............. Dall'amore spesso non nasce la musica, ma dalla musica spesso nasce l'amore!....

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venerdì 19 novembre 2021

Un po' di riposo in bianco


E allora ragazzi miei credevate che io fossi sparita improvvisamente? E invece no ..eccomi qui. Esami..perchè..perchè come sempre anche se ho patologie strane dopo avermi rivoltato come un calzino non trovano nulla , E allora ? Si ricomincia da zero. Divertente vero? Per gli altri forse , per me un po' meno. Ora c'è la pausa vaccini e anche l'antinfluenzale, ma come la metteremo, che cosa si farà prima. Sinceramente non lo so, ma non lo sanno neppure i grandi capi. Forse la prossima settimana avrò una risposta, precisa esatta , voi credete? Ho molti dubbi..vedremo. Posso dire che in questi giorni di esami mi sono pure riposata, mi rimpinzavano di giornali non certo nuovi, ma di ameno mesi fa, ma ho letto cose che non conoscevo e ve le propongo se gradite. Ho letto una biografia di Jean Paul Belmondo( non mi era molto simpatico) non lo conoscevo molto, non mi sembrava così uno sciupafemmine..e invece..mi sbagliavo .

Quel viso così strano che tutti pensavano si desse alla boxe, mai fatta , nato da una famiglia agiata, non era povero ed infelice come il suo rivale di sempre Alain Delon, ma ha portato la sua infanzia  allegra e piena d'amore fino all'ultimo.Padre scultore ( piemontese) e madre pittrice, fu costretto a frequentare scuole lussuose ma non durò molto. Il suo naso fu ridotto così per una rissa tra amici e in un collegio di prestigio, non poteva essere accettata. E' mancato ad 88 anni, ma sempre con la sua .filosofia" Mille vite , la mia!" Non ha mai aspettato nulla, vivendo le sue esperienze come un gioco e con estrema naturalezza. Una macchina cinematografica perchè si divertiva, tra telefoni impazziti e un successo assicurato dopo la pellicola "Fino all 'ultimo respiro" diventato  un manifesto della nouvelle Vague, un cinema  selvaggio, che andava a meraviglia con il suo sorriso sfrontato, pur non sentendosi un simbolo. Prendeva tutto, dai film di grandi registi,  ai polizieschi, all'avventura, alle commedie, fino a diventare il re degli incassi francesi. Era una icona, bastava il suo viso, il suo sorriso, il suo nome, e la pellicola poteva essere terminata, qualsiasi trama era indifferente , bastava dire " C'è Belmondo dentro" e il gioco era fatto. All'Accademia il suo professore era convinto che non avrebbe mai potuto abbracciare una donna con quel viso, ma lo vide con Ursula Andress in teneri atteggiamenti e si schernì dicendo" Si fa poi quel che si può" . Da ragazzina mi disturbava , ma da adulta apprezzo questo suo modo di vivere le cose, perchè entrava nel suo DNA con naturalezza, con semplicità in poche parole era se stesso. Gli amici lo chiamavano Pepel , il ladruncolo di turno, trasformato poi in Bebel per tutta la vita, Nome così adatto non poteva indossarlo che lui, affascinante e non convenzionale, quattro figli da due mogli, senza contare gli amori, intensi e passionali che fecero epoca con la Andress e la nostra Laura Antonelli. Sembravano sempre i più giusti .... e poi finivano! Mi sono anche chiesta chi i francesi in maniera particolare avrebbero preferito ; Belmondo o Delon  due opposti, uno stile di vita, un sorriso caldo contro uno sguardo gelido, una battuta pronta contro un eloquente silenzio. Sono stati rivali, amici, interpreti di film assieme, come" Borsalino" successo internazionale. Solo una volta Bebel reagi', quando il suo contratto prevedeva il suo nome prima di Delon, fece causa e vinse. Oggi ne resta solo uno che ancora pensa di esserne completamente devastato. Tutto questo mi fa pensare quanto la naturalezza sia l'arma vincente in una persona, soprattutto oggi che manca persino la naturalezza fisica, oltre il comportamento che ci incastra nei ricordi del passato, nella paura di fare gli stessi errori, , nei rimpianti, nelle delusioni. E allora si sbaglia, ma meglio sbagliare andando avanti con naturalezza , che portarsi dietro un fardello ricco di rimpianti. Bebel non l'ha mai fatto. Guardava avanti e prendeva quello che gli piaceva..Vi inserisco una canzone nuova e sempre dello stesso autore , questo giovane ragazzo  Andy Matteo che aveva le porte già aperte  e le ha dovute abbattere per rinnovarsi. Mi piace questa freschezza, dove vedo intorno a me  anche cose , non molte, pregevoli, ma forse precostituite o che mi ricordano qualche altra cosa. Mi piace vedere i ragazzi che tentano ancora di risalire dove le botte che hanno prese sono state quasi mortali e dove la completa pulizia della persona deve essere ancora migliorata. Non la pulizia morale , ma la pulizia verso il passato, perchè è come rinascere a nuovo e il passato non esiste più, se non come qualche ricordo sfumato o fa male. Bruce Springsteen ha fatto una sua canzone intitolata " No surrender" e ripete pure " No ritreat"..nessuna ritirata e nessuna resa, sono parole ma quanto importanti. Non si torna indietro mai, non serve a nulla. E in questa bella nuova canzone che vi propongo" She was meant for me"  ( era destinata a me)c'è ancora della polvere da togliere, perchè si può giocare con la malinconia e rattristarsi sulle cose non fatte , ma lo sguardo deve essere rivolto sempre davanti o si è è ancora fermi sullo stesso punto. Ma ve la voglio far conoscere, perchè senza banalità ricercate si parla di un amore che poteva anche essere quello giusto , ma il potere no è lo stesso che riaverlo e non si devono trovare surrogati per lo stesso amore, solo il nuovo ci serve sempre anche se può esser sbagliato. Si fa come Bebel, si va oltre, si va avanti, si arriva alla meta. Ma ascoltatela , se non altro non ci saranno le solite parole di luna e amore, cielo e lacrime, nostalgia e pianto, ma sicuro c'è un nuovo pregevole stile. E dico ancora bravo Andy! A voi la parola! https://youtu.be/SO0cYyMmlQI

   

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