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martedì 30 agosto 2011

CHE FINE HANNO FATTO GLI U2?

Articolo di Nella Crosiglia


Come si può incominciare a parlare di quella che è stata, ed a taluni, ancor oggi è, una delle band più importanti nel campo musicale, cioè gli U2? Chi non si è esaltato per questi ragazzi irlandesi di Dublino, compagni di studio che mettendosi insieme, hanno ricevuto più premi loro che un centinaio di artisti uniti, più dischi venduti che mille negozi musicali al Central Park di New York? Sicuramente hanno acccompagnato un gran pezzo della nostra vita entrando nei nostri cuori dalla porta principale. Chi non ricorda il signor Paul David Hewson, in arte Bono Vox a Bologna nel 1985 dove sbandierava a gran voce " Gli irlandesi e gli italiani sono come fratelli" e tutti, dico tutti noi , aspettavamo che ci tirasse letteralmente su dal palco per poi ributtarci nelle braccia della folla...

Quanti anni, quanta polvere, forse un po' troppa, ma la realtà che oggi li conosciamo ancora, ma non li riconosciamo come allora. Che peccato! I loro enormi successi dal primo disco " Boy" a " War" , da" Unforgettable Fire" con la supervisione di Brian Enoal " Live Aid" per  la fame nel mondo, al grande indiscusso capolavoro " The Joshua tree" ricco di indimenticabili canzoni che ancora oggi ci fanno venire la pelle d'oca. La loro svolta pop non ci è piaciuta moltissimo, eravamo abituati al top, ma l'abbiamo accettata, credenti, adoranti, come sempre  e ci sono passate davanti " Actung Baby" " Zooropa"etc etc ...  Moltissimi concerti live, moltissime lotte contro le guerre, la loro Irlanda, l''amnesty international e chi più ne ha più ne metta, ma ora dove sono e cosa fanno. Si, lo sappiamo, ma forse per il loro bene facciamo finta di non sapere. C'è questo musical dedicato all'uomo Ragno, che ha fatto più disgrazie che assensi, ma sia Bono che The Edge, si ostinano a portare avanti.70 milioni di dollari già spesi per " Spider man turn off the Dark", debutti ufficiali rimandati di data in data, tragici imprevisti, tre attori feriti nelle prove, reazioni negative di critica, allontanamento del regista, rifacimento di alcuni brani. etc etc

Bono sostiene che è stata un'esperienza molto divertente, ma quanto sarà vero? Il viaggio è stato lungo, ma Spiderman torna a volare sulle scene di Broadway. Nel frattempo noi ci chiediamo, dove sono finiti quei ragazzi, dove Bono che ci abbracciava per la strada, mentre ora rifiuta gli autografi e frequenta personaggi celebri, snobbati molti anni prima? Dove sono le battaglie per la povertà, contro la povertà , con i capitali prima a Montecarlo ed ora in Olanda? Che brutta storia. Non può finire così! Il crollo di un mito è terribile... Termino solo ed amaramente , ma anche per la precisione, che ai concerti degli U2 raramente si trovano le solite loro maglie non autentiche . Ma devono sapere che noi ci accontentiamo pure,  non si possono spendere 45 euro negli stands ufficiali per una t-shirt o sbaglio? Ritornate cari vecchi ragazzi, noi vi aspettiamo sempre!



4 commenti:

Nella Crosiglia ha detto...

Nessun commento? Allora sapevate che fine hanno fatto gli U2? Bricconi che non siete altro....

Carlo ha detto...

Credo che ci sia un po' troppa utopia in queste righe idealiste sospese tra nostalgia e un dolce approccio naive (com'è brutto invecchiare!) alla vita. Purtroppo i ragazzi, che ormai sono cari signori di mezza età, sono solo il vertice di una piramide industriale colossale. Non dipende da loro cosa si vende e dove, quando e come farsi vedere per strada e ormai, vista la popolarità planetaria, devono anche in tutti i sensi stare attenti a cosa dicono e con chi parlano. In quella posizione di fama ed influenza mediatica basta una virgola fuori posto per mettere in pericolo le migliaia di posti di lavoro che la loro musica ha prodotto. E i soldi? Guadagnare molti milioni di euro ogni anno e gestire una tale fortuna è più difficile del previsto. D'altronde sono solo piccoli essere umani come ognuno di noi che abbiamo imparato ad amare senza veramente conoscere... Ciao Carlo

Carlo ha detto...

Credo che ci sia un po' troppa utopia in queste righe idealiste sospese tra nostalgia e un dolce approccio naive alla vita (com'è brutto invecchiare!). Purtroppo i ragazzi, che ormai sono cari maturi signori di mezza età, sono solo il vertice di una piramide industriale colossale. Non dipende da loro cosa si vende e dove, quando e come farsi vedere per strada e ormai, vista la popolarità planetaria, devono anche in tutti i sensi stare attenti a cosa dicono e con chi parlano. In quella posizione di fama ed influenza mediatica basta una virgola fuori posto per mettere in pericolo le migliaia di posti di lavoro che la loro musica ha prodotto. I soldi? Guadagnare molti milioni di euro ogni anno e gestire una tale fortuna è più difficile del previsto. Gli ideali? L'esperienza insegna tante cose e credo che Bono & co abbiano già dato, ora tocca ai ventenni. D'altronde i nostri eroi sono solo piccoli esseri umani come lo è ognuno di noi, persone che abbiamo imparato ad amare senza veramente conoscere... Ciao Carlo

Nella Crosiglia ha detto...

Giuste considerazioni caro CARLO La popolarità e lo star sistem è molto difficile da purtroppo,stars musicali di grande impatto, sono state sottoposte alla pressione mediatica , risultando talmente equilibrate da non perdere i loro concetti iniziali e proseguire sulla strada che si erano sempre prefissi di seguire. Indubbiamente nessuno è perfetto e l'accontentare tutti , può avere del miracoloso! Buon fine settimana a te caro amico, e grazie infinite del commento.

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