Miei cari , secoli che non ci sentiamo, è vero, ma tutti quanti noi tra amici e conoscenti, siamo stati impegnati a salvare un'anima dall'inferno. Sicuramente il mio, non vuol essere un post religioso, non ne sarei all'altezza, tanto meno un post natalizio, non ne sarei capace, o forse un pochino questa mia scrittura così al di fuori dal tema musicale , sfiora questi due argomenti. Chissà nessuno di noi lo saprà mai ..esiste un principio? si forse esiste, ma non esiste una fine sicura, e questa è la vera tragedia. Avere un caro amico sprofondato nei marasmi di una guerra , sicuramente non voluta, ma candidamente donata con la professione di medico, non è cosa di tutti, ma esiste. Perchè si sceglie? spesso perchè non siamo capaci ad affrontare le disgrazie della vita, i dolori che questa ci ha provocato, i risentimenti verso le persone, considerando un totale fallimento la nostra esistenza e si cerca di dimenticare , esplorando la più inetta delle scelte: la guerra , chiamata missione di pace. Ma quale missione scusate, quella di essere perseguitati da un popolo che non ci appartiene, donando persino soldi di tasca nostra per non vedere mamme e bambini soffrire, soffrire e morire. Questa è una scelta o scappare dalla realtà, per crearne un'altra , tentando di fare del bene per essere ricompensati, per sentirsi un pochino amati, ma soprattutto per dimenticare i torti subiti. Molti militari scelgono questo tipo di vita per denaro, la paga è buona, ma vale la nostra esistenza, vale il cambiamento psicologico che non ci fa ragionare nella giusta maniera , vivere proprio quella vita che poi non è la realtà che troviamo fuori, storditi, ubriachi da cose talmente orribili da non poter sfuggire a tanto delirio. Post difficile da capire se non si vive nella realtà, può uno stimato professionista come tanti, buttarsi nella mischia della morte , pronto a fare il suo mestiere fino a quando il suo cervello e il suo corpo sente la vera paura di morire.? Ci siamo chiesti tutti in queste settimane, come salvare questo nostro amico dal carattere così lontano da qualsiasi disciplina preordinata che non sia quella dell sua professione, salvarlo dall'incubo di morire , colpito da ribelli assassini pronti a qualsiasi orribile tortura, nascondendo la propria persona in tunnel sotterranei dove è difficile respirare , mentre all'esterno i soldati morivano ed erano anche fortunati, perchè un volontario che aiuta i militari feriti o moribondi viene prima torturato a morte aspettando il colpo finale. Abbiamo seguito passo passo l'evoluzione psicologica di questo nostro amico d'infanzia, e ci siamo accorti che la sua mente oscillava tra la realtà e la follia. Lo sfinimento degli attacchi lo aveva forse anche annebbiato,sentivamo le sue lacrime a volte, la sua paura che diventava realtà e abbiamo deciso di aiutarlo ad uscire dall'inferno. Ci siamo riusciti a stento, spesso il convincimento era lontano, ci voleva pazienza e tempo , si sentiva la vicinanza del Natale e questo rendeva il tutto più tragico, per chi era abituato alle luci, ai sorrisi, agli auguri,ed anche un po' alla spensieratezza. Tutto questo era sostituito dal buio, dal nascondersi per riuscire a salvarsi, alle lacrime sui compagni perduti, al continuo rivedere video strazianti non tratte da una pellicola ma dalla abnorme vita di guerra. Si era capito che tutti questi uomini dovevano fuggire, dovevano raccogliere il loro coraggio per ritornare alla vera reale vita che al di fuori di tutto questo. Si aspettava l'ordine di evacuazione, e noi avevamo tirato un sospiro di sollievo, forse ne erano fuori, con quali conseguenze non lo sapremo mai.Abbiamo sorriso quando abbiamo saputo che il nostro dottore era salito sull'aereo della salvezza dopo giorni e notti di convincimento. Lo abbiamo visto sorridente, abbiamo sperato che quel sorriso portasse la speranza di ricominciare a vivere con tutte le lotte che la vita reale spesso ci regala , ma anche tante gioie. Non sono una persona che ama le festività , mi ricordano tempi migliori che ho perso parecchi anni fa, ma il pensiero di fare del bene rallegrava anche me. So che adorava gli alberi di Natale con tante luci, dopo tanto tempo abbiamo fatto gli addobbi per lui, tutti insieme , tutti d'accordo per vederlo tornare. Sparito, sparito nel nulla... ci guardiamo nel viso sgomenti, il silenzio è una brutta bestia, si preferiscono brutte notizie o cattive parole che il vuoto. Siamo persi nell'infinito.
Ci auguriamo che abbia preso la sua giusta strada di casa , che sia riuscito a ritrovare il sentiero, che nulla di tragico l'abbia nuovamente toccato. Speranza che bella parola , è la stessa che auguro a voi miei cari , speranza in tutte le cose piccole o grandi, che il Natale vi doni questo e a chi sparisce , un motivo giusto per essere felice.