Le sorprese di Stefano Bollani

Non voglio fare l'intellettuale, lungi da me, neppure l'appassionata di jazz, troppo difficile per le mie elucubrazioni mentali, ma quando sento e vedo , Stefano Bollani, mi fermo e mi incanto.Prima di tutto per una profana come me per la sua simpatia e poi sicuramente per la sa straordinaria bravura.Spero che tutti abbiate avuto l'occasione di sentirlo o dal vivo o in televisione( aveva una trasmissione in seconda serata, come tutte le cose pregevoli ..tardi...) o su disco, insomma scegliete queste tre opportunità e fermatevi alla più semplice, il cd. Esce il nuovo album " Arrivano gli alieni"( vanno di moda nei titoli quest'anno..), ma dobbiamo aspettare fino all'11 settembre, data fatidica tra l'altro e quest'ultimo porta una novità, Stefano si è messo pure a cantare.Viene da chiedersi cosa succede quando un pianista si mette a cantare e Stefano ha avuto la risposta pronta...Arrivano gli alieni, proprio così!
Stefano è un affermato pianista mondiale, ma chiaramente svela che avrebbe tanto voluto essere un cantante, più precisamente voleva essere Adriano Celentano, lo affascinava anche come personaggio e tutt'ora ne è fortemente attratto. Ci confida che ha iniziato a suonare il piano a sei anni ,proprio per accompagnare la sua voce e per uno strano gioco del destino , ora è il pianoforte che la accompagna. E proprio per questa sua grande passione inespressa , è nata l'idea di buttarsi nel canto, anche se conoscendolo solo un pochino , non ci stupisce più di tanto.
Questo è il suo terzo disco dopo " Smat Smat " nel 2003 e "Piano Solo" nel 2007, ma questo suo ultimo lavoro ci presenta la novità di essere solo figlio suo, per lo stile rivoluzionario e nuovo, per essere solo Bollani l'autore dei testi e delle musiche e come pronto anche a prestare la sua voce a queste creature.
Ci sono anche degli evergreen , perdoniamolo, questi non possono mai mancare e suonati da lui risultano come capovolti piacevolmente : "Aquarela do Brazil "di Barroso," Quando quando quando "del nostro Tony Renis  ," Jurame" di Maria Grever, "Sei là" di Toquinho , " Matilda" di Harry Belafonte, insieme a sei suoi inediti brani tre dei quali come già detto cantati( Microchip, Un Viaggio e appunto Arrivano gli alieni)

Non vorrei che i puristi storcessero il naso per tutto questo. Io trovo Stefano talmente bravo e imprevedibile che tutto gli può essere concesso, già di concessioni noi seguaci gliene abbiamo regalate tante, permettendogli di mettere spesso alla berlina anche i grandi della musica e parlo di musica seria( non perchè l'altra sia una stupidaggine...io odio che si facciano delle classifiche). E' talmente estroso e imprevedibile che di una cosa posso essere certa e lo dico senza aver ascoltato nulla del nuovo nato, quindi me ne assumo la piena responsabilità. Ci divertiremo. Alla prossima miei cari!