Vi punisco con un altro argomento non certo facile e non alla portata di tutti i palati, mi è stato regalato in questo istante, stufi di sentire sempre le stesse pellicole durante la notte..forse..ma penso che gli altri dormano.
Io ve lo propongo, perchè mi sta particolarmente a cuore. E' stato il mio primo mondo, il mio approccio non solo alla danza che adoravo e adoro, ma alla musica stessa. Abbiamo cambiato un po' il giro nel corso degli anni, ma sempre musica è.
So che con questo documentario il tempio sacro della musica apre le porte per farci conoscere(non certo tutto) ma qualcosa di questo mondo tanto bello quanto atroce.Si confessano tensioni, inganni, e ossessioni comuni non soltanto a questo tempio della danza.
Per chi ne avesse curiosità, esiste il cd, non sapevo che questo documentario fosse stato programmato nelle sale italiane agli inizi di maggio, ma in quel periodo ero ancora in piena crisi lirica-dolorifica e mi era veramente sfuggito.
Strano quindi che dei documentaristi siano stati autorizzati per ben sei mesi a presentarci questo mondo magico, ma profondamente crudele.
Penso che i thriller cinematografici , i film d'azione,o spionistici siano nulla a tal confronto, indagando tra lotte di potere, intrighi, ambizioni e scandali. Il simbolo culturale di un intero paese venne macchiato dall'acido e dal sangue( basta vedere la foto certo non addolorata di uno dei principali protagonisti), dalla cieca rivalità,dall'odio più profondo per lasciar spazio alle parole ai protagonisti della vicenda.
Il documentario ci mostra splendide immagini d'epoca alternati ai fascinosi spettacoli odierni, tra prove e balletti, una storia mitica sfregiata dall'alcool con una condanna di soli sei anni.
Il documentario non cede a compromessi, anzi illumina con concreta ferocia i conflitti quotidiani che prendono vita sul palco.Ballerini di varia levatura che confessano la sfiancante esistenza fatta di allenamento e malsana rivalità, che li fa oscillare tra agonia e estasi, mentre nelle viscere del teatro, esplodono tensioni e pressanti aspirazioni. A lungo andare la narrazione si fa pesante, soprattutto per un pubblico non abituato al balletto classico e alle dinamiche artistiche che lo caratterizzano.
E' molto probabile che ci si perda i quei lunghi tunnel sotterranei, vagando dall'aspetto "thriller"al lato più drammaticamente umano.
E allora non stupiamoci quando vediamo qualche raro film che tratta questo argomento a me così caro, dove l'invidia regna già nascosta nei tutù delle ballerinette, diventate con estrema fatica " étoile". Non sarà eccessivo chiederci a quale prezzo, ma vi assicuro che la serpe dell'invidia si impara molto presto, l'idea della lametta nelle scarpette da punta, non è certo così rara, la speranza di un improvviso infortunio di un ballerino si attende come qualcosa di miracoloso,la sostituzione di un ballerino/a un miracolo del cielo.
Non tutti i teatri sono così per fortuna, ma hanno questa impronta che segna già da piccole comparse i componenti che desiderano fare una carriera più o meno stabile.
Io vado a sognare , venite con me o vi basta questo per restare comodamente a casa?