Quando, di solito, parlo di Billy Joel mi sembra di parlare, alla stragrande maggioranza della gente, di uno sconosciuto. O meglio conosciuto, non per il suo grande talento, ma per qualche spot pubblicitario che ospita la sua musica (Calzedonia...) o l'inizio di qualche soap opera (Sentieri...).
E' un po' limitativo in questi esempi, questo gran genio del piano, che ha scritto anche cd classici, con una tecnica strabiliante e con canzoni piene di fascino e di atmosfera. Forse la colpa sarà anche, che Billy, viene poco in Italia, molto spesso si esibisce negli Stati Uniti e poche volte in Europa( famoso fu il suo live in Leningrado e Mosca). Lo ricordiamo (forse) per un concerto di pochi anni fa (31 luglio del 2006) a Roma con Bryan Adams, fatto presso i Fori Imperiali e totalmente gratuito, ma con tutto il rispetto il giudizio tra i due è impari.
Billy (Martin William) Joel nasce nel 1949 proprio a New York, e questo marchio di autore prettamente statunitense, gli è sempre stato addosso, purtroppo. Iniziò, essendo amante del pianoforte, molto piccolo e suonò da ragazzino nei primi complessini amatoriali. Fu influenzato nelle prime composizioni da Bob Dylan, Beethoven, the Beatles, Ray Charles, Elton John. Ma proprio i Beatles sono stati la sua folgorazione e marcarono i primi passi della sua carriera.
Dette anche una svolta al suo virtuoso classicismo pianistico, pubblicando un album Heavy Metal, ma la scelta decadde molto presto. Cercò la sua strada pubblicando l'album "Cold Spring Harbour" uscito nel 1971, ma la cosa non ebbe affatto successo. Decise quindi di darsi al piano bar, dove già aveva suonato, e dove il suo talento veniva ampiamente riconosciuto sia dai propietari dei locali, sia dalle persone che lo ascoltavano. Non cantava con il suo nome, ma si faceva conoscere come Bill Martin, quasi a vergognarsi dei suoi trascorsi. Non sapeva che proprio il piano bar sarebbe stata la sua fortuna.
Tornato da Los Angeles a New York nel 1976 autoprodusse i suoi albums migliori con memorabili canzoni quali "NY state of Mind" e sempre accompagnato dalla fedelissima band che lo aiuterà nel suo progresso musicale. Fu uno dei pochi cantanti a tenere per tre sere consecutive, e tutte esaurite, una prestigiosa esibizione al "Carnegie Hall".
Nel 1977 arriva la sua meritata consacrazione con l'album "the Stranger", rimasterizzato nel 2009, con più di diecimila copie vendute, stabilendo un primato per la Columbia Record's superato solo da Bruce Springsteen con "Born in the Usa". Tutto questo gli portò a vincere vari grammy awards e il disco d'oro con la canzone "Just the way you are".
Il successo non lo abbandonò, seguirono "52 Street" primo in classifica e miglior voce dell'anno e Billy si poteva ritenere pronto per tournee tironfali, dove inserisce anche canzoni scritte nei primi anni da musicista.
Altro enorme successo lo si ha con l'album "An Innocent Man", altra nomination per migliore album e per la migliore performance pop -rock con la canzone " Uptown Girl", dedicato alla seconda moglie, la bellissima fotomodella Christie Brinkley.
Nel '85 partecipò ad eventi umanitari, come "USA for A frica", cantando la famosissima "We are the World" con le principali stars americane e mondiali, a favore della tragica carestia che si consumava in Etiopia. Ma la sua inesauribile vena musicale non si arresta.
Produce "The Bridge" dove vede il suo grande idolo Ray Charles cantare con lui. Prosegue nei sui successi produttivi , purtroppo fino allo scioglimento della storica band iniziale che lo aveva sempre accompagnato, ma questo non smorza il suo successo, anche se l'intesa con i primi musicisti fu sempre dichiarata inimitabile.
Nel 1993 Joel pubblica l'ultimo brano da solista "River of Dreams", al primo posto nella classifica di Billboard e, quasi ininterrottamente, Billy Joel si dedicò a portare la sua musica in tutto il mondo. Altro suo sogno realizzato è avere fatto un tour live con Elton John in Giappone, Australia etc etc Il suo nome è stato iscritto nella "Rock and Roll of Fame", introdotto proprio da Ray Charles nel 1999.
La sua vita privata non è stata così fortunata come la sua carriera. Si sposò prima con la sua manager Elisabeth Weber, poi con la supermodella Christie Brinkley sua più grande musa ispiratrice, e dalla quale ebbe la figlia Alexa.
Nel 2004 si è nuovamente risposato con la ventitreenne Katie Leemalgrado i suoi 54 anni suonati e benedetto dalla sua seconda ex moglie e figlia che furono le graziose damigelle d'onore alle nozze. Anche questo matrimonio fallisce, convincendoci che Joel come marito forse poteva avere qualche idea confusa!
Purtroppo nel 2009, l'unica figlia Alexa, per essere stata lasciata dal fidanzato tenta il suicidio con un'elevata dose di farmaci. Il papà sembra non voler demordere nel cercare fidanzate o compagne giovani. Dopo l'ultimo divorzio ed il dolore per la figlia, ritrova l'amore con la bancaria ventinovenne Alexis Roderick, che lo assiste nel periodo del suo forzato riposo per un'operazione all'anca. Nei ritagli di tempo, Billy è un amante delle moto, tanto da aprire un negozio per soddisfare questo suo hobby.
In questi ultimi giorni ha ottenuto un successo strepitoso con il suo concerto live al "Shea Stadium", ospitando insieme a lui Paul mac Carteney, Tony Bennet, John MayerJohn Mellecamp, Roger Daltrey, il famoso "Tommy" degli " Who".
Come potete constatare un instancabile nella vita privata e pubblica. Nel vederlo, pensavate a tanta energia nascosta? Forse se lo sentirete meglio, non avrete di che stupirvi.
1 commento:
Il mio artista preferito insieme al Boss.
Un fuoriclasse assoluto, genio musicale, pianista e live performer straordinario.
In Italia non è molto conosciuto dalla mia generazione, se non per sport e per le canzoni + commerciali.
Io ho tutti i suoi dischi, e di grandi canzoni ne ha fatte a iosa..
Sono andato a vederlo nel 94 a Milano e Roma nel 2006. Peccato in effetti che venga poco in Italia, come lui non ce ne sono tanti..
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