Abbiamo deciso di avere un anno di riflessione noi due , ti ricordi? No tu no , ma io mi ricordo benissimo, ma come posso dimenticare gli auguri all'uomo che ha disegnato il sentiero della mia vita, con la sua musica, le sue canzoni, le sue traversie piccole e grandi , le sue amicizie, le sue divagazioni, le sue risate e le sue ire improvvise...
Che cosa non so di te, caro Zio? Spesso me lo chiedo e penso di sapere più di te che di me stessa, in fondo conoscere se stessi è la cosa più difficoltosa. Quanti anni sono passati da quando mi hanno assunta al giornale come misera portantina di un voluminoso registratore, allora innamorata persa di David Bowie..?.E ricordo le parole di chi mi scelse per regalarmi tutti quei doni che questo mestiere mi ha offerto" Cambierai idea".. E quanto aveva ragione, quel burbero capo redazione che mi prese solo perchè sapevo qualche lingua straniera in più!!!
C'è stato un periodo della mia vita che amavo tutto di te, anche la tua zuppa di cipolle che mi hai fatto trangugiare dopo avermela spruzzata dappertutto buttandomi un panino per soffocare la mia fame( vecchia storia..),amavo la tua ritrosia e la tua timidezza , che si evidenziava dalla camminata sempre più ciondolante e dalle risatine sempre più soffocate. Mi distruggevo per questo grande amore andato in fumo, che ti portava a far l'amore con Patti, avendo una foto sul comodino di Julie....Quanto spreco, mio caro zio, e anche quanto tempo perso...Ma forse no, hai sempre detto che bisogna sapere aspettare il momento giusto, che bisogna avere pazienza se si vuole ottenere ciò che si desidera, che la fretta è una nostra nemica e non ci porta a nulla. Io non riesco, cancello e riscrivo, sbaglio e ricomincio, distruggo e costruisco. Non ho imparato la lezione, e forse non la imparerò mai!!!
Eri introverso spesso e volentieri, ti avvicinavi al pubblico , ma con quel pudore che ti era solito, la stessa maniera che ti faceva avvicinare al vecchio Douglas , quando ti aspettava nella cucina di casa dopo una session con la band. La forza che ti dava la E Street ..era il"tutto", quegli amici che si stringevano a te nei momenti di bisogno che ti contestavano in qualche azzardo, ma che erano e ti sono stati sempre vicino , comunque sia. Tu lo meriti questo Bruce, lo meriti anche se sei cambiato. Ma chi non lo è? La tua scioltezza nell'affrontare il tutto è esplosa con la realizzazione del tuo destino, quel destino fatto di valori normali che tanto desideravi. Facilissimo vederti fuggire dopo i concerti in incognito e scoprire quanto eri pronto a fare per noi , ora lo sei sempre ..prima del concerto, durante e dopo. Quei vezzi che ti venivano naturali , fanno parte di un gioco prestabilito in questi ultimi anni , gioco che so a memoria..come fossi anch'io un componente della band , ma di molti anni fa. Non eravamo così tanti sul palco, ma c'era l'anima di tutti noi, come adesso daltronde, anche se qualcuno ci guarda dall'alto. Le nostre manifestazioni erano anch'esse timide e in sordina, non avevamo club , associazioni , che ci facilitavano il compito di comunicare con te . Solo la forza della nostra disperazione di volerti a tutti i costi, qualche volte era premiata. Via la pit-line, ma l'anima in prima fila, l'anima comunque di tutti quelli che ti seguono anche sull'ultima scalinata delle gradinate.
E non avendo possibilità di inviarti come forse una volta era possibile, una cartolina di auguri, rivolgiamo a nome di tutti i Blood Brothers and Sisters per mezzo di Backstreets Magazine( il tuo giornale) gli auguri perchè tu possa esserci ancora vicino per tanto e tanto tempo, in modo tale che venga sempre la tua carica nei nostri cuori..
Ora lascio la parola a chi vorrà farti gli auguri e sono sicura saranno interminabili. Abbiamo una speranza e anche la pazienza come tu ci hai insegnato, che tutto questo ti venga consegnato.
Best wishes ..uncle Bruce!!!!!