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martedì 7 gennaio 2014

Ricordando Frank...

In questo lungo e per me difficoltoso mese di dicembre , ho sentito spesso il nostro Frank Zappa , cosa che non mi capita sovente , anche perchè ascoltarlo veramente è impresa ardua e ancora di più quando cerchi di sentirlo con il cuore. E quando lo sento in questa maniera , il mio cuore si fa piccolo pensando a questa grandissima perla della musica che è andato via troppo presto, ma ci ha dato talmente tanto  e di qualsiasi genere , da non conoscerlo veramente.
Moriva il 4 dicembre del 1993 questo grande genio musicale del novecento , citato osannato da tutti, ma ve lo chiedo in tutta sincerità, pensate di conoscerlo proprio bene? Sono passati vent'anni quando un tumore alla prostata l'ha spazzato via, questo Vangelo vivente.... eppure aveva solo 53 anni....
Grande dissacratore, ateo, poliedrico ed imprevedibile, con una formazione di puro autodidatta, rompe gli schemi musicali con il doppio "Freak out", prendendo in giro apertamente l'iconografia del rock anni sessanta. E' accompagnato da quella incredibile band che sono " The Mother of Invention" per lungo tempo al suo fianco.
E' impossibile e impensabile catalogare tutti gli album , gli inediti, le partecipazioni fatte da Frank nel corso della sua carriera. Si può avere indicativamente un valore approssimativo, ma la grandezza del genio sta anche in questo! Non c'è un filo conduttore nelle sue composizioni, c'è una lucida follia che le unisce e tutta questa preziosità è in mano alla sua famiglia che a stento e a caro prezzo ne gestisce l'eredità. Peccato! A Zappa piaceva durante le interviste, far credere che le sue radici avevano matrice blues, ma non si poteva sicuramente credere alla cieca quello che lui asseriva. In altri momenti avrebbe sicuramente ammesso di avere "roots " jazz o classiche ..chissà....lui poteva farlo e dirlo , perchè ha scritto di tutto e di più in tutti i campi.
Non esiste, io penso , artista italiano o straniero che non abbia attinto alla sua produzione o lo abbia preso come esempio per la propria ispirazione. Vedi Vinicio Capossela, Elio, Tom Waits e mille altri che cercano di saccheggiare questa potenzialità infinita.
Anche gli omaggi non si contano a cominciare dai "Deep Purple" , i nostri dinosauri che nel primo verso della loro canzone più famosa , "Smoke on the Water" , ricordano il pauroso incendio divampato a Montreux nel teatro dove Frank si stava esibendo.
 Tutto questo non poter catalogare o conoscere a fondo la produzione di Frank Zappa , ci fa capire come abbia lasciato troppo alla musica stessa .Il personaggio non può essere incasellato in nessun prototipo, è fuori da ogni schema , fuori da qualsiasi forma di industralizzazione, in parole povere , è umanamente incomprensibile. Spesso il passare del tempo aiuta a comprendere meglio le cose  le persone, con lui succede l'esatto opposto, ascoltarlo è semplice e difficile nello stesso tempo , lo accetti per quello che è in qualche ardita produzione, ti scalfisce la pelle in altri suoi pezzi.
La stampa ha sempre cercato di presentarcelo in un determinato modo , men che meno i critici, ma non l'hanno toccato minimamente, chissà servirebbero altre parole o il silenzio, meglio....
L'ho ascoltato molto come vi ho detto, ma arrivo sempre al punto di partenza e continuo a cercare di capire in certe sue sfumature , dove voleva arrivare , logicamente senza riuscirci. Forse per la serie " facciamoci del male"...ma già dimenticavo, per me era il mese di dicembre!
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