Miei cari eccomi a voi per darvi due piccoli consigli, se volete seguirli. Il primo, se ne avete il tempo e la possibilità, non perdete l'ultimo concerto di Sting, si proprio lui il signor Summer, in" Symphonicities" eseguito insieme alla Royal Philharmonic Orchestra diretta da Steven Mercurio.
Le tappe italiane sono il 25 ottobre a Firenze al teatro Verdi, il 2 novembre a Milano teatro Arcimboldi, iol 10 novembre a Roma Auditorium Parco della Musica Sala Santa Cecilia e data aggiunta all'ultimo momento il 3 novembre a Torino al Palaisozaki o Palaolimpico.
Per chi sono piaciuti i Police da giovani ed anche da meno giovani, per chi ha danzato sopra le bellissime loro note ed anche su quelle altrettanto mirabili di Sting solista, capirete bene che sono date imperdibili. Risentire brani come "Roxane" o " Fields of gold", " Russians" o "Englishman in Newyork" etc etc in versione diciamo classica, è un regalo non da poco. In questi ultimi anni i grandi nomi, vedi David Byrne , Peter Gabriel ed ora anche Sting , hanno la tendenza a proporci una musica più soft , quasi misurata, ma altrettanto difficile e bella, perchè esiste il rischio di confrontarla con la precedente. Non abbiate timore di questa sfida, ne escono ampiamente vincitori!
Sting è felicissimo di questa sua nuova scelta e ce la descrive con un 'immagine molto suggestiva : una nuova tavolozza dove re-inventare i miei concerti da più di 30 anni. Sorprese in questi ultimi anni Sting ne aveva fatto molte, da "Songs of the Labyrinth" con Edin Karamazov, alla suggestiva "If on a winter's night", titolo rubato ad Italo Calvino dal famoso romanzo "Se una notte d'inverno". Ragazzi è vero, questo disco ha esattamente un anno, ma se desiderate far cosa gradita ai vostri cari, regalatelo per Natale. Dentro ci trovate tutta l'atmosfera delle Feste, unite al mistero ed all'immaginazione. Infattti per Sting è l'inverno la sua stagione preferita, ed ha anche dimenticato come ami poco il Natale. Non aspettatevi i soliti canti della vigilia, ma boschi incantati dalla neve, dove tutto ciò che ci circonda ha il senso del mistero.
Ha scritto tutto nel suo bellissimo casale in Toscana ed un'altra cosa pregevole è la copertina del disco, ripresa proprio in questo luogo con il suo cane, che, racconta dovette poi, sulla strada del ritorno prendere in braccio, perchè troppo affaticato a cimentarsi in un terreno così insolito per lui. Solo due brani sono inediti, gli altri sono arie di Schubert, Bach, Purcell, lieder tedesche e canzoni tradizionali inglesi. Sting è sempre stato pronto all'agonismo, ed in questi due lavori ne dà un 'ottima interpretazione.
L'inverno è un momento di salvezza e di rigenerazione ed allora ....rigeneriamoci, coraggio!
Sting - Symphonicities - EPK
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3 commenti:
Bellissimo questo tuffo nel passato...Erano bei tempi, eccome! Ero una ragazzina ed avevo il poster dei Police nella stanza... E' piacevolissimo tuffarsi nel paesaggio bianco di Sting e riascoltare le canzone da te citate che, guarda caso, amo di più! Il nuovo stile non mi spaventa...anzi... lo condivido perfettamente! Ora mi rilasso e corro a guardarmi i tuoi video... Un bacio e un abbraccio!
ciao stellina adorata....hai visto che fantastica foto nella neve ci ha regalato il signor Summer? Un paesaggio così silente , ma così ricco di rumori misteriosi che ci assalgono alle spalle ...Ho le visioni? Un bacissimo!
complimenti per il blog!!
http://www.nonameradioroma.blogspot.com/
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