Elio e le storie tese

I questi ultimi tempi , mi sono fatta qualche volta una domanda a proposito di Elio e le storie tese...:ma perchè sono un cult? Perchè viene ancora considerata una delle principali band trasgressive italiane, che non perdona  i vizi nostrani?
So di per certo che partirono nel 1990 con un contro festival ad Arma di Taggia , una cittadina a pochi chilometri da San Remo, infrangendone la sacralità, ma non potendo regalarci un disco perchè non furono autorizzati a farlo. Nello stesso anno ironizzano pesantemente sui politici e dirigenti Rai con le note e il testo della canzone "Ti amo" variandola per ben 12 ore consecutive. Stranamente nel 1996 salgono sul palco dell'Ariston di SanRemo, con la canzone "La terra dei Cachi" arrivata al secondo posto e con un premio della critica.Discontinui anche nelle loro idee, però!!!!!

Si lanciano con " Storie oscene", prendendo spunto da  "Teorema " di Marco Ferradini, seguito da " John Holmes, una vita per il cinema", dedicato al famoso attore porno e con " Born to be Abramo", un prodotto senza regole che viene ritirato dal mercato. Ma il successo  e l'accettazione delle loro stramberie  arriva con "Pippero" del 1992 e ancor di più, per chi li segue a sprazzi con "La follia della donna"(disco Cicciput),descrivendola come schiava della vanità e fregandosene dell'accusa di anti-femminismo dei critici. Un album folle , ma geniale fu "Craccracriccrec"dedicato al sassofonista Felez, morto di emorragia celebrale e nel 1989 , andando indietro nel tempo rientrano in scena con "Elio Sama Hukapan Karyana Turu", tradotto in italiano senza veli " Eiaculiamo e scoreggiamo con Elio in allegria". Per gli appassionati ecco la copertina...E ora con due nuove storie "Dannati Forever"con un testo choc , perchè manda tutti all'inferno, governo, soldati, sodomiti, moderati , giornalisti...Infine la seconda classificata a SanRemo , che sembra aver messo d'accordo tutti," Canzone Mononota"costruita con la sola nota DO ,  una pura follia musicale!

Anticonformisti, irriverenti, scorretti, sarcastici nella loro seriosità. Sovente le loro canzoni hanno difficili articolazioni, ma facili concetti senza mezzi termini , dandoci giù pesanti senza alcun timore. Hanno assunto svariati travestimenti, da cicisbei, da Rockets, da mostri di natura Spielberghiana, diretti quindi in tutto tranne che presentarsi con il proprio nome. Elio è Stefano Belisari, poi Faso, Rocco, Cesareo , Meyer e Jantomen .Nomignoli per signori non più di primo pelo, che scherzano definendosi vecchie glorie.
Nessuno ha gridato allo scandalo fortunatamente, quando hanno cantato con la loro consueta naturalezza "abbiamo fatto adulterio, mentito, rubato, pisello toccato". Chi oserà ancora puntare il dito su questo modo di fare rock demenziale , con l'incognita di essere giudicati malamente?
La band ha il diritto di incartarci come vuole, tutti hanno la possibilità di fare ironia , almeno per ora e sfacciatamente ci informano che la loro musica e la loro storia deve ancora essere scritta.
Qualcuno  azzarda  la domanda se Elio farà ancora "XFactor", sembra stanco o è solo finzione? Chissà...
A noi resta solo la certezza che è stato uno dei giudici più colti e sofisticati del talent .Elio che al di fuori di tutto, ha fatto dell'insegnamento della musica una ragione di vita, quasi come comporla.

 Facciamocene una ragione pure noi, che ci piaccia o meno....