Ed eccoci , finalmente, direte voi...arrivati alla fine del tutto...Avrei voluto scrivere prima questa trilogia , ma il vortice degli impegni che mi assale sempre, appena arrivata a casa , più l'inizio del terzo girone infernale delle visite di controllo , me l'hanno impedito. Scusatemi e cerco di correre ai ripari!
Ringrazio prima di tutto il Blog della bella POISON, che mi ha nominata con gentili parole, ma anche lei è bravissima a farvi entrare in questa atmosfera particolare. Grazie amica mia! Grazie proprio a Poison, mi sono dimenticata di elogiare un grande personaggio che avevo dimenticato, Dario Fo, errore imperdonabile..L'ho proprio scontrato prima dello spettacolo, solo triste malinconico e quasi assente. Ho provato una stretta al cuore dico la verità, perchè so cosa si prova a perdere una persona che ti è stata vicina per tanti anni ,e ti ha abbandonato da poco tempo. Vorresti ancora condividere qualcosa con lei, vorresti ancora vederla sorridere insieme a te ..invece l'immagini solo, ma non è la realtà e hai bisogno di gente intorno per distrarti per non pensare molto. Una vera stretta al cuore Maestro mio, lo si vedeva dalla sua performance , che ha voluto fare circondato dai ragazzi del suo laboratorio,dalla mancanza di attenzione che i giovani molto spesso non gli davano nella giusta misura impazienti dell'arrivo di Caparezza, dell'invito a chiamarlo ancora che mi ha realmente spiazzato, perchè dentro queste parole c'era tutto il timore della solitudine e dell'abbandono. Ti capisco bene Dario , ci siamo stretti la mano e ci siamo intesi, non c'era bisogno di parlare! Grande finale con l'arrivo del camaleontico Neil Young, e chi se lo scorda questo omone solido e compatto , vincitore di mille battaglie?Non sta a me ripetere tutta la cronistoria della sua vita, perchè ho la presunzione che chi più chi meno lo conoscano, ma desidero solo ricordare il suo carattere , pronto ad ogni sfida e ad ogni battaglia, a condividere con altri , mille e più concerti per beneficenza, a lottare contro la sua epilessia, a suonare con un aneurisma conclamato e farsi ricoverare a concerto finito...Questo vi basta per far capire un po' il carattere di questa roccia. Uomo caparbio, di difficile incontro, litigioso quanto basta, ( ne sanno qualcosa i suoi figli), ma quando si parla di musica ..dimentichiamo tutto!
E improvvisa , terribile , a catinate , quella sera prima di lui in un tripudio di vento e tuoni e lampi è arrivata la bufera.. A nulla sono valsi i ripari sotto il palco , mentre guardavo la moltitudine di persone ritte fiere in piedi che lottavano con la tempesta. Anch'io ho fatto del mio: vestita più leggera delle altre sere( sic) 18 gradi di temperatura, uno scarno k way che non tratteneva neppure una pioggerellina di marzo,le scarpe di pezza completamente infangate e zuppe, un telone di plastica gentilmente offerto dal cineasta, che sventolava a destra e a manca come una bandiera, quindi le catinate d'acqua avevano la meglio da tutte le parti..Ma appena si avvicinava l'ora del Divino, anche la pioggia non ebbe il coraggio di disturbarlo..Come per incanto , tutto quel terribile temporale cessò e ci godemmo il concerto al freddo e bagnati come pulcini Ma che gioia nei nostri volti, ho conosciuto persone come l'avessi frequentate da cent'anni, tutti uniti, tutti per uno,e la cosa più emozionante che sono entrate nel mio blog per non perderci. Amorevoli creature..non tutti però adesso che ci penso bene, beh io vi aspetto , arrivate pure con ritardo, sono sempre qui!
La grinta di Neil è paurosa. Lo abbiamo incontrato prima del concerto per strada con un trasportino da golf che si avviava a mangiare qualcosa , enorme, immenso, squadrato, da far quasi paura. Budzmann, Boogie man, l'Uomo Nero , chiamatelo un po' come volete, ma rende l'idea. Poche parole , qualche frase smozzicata , vi fa intendere che non ha tempo da perdere e allora aspettiamolo tra le quinte, ammiriamolo sul palco, questo mostro musicale. Vi dico solo una cosa e la dice tutta, avesse fatto la sua performance completamente da solo , senza i suoi" Crazy Horse", che sono da vedere perchè non so quali anni possano rasentare , ma come cipiglio fanno invidia ad un ventenne..., ebbene dicevo , avesse fatto anche una performance con mille elementi , bastava lui solo per farci capire la giusta maniera di suonare, sia in acustico che elettrico.Straordinario, imbranca la chitarra come se fosse una spada per affilarci tutti sotto il colpo da maestro delle sue note e della sua voce. Gioca e gigiona con " Blowin' in the Wind" facendoci capire che può cantarla meglio di Dylan ma questo non me lo devi fare ,( il mio Poet non me lo tocca nessuno...), testa bassa , cappello in testa, questo gigante in nero sorride a volte guardando i suoi fidi musicisti e ci sfida a colpi di chitarra da farci incrinare le gengive. Un bis non di più, Neil non si concede..noi anche con la broncopolmonite , saremmo stati lì fino al mattino..E invece , dopo aver ringraziato e salutato la grande ospitalità di Collisioni, ci siamo diretti verso le auto, con il fango fino alle ginocchia, ma così felici come da tempo non eravamo stati mai... Arrivo in albergo e il giorno dopo , purtroppo, si ritorna alla vita reale. Sperando di non avervi annoiato più di tanto con queste mie riflessioni, vi dò appuntamento( e incrocio le dita... .), con Collisioni , l'anno prossimo. Chi mi ama , mi segua!!!!