Ho già parlato in un post di danza di questo straordinario coreografo, grande sportivo, campione di sci di fondo, camminatore impavido immerso nella solitudine boschiva, appassionato di fotografia, coltivatore di girasoli, il suo fiore preferito , nella sua immensa fattoria nel Connecticut, dove hanno vita le varie metamorfosi dei suoi balletti.
Dal 1980 il suo percorso è diventato solamente personale e più volte con le sue creature ha toccato l'Italia, purtroppo prediligendo quasi sempre l'Olimpico di Roma. Anche questo ultimo lavoro resterà da noi solo fino al primo di dicembre, poi abbandonati gli spot pubblicitari e gli avvenimenti più impegnativi dell'arte , porterà la sua creatura per il mondo.
La cosa che desidera di più affrontando il pubblico sempre esigente per la danza , è quello di non annoiare e sa che la noia deve essere combattuta non solo con il movimento, ma con le luci, gli effetti speciali e la scenografia. Praticamenei il tutto racchiuso assieme deve stupire e non dare tregua allo spettatore.A volte è preoccupato che questa ridda fantasiosa che percorre i suoi balletti non venga recepita, ma è pronto ad arrivare in paradiso come all'inferno.
La scelta dei ballerini è sempre problematica per Moses : devono esprimere più di tutto la loro personalità e questo lo si vede lasciandoli liberi di esternare la loro interiorità anche a descapito della tecnica che può arrivare in un secondo tempo, devono essere pronti a sostenere i suoi scherzi e la sua ironia, devono sopportare la fatiche e il dolore fisico, devono cercare la loro altra metà dentro se stessi perchè l'arte è conoscere per mostrarsi. Non un percorso tutto rose e fiori quindi per un suo allievo, ma un percorso fatto di tranelli e sofferenze, ma di soddisfazioni e trionfi come sempre accade per i palati raffinati, anche se ogni volta che il proscenio viene chiuso, Pendleton ha bisogno di perfezionare qualche movimento .
Si emoziona quando qualcuno viene a trovarlo nel backstage ed è stato presente a qualche suo stage molti anni prima. Ne è contento ed è orgoglioso quando può incontrare i figli di questi suoi ex allievi , anche loro dediti all'arte della danza.
Secondo Moses il mondo ha bisogno di alchimia per sbloccare sistemi confusi, per far fluire energie positive che uccidano le crisi nei vari settori della vita.
Come potete capire non è proprio semplice entrare nel suo mondo , ma basta lasciarvi trasportare solo da lui , ed il gioco è fatto!