
sinforosa
Manca a tutti noi SILVIETTA mia, impensabile un altro uguale a lui. Troppo di tutto con l'anima del vero artista. Bacio soave
RispondiEliminaROBERTA cara ho avuto tanti privilegi nella vita , ma come puoi dimenticare Lui e lo scrivo maiuscolo, una inafferrabile persona, un artista così completo da fare paura...Trarne una pellicola mi sembra impensabile, ma non si deve mai escludere niente. Si può anche guardare , perchè rifiutare? Ti stringo forte
RispondiEliminaGUS caro , riportare sullo schermo una figura tanto sfaccettata e complessa a volte, mi sembra miracoloso. Ma spesso tentar non nuoce. Un abbraccio speciale!
RispondiEliminaPersonaggio dalle mille vite, dalla mille reincarnazioni, artista totale, in parte controverso, ma sicuramente importante. Due ora di film, in effetti fanno ridere. Visto che vanno di moda, dovrebbero farne una serie, con diverse stagioni, le stagioni della vita (o vite) di Bowie. E in una puntata ci vedrei bene anche Nella che lo intervista. Puntata cult!
RispondiEliminaDavid Bowie lo ricordiamo in tantissima cinematografia, dove anche con le brevi apparizioni, lasciava comunque il segno.. (basterebbe il Tesla di The Prestige..), ma ovviamente il suo essere artista ha contorni che si intrecciano inevitabilmente al suo magnifico eclettismo.
RispondiEliminaUn bacio Nellina!
JDLARUE ,mio caro condivido perfettamente il tuo commento. Verissimo ognuno ha il suo Bowie. Le sfaccettature del personaggio sono talmente varie che è difficile contenerle tutte. Sviluppare tutta una pellicola su di lui mi sembra impensabile, l'eccletismo di David era e rimane immenso. Non facile neppure soffermarsi su di un singolo periodo, ma si può anche tentare. Indubbiamente ascoltare una pellicola senza la sua voce e canzoni , mi sembra una mancanza troppo grave. Ma ognuno ha la sua opinione. Un abbraccio serale
RispondiEliminaPIETRO, era impensabile che questa pellicola potesse essere giudicata con imparzialità. Tutti contro il regista e la messa in opera del film, via le sue canzoni, la sua voce...cosa ci resta . Non esiste una parte essenziale della sua opera. Si può fare tutto, ma questo tentativo mi sembra abbastanza sprecato
RispondiEliminaAbbraccio serale e grazie
Si SINFOROSA cara,mettiamo da parte la pellicola e manteniamo il ricordo costante di un artista inimitabile ed indimenticabile. Bacio serale
RispondiEliminaALLIGATORE mio caro, tralasciamo la puntata cult con la mia presenza , è stata proprio una pura combinazione, perchè ero talmente giovane e così ancora poco preparata alle interviste che risulterebbe una serie comica. Ricordi lontani anche se indimenticabili. David è una stella che non sarà mai spenta. Troppo difficile entrare nei suoi mondi, e inutile trasportare una pellicola senza la sua musica. Un abbraccio forte a te e Eli
RispondiEliminaVero FRANCHINO, verissimo...anche solo poche partecipazioni, si ricordavano per tutta la durata di qualsiasi intrattenimento. Artista enorme, incapace a definirsi. David era è sarà sempre. Bacione serale
RispondiEliminaMi incuriosisce molto questo film,spero di vederlo presto.
RispondiEliminaSono contenta che tu ne sia incuriosita, malgrado le critiche non del tutto positive. Ma è giusto anche avere i propri gusti e rispettarli.
RispondiEliminaUn bacione serale cara FRANCESCA
Ciao Nella, sicuramente un artista dalle mille sfaccettature.
RispondiEliminaUn saluto caro a presto
Rakel
Mia bella RAKEL,sempre un piacere quando mi vieni a trovare. Come definire il grande Bowie, non ci sono aggettivi adatti, è tutto e più di tutto...
RispondiEliminaUn grande abbraccio adorabile creatura
Guarderò.
RispondiEliminaCerto che raccontare una persona così ha dell'impossibile "insaid"
ALBERTO caro mi scuso anche con te , perchè ti ho saltato. Imperdonabile. Scrivo molto poco, ma quando lo faccio do una passata agli hacker quindi mi accorgo a chi non ho scritto.
RispondiEliminaFare questo enorme personaggio è pura follia, quindi a mio avviso il film sarà un flop pazzesco. Infatti non hanno nemmeno recensito la critica.Tanto basta avere lui nel nostro ricordo e avanza. Bacione e scusa ancora
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