E qui si che qualcosa si muoveva e la protesta si faceva veramente.... Di chi sto parlando ? Ma del nostro indimenticabile Woody Guthrie, il compagno patriota che ci ha raccontato la storia americana dei poveri e ci stupisce ancora con la scoperta di un suo nuovo romanzo inedito, che l'attore Johnny Depp farà pubblicare nel 2013. Sembra passato molto tempo, ma sono solo tre anni dall'insediamento di Obama , quando in quella serata due pezzi da novanta della musica Pete Seeger e Bruce Springsteen cantavano una meravigliosa canzone composta nel '40, in piena crisi americana." Una bella mattina vidi la mia gente vicino al campanile presso l'Uffico Assistenza, erano affamati, mentre io mi domandavo per chi fosse stata creata questa terra.C'era un muro alto che mi fermava, un cartello mi intimava "Proprietà privata", ma dall'altra parte non c'era scritto nulla, perchè questa terra è per te e per me." Questi versi sono stati scritti in opposizione al famoso Irving Berlin l'autore di "God bless America", dove si incitava la gente a credere nella giustizia divina. Non era così che Woody vedeva le cose.
Ricorre oggi il centenario, esaltato in mille forme diverse e in molti paesi , di questo poeta nato in un piccolo paese dell'Oklahoma , in pieno boom petrolifero. Il signor Woodrow Wilson, questo il suo nome vero viene così chiamato in onore del governatore del New Jersey che molto presto divenne presidente degli USA. L'oro nero ha portato fortuna a molti, ma ha condotto sul baratro altri, tra questi il padre di Woody. Il ragazzo diventa un "Okie" , un lavoratore stagionale e fa mille mestieri durissimi per sbancare il lunario. L'unica consolazione nel poco tempo libero è imparare a suonare l'armonica, la chitarra e il mandolino, suoi grandi compagni di viaggio. Suona in orchestrine di fortuna per diletto , ma poi le sue canzoni incominciano a diventare il portabandiera di disadattati come lui , lotta per la gente comune, per la sopravvivenza , si trasferisce a New York, per essere più a contatto con il partito comunista, contro i sindacalisti che minacciavano cantando " che il muschio non cresce sui sassi che rotolano". Il nostro Woody fa un po' tutto, lavoratore, scrittore, musicista, artista, giornalista, sindacalista facendo capire alla sua gente in maniera semplice ed efficace, il necessario per riuscire ad ottenere una vita dignitosa. La musica gli sembra una facile "condottiera " di messaggi quando è aiutata da parole taglienti, va contro la moda del tempo, il"Jazz " e lo " Swing" troppo sofisticati e commerciali per toccare gli animi. Scrive sulla sua chitarra la famosa frase "Questa macchina uccide i fascisti ", e non sarà mai abbastanza contento delle miriadi di produzioni regalate ai suoi estimatori.
Dentro tutta questa frenetica attività, c'è anche " Questa terra è la mia terra, "romanzo che diventa un classico della classe operaia e un altro romanzo inedito fino ad oggi" House Of Earth", storia di una coppia unita nella lotta per il possesso della propria terra e della propria casa. Solo la malattia ha fermato Woodie Guthrie in questa sua follia di inesauribili attività, un morbo ereditario che lo costringe a letto immobile , quasi impossibilitato a comunicare se non con brevi messaggi scritti. Ironia della sorte! Muore a 55 anni nell' Ottobre del 1967. Nel letto di morte lo va a trovare un giovane Bob Dylan, che canta per lui e nella sua stessa biografia definisce Guthrie il suo più grande ispiratore, il modello della sua parabola esistenziale, un fulmine a cielo aperto che ha illuminato girando solo un interruttore, il buio della sua vita.
Ricordiamo il bel film con Keith Carradine che ci illustra al meglio la vita di questo pesonaggio, è un semplice e facile modo per ricordarlo, ma lo stigmatizza nella maniera più giusta. Sperando come sempre, di esservi stata un po' utile, ci vediamo alla prossima puntata!