............. Dall'amore spesso non nasce la musica, ma dalla musica spesso nasce l'amore!....

lunedì 26 settembre 2011

COMPLEANNI

Articoli di Nella Crosiglia

Non dimentichiamo per favore il complenno del signor Gordon Summer in arte Sting, fatto ieri 25 settembre...


Queste bilance che eroi e che tenuta....Il fascinoso e poliedrico cantante -compositore-strumentista compie 60 anni , ma è il caso di dire " chi se ne frega!!!!"Il suo fascino è ancora più intrigante dalle sue originali performances di questi anni. Da ex Police( memorabili!!) a solista jazzato con "the Dream of the blue Turtle" , a menestrello con"The Song Of Labyrinth" , a classico con la sua ultima meravigliosa produzione. Grande festa al Beacon Teathre di NY con nomi come Springsteen ,Young, Lady Gaga, Marsalis etc etc ...


Ed aggiungiamo tanti auguri al nostro sanguigno Zucchero anche lui nato lo stesso giorno di Sting ..


Concerto memorabile con brani aggiunti alla scaletta per festeggiarsi, personaggi famosi ad applaudirlo e ballare con lui ... di tutto e di più- Se volete commentate questi due eventi , la porta è sempre aperta...e ringraziamo il mese di settembre che ci ha dato questi miracoli! Alla prossima...



sabato 24 settembre 2011

MILLE AUGURI ZIO BRUCE!



E' certamente doveroso, non dimenticare che oggi, 23 settembre, nasceva a Freehold il nostro adorato  zio Bruce!!! Non andiamo a sottilizzare sull'anno , perchè Springsteen appartiene alla categoria dei Peter Pan, cioè sprovvisti d'età anagrafica.... Non voglio fare una trattazione, od essere prolissa su questo avvenimento. Spero solo che i fans e gli ammiratori e gli affezionati del Boss (ma non chiamatelo così perchè si altera..) scrivano un pensierino per questo anniversario. Io posso solo ringraziarlo per aver permesso di far scorrere nelle nostre anime , la sua. Grazie Bruce , grazie per averci accompagnato sil sentiero della vita con le tue canzoni. E regalo migliore per noi è sentirne almeno una!

giovedì 22 settembre 2011

VINCERO' - ANDREA BOCELLI

Articolo di Nella Crosiglia

Al Central Park di New York, miei cari sappiamo che si sono solo esibite le più grandi stars musicali , tanto per fare due nomi a caso, Simon e Garfunkel e mettiamoci , per la nostra bandiera Pavarotti.Ma abbiamo un altro cantante prestigioso che ha un rapporto ed un legame speciale con l' America : Andrea Bocelli

Esattamente 18 anni dopo Pavarotti, Bocelli ha conquistato se, ancora ci fosse stato il bisogno, il cuore degli americani.Ha cantato sotto una fitta e noiosa pioggerellina che non infastidiva nessuno , presi da questa ugola divina,il 15 settembre accompagnato dalla New York Philarmonic Orchestra.

Molti i colleghi che lo hanno sostenuto da Tony Bennet a Cèline Dion,nel loro memorabile duetto "The prayer" ancora una volta artefice di emozioni stratosferiche tra i presenti.Settantamila i fortunati possessori dei biglietti di questo concerto , trasmesso dalle tv di mezzo mondo e l'8 dicembre in Italia sia in dvd che cd, quindi un pochino di pazienza e tutti saranno accontentati.Andrea ha vinto tutto e tutti, compreso il freddo, il vento , il maltempo, la delusione di non poterlo vedere da vicino , ma una scrosciante ovazione ha spezzato la sua usuale emozione, la gente che applaude gli allarga il cuore, lo riempie di affetto , gli fa sentire tutti amici in un unico cerchio.

Nel backstage si può incontrare di tutto e di più, da Caterina Caselli a Sting , ma soprattutto la sua amata compagna Veronica Berti , sempre al suo fianco , anche in questo delicato momento della sua gravidanza iniziale.L'inizio del concerto con le note dell'overture della Forza del Destino, ha lasciato i respiri a mezz'aria, ma l'entrata di Bocelli con la Donna è Mobile , dal Rigoletto di Verdi , è solo una cascata interminabile di applausi..La voce è in forma smagliante ,150 minuti di musica da Volare alla sopracitata "The prayer" dedicata  a Liz Taylor, ma tutta questa poesia è soprattutto per il padre di Andrea che ha sempre considerato il punto d'arrivo di un artista , suonare al Central Park.E via ancora con " New York , New York" per concludersi con la classica" Nessun dorma" della Turandot di Giacomo Puccini.

Alla fine su tutto, il tempo si è fermato. I marciapiedi della grande mela sono zeppi di gente, che hanno nel cuore un'esperienza indimenticabile.Fare piacere alla gente con il suo canto è per Bocelli la cosa più importante, sia un avvenimento prestigioso, come un compleanno di un amico. La generosità è anche nella semplicità di questo individuo, ricco di una dote molto rara ai nostri giorni :la modestia!


lunedì 19 settembre 2011

CANTONATE STORICHE

articolo di Nella Crosiglia

Nella vita sbagliamo tutti, questo è vero, ma nella storia della musica quando si prende una cantonata mastodontica , è difficile poi dimenticarla ed a volte anche perdonarla. Certe furiose critiche contro mostri sacri dell'arte, che poi hanno dimostrato il loro grande talento, sono talmente sproporzionate , da diventare ridicole! E questo è il caso del 26 giugno 1965, quando i Beatles, certo non all'apice della loro carriera, ma non perfetti sconosciuti, furono stroncati dal cronista del Decimonono( quotidiano locale) per la loro esibizione. E pensare che era una delle poche volte , dove stars internazionali avevano scelto Genova per la loro esibizione, scartando luoghi, ora molto più congeniali. Ed io sono Ligure, e ne vado pure fiera , ma quando sputiamo nel piatto che ci offrono pur essendo morti di fame, è giusto farlo notare.

Non voglio fare una biografia dei Beatles, perchè annoierebbe i più ..e poi alzi la mano chi non conosce questi quattro ragazzi di Liverpool, che hanno fatto apprezzare la musica intesa non più da un singolo , ma da un gruppo , trascinadosi dietro orde di complessi.I ragazzi li avevano già classificati come il nuovo che stava arrivando, quel nuovo che tre anni più tardi si sarebbe allargato alle cento rivoluzioni ideologiche e di costume del Sessantotto. Mauro Manciotti , critico musicale del Secolo , aveva centrato il bersaglio, ed aveva scoperto le enormi potenzialità del gruppo.E fu un trionfo, per lui s'intende, mentre il cronista ufficiale non firmò mai quel pezzo! Peccato! Sarebbe una rarità ancora oggi leggere quella stroncatura colossale e quella sottile derisione della quale il pezzo era impregato.Anche un mass media , come la televisione, non fu da meno nella stroncatura. Un po' più moderata, ma definì i Beatles, ragazzi fortunati e le loro produzioni canzonette ritrite o giù di lì. I più fortunati possono ancora trovare il famigerato articolo e... una risata liberatoria concluderebbe questo loro sforzo nella ricerca.Chissà perchè i media , ad un certo punto , ma mica tanto più tardi, cambiarono letteralmente opinione." Ticket to Ride", " She Loves You" ," Yesterday" , " Michelle" "Hey Jude" etc etc accompagnate da grandi orchestre , diventarono melodie purissime, fornite solo da grandi talenti.

Quanti ragazzi , ora con le chiome grigie, andarono a questo enorme evento con i capelli a caschetto e basettoni , per emulare i loro idoli.Quante ragazze riuscirono a strappare con fatica l'assenso dei genitori , per assistere al sospirato evento...

Manciotti ebbe parole dorate e profetiche per l'esibizione degli " Scarafaggi" , parole che confrontate con il cronista ufficiale facevano a calci e pugni. "Il Palasport può essere considerato una palestra di altletica,rintronata dal fragore degli autoparlanti, dalla puzza di sudore , polvere, fumo che infastidisce in ogni dove, con l'aggiunta di questa musica dei quattro zazzeruti che dava letteralmente sui nervi a tutti.Danze tribali rappresentate da ragazzi urlanti e danzanti , dove l'idea della musica e del ritmo era stravolto da queste canzoni ye-ye.Una stupida visione di ragazze tarantolate al suono della parola shake etc etc" Questo in breve il succo della serata, ma vogliamo essere generosi con chi l'ha scritto e non andare oltre. Un'idea l'avete avuta.Per fortuna poi tutti noi l'abbiamo letteralmente cambiata!


giovedì 15 settembre 2011

RINO GAETANO, INNO ALLA FRAGILITA'

articolo di Nella Crosiglia


Rino Gaetano, moriva il 2 giugno, a soli 31 anni per un incidente di macchina. Avrei voluto scrivere di lui molto prima, ma mi riesce difficile, lo ammetto, parlare della fragilità, della paura di deludere, dei forti legami con la famiglia. Cose pesanti da portare quando la nostra sensibilità va oltre l'essere, ed in quel momento siamo travolti dal peso delle cose che volevamo denunciare. Di una cosa Rino era convinto. Le sue canzoni sarebbero state capite meglio in futuro, avrebbero aperto gli occhi a chi lo ascoltava poco e male, ma la comunicazione di massa, lo avrebbe certo aiutato.Infatti a Crotone, dove è nato, esistono, vie, piazze, perfino statue che parlano di lui, per i posteri, criticatissi me fiction, biografie, compilations, covers. L'attualità di questo personaggio è indiscussa, e la maestria era quella di trattare temi importantissimi, con semplici parole e melodie altamente orecchiabili, che restavano subito in testa ai più.La sorella è la sua più grande estimatrice ed è convinta che le sue canzoni oggi, potrebbero fare da portavoce a qualche partito politico, e persino la guerra verrebbe solo presentata come utile, se si considera "guerrra santa". Era sempre arrabbiato, ma con la faccia pulita, ribelle, insoddisfatto, ma armato di un sottile sarcasmo. Si divertiva a non riconoscere i cantanti famosi, voleva decidere sempre quale strada prendere, senza intuire che è la vita che decide il da farsi. Lavorava nel suo disordine organizzato, e lo faceva dappertutto, in macchina, sulla sua scrivania, su block-notes e fogli sparsi, con un'unica preoccupazione, deludere gli altri. Generoso fino all'inverosimile, come la maggior parte dei ragazzi cresciuti in collegio, era sempre pronto a dare anche se stesso , per chi ne aveva bisogno. Era attaccatissimo alla madre Maria, che per prima ascoltava e criticava le sue produzioni. Era un donnaiolo impenitente, ma sempre innamorato della sua fidanzata Amelia .Era scomodo a volte, ma arrivato al successo, tutti hanno cominciato a cercarlo e diventare popolare era per lui un vanto , se il temine significava essere vicini al popolo.

E' sepolto al Verano, vicino ad un quaderno nero dove migliaia di fans scrivono un pensiero per ricordarlo sempre.Ancora oggi qualcuno si chiede se è stato grande. Chissà! Forse più ribelle che geniale. E la chiusura della sua vita , ne è la testimonianza più diretta , come voluta da un abile regista.Quando si muore giovani, la fantasia degli altri spazia maggiormente perchè i riscontri o sono sfalsati o non ci sono proprio. Vedi la storia della droga.Le canzoni di Rino , non hanno avuto quell'impatto commerciale di altri cantanti scomparsi, ma nella sua terra è ancora scritto sui muri "Rino Gaetano in concerto!" Teneva molto alle sue origini meridionali, ne era fiero, ma anche questo era un contributo negativo per non reggere il successo, anche se aveva il coraggio di essere diretto. Difficile nella vita , quasi impossibile nell'arte. Ma non mancava di dire" Non riusciranno mai a mettermi il bavaglio, non li temo..." ed esattamente non sappiamo ancora a chi si riferisse. Ma anche per questo, che manchi alla gente, non è poi così insolito!

venerdì 9 settembre 2011

Soluzione quiz di ferragosto


Prima di partire per le sospirate ferie, tengo a risolvervi il quiz di ferragosto, che nessuno, e dico nessuno, ha preso in considerazione! Vergogna!!!!

Dunque 1) la canzone era "Creuza de ma", l'autore era naturalmante Fabrizio de Andrè, ed il dialetto di conseguenza il genovese. Imparate gente , imparate!

E  quindi il premio spetta a me!


Ciao belli!!!!   

                                                                                                                                                           Ti

LOU REED, L'INTELLETTUALE

Articoli di Nella Crosiglia

Perchè, col tempo che stringe, mi viene in mente di buttar giù due righe su Lou Reed, come se fosse possibile in due righe, spiegare o farvi un pochino conoscere questo enorme talento.Forse mi voglio fare del male, chi lo sa? Non ho la pretesa che voi capiate tutto, perchè io non posso certo scrivere al meglio tutto su questo straordinario personaggio.Difficile da capire, da conoscere, da scoprire, ma così viscerale ed immediato, quando lo si vede dal vivo, che, si dimentica tutto, e si gode della sua musica, della sua voce così particolare , che , a cadenze regolari , ritorna da  noi in Italia.

Anche quest'anno è stato a Pistoia, dove una folla enorme lo ha acclamato, con un il"Sweet Tooth" tour, poi un po' in giro  fino a Roma, a ricordarci la sua storia nella sua musica. E' una persona che porta dietro il bagaglio dei suoi anni, che non sono pochi e neanche ben portati, ma sono rigorosi ed entusiasmanti, mentre lo si guarda in jeans e maglia nera. Lou canta e scandisce, come se le parole per lui fossero diverse, ci dona quell'essenzialità della canzone che ha trovato giorno dopo giorno, certamente sulla sua pelle, fin da giovane. Giovane dell'upper class, che odiava le costrizioni, e proprio ci stava dentro, per il conformismo dei genitori.

 La sua latente omosessualità, doveva essere mascherata, e via all'elettroshock molto in voga un tempo, ad un matrimonio perbenista, ad una vita sprecata. Ma l'amore per la musica, per il rock, per il pop, lo salvò. La trasgressione, le amicizie più disparate ed interessanti della beat-generation ( Andy Warhol docet), il trasformismo. l'alcool, la droga, tutto e di più, gli amori saffici o regolari, la Factory dove tutto era possibile nel nome dell'arte, ogni cosa serviva all'arte stessa. E quando si parla di arte, si parla di Lou Reed.

Si è avvicinato a mostri sacri della letteratura, ha collaborato con icone musicali come John Cale  (capolavoro il loro " songs for Drella") David Bowie , ispiratore di " Trasformer" e milioni di altri, dal piccolo al grande , dall'amore per il travestito, alla collaborazione con i principali scrittori della new age. Figura complessa, sicuramente, ma ora sembra spogliato di questa sua altezza che ce lo rende impossibile da raggiungere. Si è risposato, ha nuovamente divorziato, continua la sua splendida convivenza con Laurie Anderson una grande artista musicale, e devota compagna, ha saputo scalare le montagne più ardue riuscendo a sopravvivere a tutti gli eccessi.

Che dire di più? Moltissimo, ma preferisco consigliarvi di approfondire l'ascolto di questo grande personaggio, e di carpire da soli, le virtù delle sue opere.

Incominciate con una alquanto difficoltosa che è "Raven" in onore di Poe. Vi troverete immersi in un'atmosfera tenebrosa ed affascinante , dalla quale non vorrete più uscire! Provare per credere! Vi chiederà solo una cosa , quando canterà " Pale Blue Eyes", di lasciarlo cantare ad occhi chiusi scandendo bene le parole , in un rigoroso , assoluto silenzio. Glielo dobbiamo, no?



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