Ma la cosa che,alla fine della giornata dopo aver pensato e ripensato al tutto, mi ha fatto decidere a rompervi le scatole ( spero proprio di no, comunque....) è la profonda delusione di ieri.....Non tanto per ciò che concerne il tutto, perchè senza dubbio abbiamo visto prodotti migliori sul Boss, anche se questo avrebbe ,dico e ribadisco avrebbe voluto essere un film sul Bruce scritto dalla gente......Mah, va beh!!!!!
La delusione mi arriva prepotente sul numero di persone che hanno partecipato all'evento , pagando non molto devo dire in questo difficile periodo italiano, in una cittadina come la mia, che si continua a definire morta e sepolta, ma quando c'è almeno un barlume per ravvivarla, il coprifuoco totale.
Per mia immensa fortuna vivo ai margini di tutto questo, in collina , anche se penso che il frastuono sia maggiore che nella cittadina stessa. Ometto il nome, per pura vergogna, ma se il nostro Zio ha un così alto numero di blood brothers and sisters , se i suoi fans , che vegono definiti adepti , fossero tutti come quelli che ho visto( anzi non ho visto) ieri sera , la favola del Boss sarebbe finita!
Sono stata gentilmente invitata , perchè in una cittadina di provincia si intuisce chi può lavorare nel campo musicale, qualcuno conosce la mia "dedizione "secolare per Springsteen e con gratitudine ho accettato il tutto.
Arrivare alle otto e trenta di sera , già con la via principale scenografata a livello coprifuoco, mi è apparso surreale, ma la cosa più allarmante doveva ancora arrivare.
La sala cinematografica aveva a proprie spese stampato le locandine del documentario ( grandi e piccole), non c'erano gadget o altri oggetti da offrire ( figurarsi...!!)e quando entrai in sala, una sala gradevole, con bar ben fornito incorporato, un'acustica strepitosa, restai allibita , perchè ..e le ho contate ...eravamo solo 32 dico trentadue persone al primo spettacolo, 4 e ripeto quattro al secondo.Ora vi chiedo, nella vostra città o paese , se siete andati, questa scena si è ripetuta? Sono realmente incuriosita...
I pochi fedelissimi variavano dagli ottanta agli otto anni e ne avevo ben due validi rappresentanti vicino. Una severa signora che al minimo mio sussurro ad un' amica, mi squadrava da maestra infuriata per la disciplina, e un bambino che mi sarei portato a casa, che conosceva a memoria tutte le canzoni e me le cantava con sottofondo musicale. Mi ha salvato la serata ...un fenomeno!!!!!
Per tornare al documentario si vede che Scott è solo il produttore e non il regista , la pellicola ha l'originalità di non essere un' autobiografia, ma la particolarità di farlo fare solo ai fans è limitata. Tutti i vari passaggi degli intervistati hanno protagonisti americani, qualche inglese , scarsi europei, non un italiano, perchè a sentire la produzione, noi non abbiamo capito esattamente ciò che dovevamo fare.
Ma come, l''Italia, seconda patria del Boss che adora , non ha nessun rappresentante che possa parlare di lui, non abbiamo capito cosa , siamo sottosviluppati?! Un altro mistero che mi devono spiegare.....
I filmati erano invitanti, qualcuno montato ad arte , qualcuno un po' più spontaneo dove l'essere impacciati era d'obbligo, qualcuno fortemente appassionato dove giustamente si ricordava come i concerti d'inizio di Bruce fossero pieni di quell'empatia che oggi esiste sempre ma non è proprio di tutti, non la si tocca, non la si vede , come il sudore e polvere di una volta.
Io l'ho seguito volentieri, anche con l'aggiunta di London Calling e la presenza di Paul Mccartney duettante con Bruce voglioso di continuare , ma bloccato dalla vigilanza...Beh, siamo inglesi, senza nulla togliere , quando si stoppa , si finisce.....!!!!!!