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giovedì 8 novembre 2012

Michael Brunnock

   Subito vi chiederete chi è Michael Brunnock, chi è questo semisconosciuto cantante , autore? E' una domanda più che lecita, perchè in effetti unitamente al suo carattere di puro irlandese, ha il dono della delicatezza,della riservatezza , più semplicemente del non apparire.
E' un'incognita per me proporvelo, ma mi piace molto, lo trovo estremamente talentuoso e dotato di una educazione fuori dell'ordinario, il che non guasta ai giorni nostri.
Dovrebbe forse lavorare di più sulla sua timidezza, ma anche questa è una delle sue caratteristiche fondamentali.
Per prima cosa , tanto per metterlo a suo agio e presentarvelo da amico, vi informo che è stato insignito del premio "David di Donatello 2012 " proprio in Italia nel mese di marzo,  come autore della miglior canzone originale inserita nel film "This Must Be the Place ". dal titolo "If it Falls , it Falls".



 Non sto qui a spiegarvi la trama del film di Sorrentino , perchè spero lo conosciate almeno un po' , o perlomeno ricordiate la straordinaria interpretazione di Sean Penn. David Byrne , autore della canzone che dà il titolo al film , lo volle assolutamente dopo averlo sentito suonare a New-York e convinse Sorrentino  a fargli interpretare la parte proprio di un musicista irlandese che segue , con le sue note , buona parte del viaggio di Cheyenne (Penn) . Per questo e per la sua arte , il nostro buon Michael fu premiato a Roma dal nostro presidente della repubblica Napolitano. 
 Iniziò naturalmente nella sua Irlanda come front -man del gruppo "Little Palace", prima di trasferirsi a NY sette anni fa.. per perfezionare le sue qualità musicali e far conoscere maggiormente la sua produzione. I suoi due primi album " So I do" e "Live at the red Lion" composti in patria , ebbero un discreto successo negli States, sentendo molto l'influenza di Neil Young in " Harvest", i " Fleetwooc  Mac" e paradossalmente gli AC/DC.
 Ma soprattutto le sue liriche , a mio avviso, risentono  molto  le serate passate in famiglia con amici e parenti, a cantare le vecchie ballate della piccola cittadina di Kells, inserendovi anche qualche trattazione politica. D'altronde l'Irlanda docet!
La sua musica si fonde con il suono gaelico , non segue una linea precisa , ma uno spazio senza tempo.
Insieme a vari musicisti irlandesi, come era solito fare in patria , si riunì  a  NY city ad un collettivo di supporto , chiamato " Fairplay", per aiutarsi reciprocamente con  artisti che desideravano mettersi in evidenza.
 Brunnock ce l'ha fatta, con calma , pazienza , mantenendo le proprie idee. Non ha un'etichetta discografica, è un autore indipendente che porta avanti le sue creature con il dono della sua melodia, della sua voce e delle sue ritmiche.
 L'ultima sua fatica è the "Orchard" con incluso bonus track  e potete trovarlo o su You-Tube o direttamente dal sito di Michael Brunnock (michaelbrunnock.com), una suggestiva collezione di brani che abbraccia svariati temi e visioni.
Per chi fosse curioso di conoscerlo più da vicino, potete liberamente iscrivervi al suo sito su you-tube e vi risponderà con la stessa semplicità e chiarezza delle sue composizioni.
 Provare per credere!
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