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domenica 26 gennaio 2020

L'ultima diva


In questo periodo, simile a molti altri, particolarmente delicato per me, che passo a domandarmi se scegliere uno stop da questo mio vecchio blog o rifletterci ancora, passo le mie notti in bianco , leggendo cose diverse. In questo caso scrivo di una notizia non certo freschissima, ma di una donna, che forse, non è stata molto ricordata o non così degnamente come meritava. Questa ultima diva che ha lasciato le scene : Valentina Cortese. Non è una sua scelta , ma la solita fatalità del destino di tutti noi che abbandoniamo questa nostra terra per viverla altrove.
E' mancata l'estate scorsa, ho letto una sua biografia parecchie notti fa, e devo dire che la  delicatezza di questa figura , mi ha sempre un po' colpita. Defilata spesso dal resto del suo ambiente, quasi una farfalla che arrivava improvvisamente, lasciando però un alone che non si dimenticava.. Aveva 96 anni, chi l'avrebbe mai detto, portati con discrezione e silenzio come sua abitudine, cosi' come la sua malattia e la ferita dell morte del figlio Jackie. Sicuramente la sua testa avvolta nell'inconfondibile foulard, un segno distintivo del personaggio come la sua voce uscita da un flauto magico.
Questa sua biografia dal titolo" Quanti sono i domani passati", ribadiva la sua voglia di presentarsi spesso come un clown, un pagliaccio evanescente voluto dal pubblico, che la vedeva in questo modo e  a lei stava bene come una leggera corazza che la proteggeva. Ma la sua vita , senza ombra di dubbio , è stata da vera diva.Era nata a Milano, figlia illegittima di una pianista, affidata ad una famiglia contadina , e qui scopriamo il segreto di questo suo eterno foulard voluto non per vezzo, ma per abitudine, Quando si lavora nei campi, tutte le contadine, almeno un tempo lo portavano per coprirsi dal sole , dalla pioggia, dagli insetti, dalla polvere. Ma la sua passione per la recitazione arriva prestissimo, solo tre anni, e seguiva fantasticando Greta Garbo, la Divina per eccellenza, più tardi conosciuta e frequentata in America. Facile all'innamoramento la nostra Valentina, o magnetizzata dalla voglia d'amore, segue il direttore d'orchestra Victor de Sabata maggiore di lei di 30 anni a  Roma e per non perderlo di vista si iscrive all'accademia di arte drammatica. Tutti sappiamo che la relazione con un uomo sposato è complicata e dolorosa e l'unica soluzione per non cadere nella depressione , è volare negli States , il più lontano possibile. Abbandona la cinematografia italiana instradata onorevolmente con i famosi registi del tempo e con attori famosissimi come Cervi, Brazzi, Girotti e si butta  a Hollywood , con caparbietà e forza di carattere, frequentando altri storici divi come James Stewart, Gregory Peck , la Dietrich, la Monroe , la Bergman, sicuro non roba da poco.Si innamora perdutamente di Richard  Basehart durante la lavorazione di una pellicola, fedigrafo impenitente quanto affascinante( lo ricordate come co- protagonista della Strada di Fellini?) ma lo sposa , ha un figlio e corro molto indietro lo so , scusatemi, ma oggi butta così!Questa delicata fanciulla ha un carattere di ferro nascosto sotto le ali, bastano le avances un po' spinte di un produttore americano, per farla tornare in patria. Non è dimenticata , altri grandi registi la vogliono( Fellini, Antonioni, Visconti, Truffaut in " effetto notte" che le valse una nomination all'Oscar). Ma la recitazione in diretta come il teatro la affascina ancora ed è Strelher il suo tallone di Achille, uomo contorto e imprevedibile, regista stratosferico e questo magnetismo la colpisce  e la ferisce ancora, altro amore andato in fumo.
Questo sembra l'inizio di una certa normalità nella vita affettiva di questa grande donna e infatti sposa un industriale farmaceutico, toccando i piedi a terra finalmente. La sua casa milanese è sempre stata un centro di accoglienza per artisti e musicisti, amici vecchi e nuovi, sempre prima donna fasciata con abiti d'alta moda portati da regina. La sua arte continua nel privato ricca della sua generosità, ironia e sincerità, ritirandosi dalla vita pubblica.
Lei stessa ammette di aver sbagliato moltissime volte( e chi non l'ha fatto!), ma si considera felice dei suoi errori, perchè questa delicatissima donna considerava gli errori, come versi di una poesia mai letta.
Spero che qualche amico si soffermi su questo post, non è male spesso conoscere personaggi datati che hanno regalato all'Italia lustro ed onore.Buona serata miei cari!
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