Lorenzo e le stelle

Il 10 agosto è passato da poco, è vero cari amici, ma mi si dice che fino al 16 dello stesso mese è ancora valido puntare il viso in alto , aguzzare la vista, afferrare una stella cadente e esprimere un desiderio.
 Ci si può credere come no, però è una bella favola questa, romantica, misteriosa.......che lascia tutti un po' sospesi in aria.
 Raramente io ne ho visto cadere una , dico la verità, ma forse mi è capitato , in un tempo lontano e ne ero felice. Per cosa non ricordo, so solo che mi aveva emozionato.....magari non avevo neppure espresso il desiderio..chissà!!!!
Ma ancor oggi esiste la tradizione della notte di San Lorenzo , delle stelle cadenti, del cenare fuori , di averle a portata di mano..Quanti di voi sono stati i fortunati che ne hanno visto almeno una? Non vi chiedo sicuramente il desiderio, altrimenti non si avvera.
Secondo la leggenda San Lorenzo venne martirizzato nel 258 dall'imperatore Valeriano , fu bruciato sui carboni ardenti all'età di soli 33 anni ,come Gesù Cristo.Le stelle che cadono non sono altro che le sue lacrime di sofferenza e dolore per la pena subita , e che ci crediamo o meno, è bello poterlo sognare.

 In questa circostanza mi è venuta in mente una canzone di Cristiano De Andrè, figlio del grande Fabrizio, personaggio a me non particolarmente simpatico, ma che ha il pregio di ricordarmi a tratti nella voce il famoso padre e quello di suonare bene il violino .Il brano è del 1995 ed è tratto dall'album "Sul confine"e ha proprio per titolo " La notte di San Lorenzo". Vi riporto le parole che a me sono piaciute e ve ne faccio gradito omaggio...Chissà non portino fortuna!!!!

Era la notte di San Lorenzo
cadde una stella illuminando il lago
mentre un addio uccideva un sogno
piano suonavo
Seduto in mezzo tra la pietra e il pino
come un dolcissimo deserto / fatto di dune e di memoria / buio scoperto
Ho visto nascere e morire luci
nel vento buono di collina
Ho chiuso gli occhi la mattina / dormendo sul confine
Gli equilibristi sono carte matte
sognano solo desideri

In viaggio fanno curve strette
senza pensieri
Era la notte di San Lorenzo / fatta di atlantiche illusioni / e di pacifiche scoperte / in vie deserte
Ho ridipinto gli orizzonti persi / lasciando ovunque tracce chiare / di questa tenebra lucente / voglio cantare
Ho visto nascere e morire luci
nel vento buono di collina
Ho chiuso gli occhi la mattina
dormendo sul confine
Gli equilibristi sono carte matte sognano solo desideri
In viaggio fanno curve strette / senza pensier