Permettetemi... è un pochino che non ne parlo, di ritornare su nostro zio Bruce E'doveroso, oltrechè scontato, ma siamo alla fine del secondo round di "Wrecking ball", stiamo aspettando come evento biblico il documentario di Ridley Scott "Springsteen and I", e ci crogioliamo nella lettura su ogni quotidiano, magazine, sito fanzine, intrattenerci sulle lodi, la passione, la miracolosa esistenza di questo personaggio.
Non contesto nulla, perchè della mia contestazione ho già dato in blog passati , con amarezza e malinconia, perchè voi sapete quanto io abbia nel cuore questa persona, quanta gioia mi abbia dato, quanti ricordi mi ha donato e..anche quanti soldini mi ha fatto guadagnare.... Questa celebrazione umanistica, inevitabile senza alcun dubbio, mi disturba un po', devo essere sincera, leggo cose banali perchè il Boss ha sempre dato quello che sta dando ora, forse eravamo noi che non lo sapevamo vedere. Anzi , direi che negli anni passati, come ho molte volte ripetutto, ha dato mille volte di più, perchè sfrondiamo i vari management, siparietti ormai un po' scontati, scivolatine in mezzo al pubblico maliziose , cartelli preparati in precedenza, balletti su note prestabilite, canzoncine per bambini......e non andiamo oltre, lo abbiamo anche conosciuto riservato ,caciarone, spesso intimidito, partecipe con tutti noi finalente sciolto da quella timidezza che un pochino lo frenava all'inizio, lo abbiamo proprio sentito donarci tutto se stesso, sudando come un cavallo da tiro, mentre il suo cuore era in sintonia con i nostri, mentre ci faceva proprio e vermante capire che aveva fatto chilometri , perso del Tempo, perchè noi lo stavamo aspettando e così ci raggiungeva. Le parole magiche : era qui per noi, il Tempo era dalla sua e dalla nostra parte!
Springsteen in parole povere ha proprio scandito il Tempo della nostra vita , e tra mill'anni mi dispiacerà che "live" non potrà più scandire il Tempo di altri, ma saranno solo le sue canzoni a farlo. Non voglio parlarvi di un suo calendario da appendere nella nostra camera, ma desidero riconoscere come quest'uomo si possa associare con eventi universali o personali , a date e periodi precisi. Che cosa voglio dire? Ricordo l'elezione del nostro Presidente della Repubblica con il concerto con la" Seeger Session " nel 2006, la strage di Columbine e il suo " Reunion Tour" del 1999, l'elezione a sopresa del presidente Obama con il "Magic Tour" nel 2003, le torri gemelle di NY con " the Rising", gli attentati a Londra con il "Devil and Dust", la recessione in Italia e nel mondo con "Wrecking Ball" nel 2012 e via ancora tante tante altre date da non dimenticare mai. Questo è il suo Tempo e il nostro Tempo che ci scandisce con ritmica ricorrenza, senza entrare nel privato di ognuno di noi, dove ad ogni concerto si ritornava indietro per mille ricordi passati e presenti.
Ora abbiamo "Springsteen and I", apparentemente prodotto per una certa ridda di fanatici , dove si prova a spiegare questa stretta connessione tra la star e il suo pubblico, rapporto unico , indelebile, fantastico.Un titolo del genere a chi poteva essere attribuito se non a lui? Eppure esistono fior fiore di cantanti che hanno scritto il mondo della musica, vedi Bob Dylan per esempio , ma il suo egocentrismo come potrebbe unirsi a me, pur adorandolo? Vedi Bono degli U2 carismatico leader , ma il suo narcisismo mi porterebbe troppo lontano , non potrei accostarmi cosi intimamente alla sua persona. E molti altri ancora , che pur magici, pongono sempre una barriera indelebile tra loro ed il pubblico. Lo Zio no, mai!
E nel film documentario che vedremo , è la gente stessa che ce lo spiega , la gente che lo ha seguito, che ha sofferto per toccarlo o almeno vederlo da vicino o anche la tristezza della gente stessa alla fine del concerto.
Penso che mi vedrò due spettacoli di " Springsteen and I" uno rivolto allo schermo e uno rivolto al pubblico, come faccio sempre durante i concerti live.Gli occhi puntati su di lui e sugli altri blood brothers and sisters sono la scintilla che fa esplodere la serata e va avanti per quanto tempo non è mai dato saperlo, ieri ancora più di oggi. Perchè il Tempo non si misura. Nelle sue canzoni più datate vorremmo che questo Tempo si fermasse, che continuase per interminabili minuti , ma le emozioni non usano il cronometro.
Nelle canzoni di Bruce c'è questa lotta costante contro il Tempo che passa e fugge via e si porta dietro vincenti e perdenti, ma molta gente che desidera mettersi in gioco. Ed ecco che ci troviamo incatenati a lui perchè ci ricorda che esistono le strade, i bivi, gli incroci, le possibilità, il futuro.
Ma questo nostro Tempo è anche il presente, il nostro oggi fatto di persone che corrono, ma possono anche solo camminare , mentre vediamo scorrere un'infinità di treni,emigranti, automobili, gente che freneticamente vuole farsi largo tra la folla. In poche parole racconta semplicemente la vita e la vita vuol dire correre , non fermarsi, proprio come durante i suoi concerti. Chi ha tempo non aspetti tempo, sia pronto all'appello, guardi i giorni come date da ricordare sempre...il perchè solo voi me lo dovete dire cari amici miei!