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giovedì 23 settembre 2010

Storia della Country Music - Parte 3 (ed ultima).

Gli anni sul finire del 1950 ed i primi del 1960, videro la nascita del così detto Nashville Sound.
Fondato a Nashville come un sottogenere della Country Music, tese a rimpiazzare lo stile Honky Tonk che era divenuto molto celebre negli anni Quaranta e Cinquanta.
Un gruppo di produttori e talent-scout di alcune delle più importanti case di produzione (come RCA Records e Columbia Records) diedero vita al Nashville Sound eliminando elementi fondamentali per l'Honky Tonk come fiddle e steel guitar per sostituirli con elementi appartenenti alla musica Pop degli anni Cinquanta come chitarre elettriche e impostazioni vocali tipiche del crooning (tra i più famosi crooners Frank Sinatra e Dean Martin).
Molti artisti inizialmente Country si trovarono a proprio agio in questa nuova corrente Pop, sfornando numerose hit ed anche rinvigorendo le proprie carriere. Fra i nomi possiamo ricordare Jim Reeves, Patsy Cline, Eddy Arnold, Lynn Anderson, Conway Twitty, Don Gibson, Ray Price, Dotty West, Charlie Rich, Glen Campbell, Dolly Parton.

Il Nashville Sound, fusione fra Country e Pop, iniziò a spopolare sempre di più e se inizialmente la fusione
era tuttavia leggera e diciamo indolore, più le vendite aumentavano e più l'incursione Pop e di seguito Rock
‘stravolsero’ la Country Music per come era nata negli anni Venti donandole un nuovo aspetto.
Emblematica la frase di Chet Atkins, produttore e chitarrista di gran fama che assieme a Owen Bradley
diede vita al Nashville Sound: "That's what it is. It's the sound of money."


Ciò che aveva iniziato il Nashville Sound venne successivamente ampliato negli anni Settanta/Ottanta: mentre da una parte il Country tradizionale stava subendo un calo di interesse pubblico, ecco che, seppur zoppicando almeno sul nascere, vide la luce il Country-Pop o anche Countrypolitan figlio del già citato Nashville Sound. Artisti come Ronnie Milsap, Kenny Rogers, Crystal Gayle, spopolarono in questa nuova ‘versione’ della Country Music.
Tuttavia il periodo tra gli anni Settanta ed Ottanta non fu molto roseo, nonostante la nascita del Countrypolitan ed il proseguire di quelle correnti che, a suo tempo, si contrapposero alla strada intrapresa dal Nashville Sound. Tra queste correnti è d’obbligo ricordare il Bakersfield Sound (nato, appunto, a Bakersfield in California; tra i suoi più grandi interpreti nomi come Buck Owens, Merle Haggard, Dwight Yoakam) e l' Outlaw Country (nato negli anni 60 e 70 in Texas e portato in essere da artisti del calibro di Waylon Jennings, Willie Nelson, Kris Kristofferson, David Allan Coe, Sammi Smith, Jessi Colter; l’Outlaw si rifaceva ad un sound più originale, più 'alla Jimmie Rodgers').
Una nuova ventata di popolarità arrivò infine negli anni Novanta, con la nascita del figlio del Countrypolitan, ossia quello che oggi si definisce New Country.

Il New Country, un melting-pop dove batterie e chitarre elettriche e tematiche alquanto all’acqua di rose primeggiano, vede nella sua massima espressione nomi quali Garth Brooks, Tim McGraw, Keith Urban, Kenny Chesney, Shania Twain, Faith Hill, Carrie Underwood, Brooks & Dunn, Montgomery Gentry, Toby Keith, Lady Antebellum, Taylor Swift, e molti altri nomi che sotto la bandiera di un Country nuovo e rivisitato in chiave Ventesimo secolo, veleggiano in realtà verso sonorità chiaramente sempre più Pop e Rock.
Altri artisti, purtroppo sempre meno, cercano tuttavia di rimanere ancorati ad un Sound più tradizionale e meno Pop; fra questi artisti Neo-Traditional occorre citare George Strait, Alan Jackson, Randy Travis, Ricky Skaggs.
Per semplificare la comprensione delle varie ere del Country, alcuni fanno la semplice distinzione fra Old Country (tutto ciò che è avvenuto prima degli anni Settanta/Ottanta) e New Country (tutto ciò che è venuto dopo tali date ed ancora viene oggi).
Usando queste due semplici terminologie forse si riesce un poco meglio a capire cosa è stato, e che era legato ad un suono più tradizionale, e cosa è divenuto e diverrà soprattutto con l’influenza di tutte quelle nuove e moderne, e spesso anche ‘sterili’, sonorità contemporanee.
Anche se forse non è propriamente giusto suddividere un genere così immenso, storico, ricco ed importante quale è il Country, in sole due semplici parole.

Il Country è nato da una commistione di vari sound, da questi si è sviluppato ed evoluto fino ad avere una connotazione chiara e precisa. Con tematiche e strumenti musicali definiti.

Ma tutto ciò che è a questo mondo subisce una evoluzione, e ciò che era un giorno non sarà più.
Questo purtroppo non breve articoletto sulla Country Music vuole essere un omaggio ad un genere che ha fatto storia e che, voglio sperare, ancora la farà non finendo con lo scomparire inghiottito da sonorità sempre più globali, internazionali, uguali fra loro.

Lu.

2 commenti:

Nella Crosiglia ha detto...

Grazie grazie grazie Lu cara , per queste tue importanti precisazioni. Grazie per il tuo articolo, grazie per averti ritrovata e grazissime per ricordarci sempre questa affascinante musica country! Kisses!

Antonella Riviello ha detto...

Un articolo davvero interessante mia cara Lu! Grazie per averci fatto viaggiare in questo bellissimo mondo musicale che, almeno io, conoscevo molto superficialmente. La musica country, pur avendo subito l'influenza delle sonorità contemporanee, non scomparirà dalla storia musicale se ci saranno persone come te a ricordarla! Grazie ancora per la tua preziosa presenza in questo spazio e ! Alla prossima cara Lu....

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