............. Dall'amore spesso non nasce la musica, ma dalla musica spesso nasce l'amore!....

martedì 28 febbraio 2012

LASCIAMOLI CANTARE

Dopo non aver sentito neanche questa volta due scosse di terremoto, un vasto incendio vicino a casa, penso sia meglio scriva una pilloletta scacciapensieri... Ma dove vivrò mai io con questa testa? Bah..inutile pensarci! Dunque miei cari , sono curiosa di sapere quanti attori, attrici, e chi più ne ha più ne metta, si sono dati al canto prima di diventare famosi, o proprio per questa dote lo sono diventati.
Penso che qualche nome sia veramente conosciuto per questo vezzo, ma certi altri sono state delle vere sorprese.
Ci sono attori che pensano di essere credibili anche come rock o pop star, che possiedono una band propria, che hanno il convincimento di avere il bel canto nel sangue ed il karisma giusto.

A mio avviso, molti dovrebbero ricredersi e pensare che solo la loro fama, gli o le permette  di inoltrarsi nel marasma musicale, ma l'illusione è l'ultima a morire insieme alla speranza , ed allora cosa costa illudersi? Sapete quanto sia allergica alle classifiche , ma mi piacerebbe conoscere quanti di voi apprezzerebbero una parte di ciò che sto per sottoporvi.
Non voglio torturarvi e vi invito, se ne avete voglia e tempo, di andarli un po' a cercare. Le sorprese non sono mai troppe!
Gwyneth Paltrow, grande investimento di Chris Martin dei Coldplay, si è data al canto e la potete ascoltare  proprio nella colonna sonora che porta lo stesso titolo del suo film "Country Strong". Il grande attore australiano Russell Crowe, ha una vera e propria band, i Tofog ( the Ordinary Fear of God), prevalentemente portata al country/folk/ con una spruzzata di rock e di blues. Dopo aver girato il film " Robin Hood" e dopo l'inaugurazione del festival di Cannes  del 2010, si esibì pure in un concerto romano. Oscure furono per me le critiche o le lodi che ne ebbe da questa performance, anche perchè difficile è attaccare il caro Russell, leggermente fumino di carattere!

Una grande sorpresa , almeno per me, è l'amore per il banjo che l'attore comico Steve Martin nutre  tanto da fargli incidere un disco dal titolo" The Crow : New Songs for the Five Strings Banjo", dove nella tracklist è pure inserita una canzone totalmente comica... Sapevo della poliedricità di questo attore che è stato mago, sceneggiatore, collezionista etc etc ... ma come cantautore e strumentista, mi era oscuro.Altra fanatica delle sette note è Scarlett Johansson , che ha già provato un po' con tutto  a rendersi nota anche in questo campo, con pessimi risultati. La sua prima scelta furono le covers di alcuni pezzi di Tom Waits, e già ero inorridita da questo passo, perchè pensavo dovesse almeno essere consigliata adeguatamente. Infatti fu un fiasco pauroso e recentemente ci ha riprovato con un più modesto Pete Yorn , stella emergente del New Yersey (buon sangue non mente ) noto per una buona cover di Neil Young " Rockin' in the free world". I risultati si sono già persi nel nulla...

Spero sappiate quasi certamente che il duro a morire Bruce Willis , nasce prima come cantante melodico che come attore. Chi ricorda la serie televisiva mielosa " Moonlightning" ( 1985/1989), in Italiano credo il titolo fosse " Agenzia Blu-Moon", dove Willis era coadiuvato come investigatore privato ,  da Cybill Sheperd , nota forse meglio, per aver girato il video clip di Bruce Springsteen (si, perdonatemi ..ancora lui!) ""I'm on fire"ed il grandioso film  di Scorsese " Taxi Driver" con De Niro.Che Jeff Bridge fosse, oltrechè un grande attore , anche un bravo cantante è cosa nota. Egli stesso dice " Sono come un cactus , ho impegato 30 anni per fiorire..." Non è esatto, prima di tutto perchè il cactus impiega 50 anni a fiorire e poi perchè Jeff ha sparso nel tempo vari suoi fiori qua e là, in films,comparsate , partecipazioni. Ma ci sono voluti 30 anni per pubblicare un disco tutto suo" Be here Soon", partorito tra le pareti di casa con ritmi rock, funky , reggae..e staremo a vedere!ma la serie è ancora molto lunga, dal clarinetto di Woody Allen, alla voce di Eddie Murphy ( si ricordi la sua interpretazione di James Thunder Early in Dreamgirls), da Billy Bob Thornton a Kevin Kostner e la sua " Modern West" ( da dimenticare  e se proprio volete ricordatevi solo lui!!!!!), da Jay Leno all'algida Nicole Kidman ed il suo celebre duetto con Robbie Williams " Somethin' stupid..", già portata al successo da " The Voice" Frank Sinatra e la figlia Nancy... E si potrebbe continuare ancora nella ricerca, ma per sfinimento getto la spugna. A voi la pazienza e la voglia di fare i talent -scout!




http://youtu.be/z8monRJzzvU


giovedì 23 febbraio 2012

Io sono ... leggenda!

Non vi preoccupate, miei cari, il titolo della pillola non è riferito a me per un improvviso attacco di megalomania, ma, e qui ancora una volta perdonatemi, al nostro sempre amabile, zio Bruce. Prometto, ma non so se avrò la forza di mantenere poi il tutto, per chi non è così attratto da questo personaggio, che ricorre più che spesso in questo blog, di scrivere da oggi in avanti fino al concerto, di lui il meno possibile!!!Lo vedete in questa foto, un pochino pulcino arruffato, arrivare direttamente dal New Jersey a Parigi, al Theatre Marigny  presso gli Champs- E'lisèe , per fare chiarezza e sottoscrivo queste parole perchè importantissime sul suo nuovo disco" Wreckling Ball" ad uno sparuto nugolo di giornalisti internazionali venuti ad incontrarlo, pronti per una succosa intervista. Ma quanta semplicità, quanta naturalezza, quanta spontaneità in questo uomo, che senza giri di parole astruse ,discorsi logorroici, studi musicali, ha fatto capire l'essenza del suo lavoro. Non c'è stato bisogno di tante domande curiose, aveva semplicemente già spiegato tutto , con serietà intervallata dalla sua solita ironia, che a volte fa capolino nelle sue interviste.Smagrito, tutto nero, con più folla fuori del teatro in quella grigia giornata che dentro, che , come d'abitudine lo acclamava, e voleva solo sapere  semplicemente quando sarebbe arrivato da loro.

Ho letto poco tempo fa, un post, dove ci si chiedeva perchè Springsteen abbia sempre questo grandissimo numero di proseliti. Volevano scoprirne la causa, e le discussioni erano abbastanza agguerrite, quando una fanciulla disse " Perchè ha il più bel lato B del mondo del rock"! E' un complimento che Bruce  apprezzerebbe senza alcun dubbio, perchè lui stesso non è insensibile a questa parte del corpo, ma permettetemi di dire , aggiungendo anche questa motivazione, che forse le cause sono un po' più profonde , pur restando naturali.Perchè Bruce parla come mangia, direbbero i romani, ti punta diritto alla testa passando per il cuore.Non si nasconde mai, non trova scusanti, nè giri di parole. Il mondo va male, la recessione incombe,la politica delude, le famiglie si sgretolano, il lavoro sparisce, i giovani sono cinici sul futuro a ben ragione, i più anziani disillusi. Non pensavo che il Boss, abituato a scrivere moltissime canzoni durante le sue produzioni, avesse iniziato da poco tempo questo suo progetto. Infatti l'inizio lo ebbe nel 2008, quando ancora il tutto si avvicinava , ma sembrava si potesse sconfiggere, quando la nebbia poteva diradarsi e non avvolgerci in un buio fitto. Aveva intravisto qualche strano movimento all'epoca di" Tom Joad"(1955) e ci aveva ricordato Steinbeck ai tempi di "Furore". Ma questo, allora, restava ancora storia che se si fosse ripetuta... La conclusione non esisteva , erano arrivate le Twins Towers nel 2011, era arrivato "The rising" e tutto si poteva con l'unione, la solidarietà , incollare di nuovo. Non si schiererà più così apertamente in politica, lo dice chiaramente . Voterà ancora Obama, ma il sogno  è rimasto a metà. Non ci sono alternative che rendano il povero più ricco ed il ricco più povero. Che cosa ha da lamentarsi? Nulla certo, ma non è uomo da vivere con il para-occhi. E' stato ed ha suonato sempre lo specchio della realtà, dalla più buia alla più rosea, conquistata , spesso con fatica e sangue. Il suo New Jersey, non fa eccezzione, il lavoro manca, i negozi vengono chiusi, la speranza vacilla, la delinquenza aumenta , il sogno è infranto. Ed i suoi ricordi di Bruce ragazzo, schiacciato anche dall'educazione strettamente cattolica avuta ( con scarsa sopportazione )al college è ancora presente nelle linee del suo carattere, nel rapporto con l'altro sesso e con il sesso stesso.

Sfido chiunque a denudarsi così, a mettersi in piazza, ad aprire il suo cuore per noi tutti. Molto più semplice spogliarsi fisicamente davanti a mille persone, attualmente non ci vuole coraggio, ma faccia di bronzo e nessuno ci fa poi molto caso....La sua situazione familiare  è parte trainante della sua storia musicale. Questo padre eternamente insoddisfatto, alla ricerca di un lavoro che non c'era,  ed una madre che era la pietra miliare della famiglia , mantenendo tutti.Quanto di tutto questo ha segnato Bruce adolescente ed uomo? Come riesce a spiegarci così bene il tutto? Come riesce a coinvolgerci in questa maniera straordinaria, come se fossimo tutti pronti ad andare a salutare un nostro parente che vive lontano.? Se ci viene a trovare, non possiamo mancare, dobbiamo interloquire con lui, divertirci , commuoverci e darci appuntamento per la prossima volta. Ci saremo , sicuramente! Non sto qui a descrivervi il disco e le mille recensioni che già sono state stilate. Il mio discorso voleva solo portare un po' di chiarezza sul perchè di questo seguito compatto di persone(non oso neanche chiamarli fans), che lo seguono da sempre, e si infittiscono di anno in anno e quelli che non lo conoscono  si chiedono, forse giustamente il perchè. Semplicemente perchè è uno di noi che ha avuto in più il dono di una grande voce , un grande talento e di una grande modestia , da non fargli montare la testa. Il suo discorso conclusivo è stato molto chiaro. " La musica non può cambiare la realtà, noi siamo solo come canarini in una miniera, fiutiamo il pericolo..." Permettetemi un mio pensiero diretto proprio a nostro zio, perchè queste parole non le direbbe mai, ma sono proprio quelle che merita.."Io sono leggenda!"


martedì 21 febbraio 2012

A VOLTE RITORNANO

Molti musical immortali ritornano in scena, magari( purtroppo ) non in Italia, ma incominciando dall'America, ci inducono a sperare. Sono particolarmente legata a" Jesus Christ Superstar" , perchè proprio da lì iniziarono questi miei"disastri " musicali. Incominciai traducendo il testo e ne fui fiera , perchè venne benino ( non era così ostico a dire il vero) e poi finii per commentarlo. Certo non ricordo quello che dissi. Sicuramente che mi era molto piaciuto , ma più lontano di lì non vado. Peccato! Ora posso solo informarvi che le maggiori stelle di tutti i tempi ritornano a Broadway questo marzo per deliziarvi con questa rappresentazione.Le critiche positive si sprecano, definendolo un vero colpo basso per chi riuscirà a vederlo, inteso come un shock fortissimo di bellezza ed inventiva...

Sono sicura, a priori, che io amerò senza dubbio, molto di più l'originale, ma non si può essere sordi alle novità! Lo definiscono pure, un miracolo in senso assoluto, un fenomeno musicale inaudito, che ha stupito milioni di persone sparse per il mondo... Mi sembra un pochino ridondante, come premessa, ma andiamo avanti.I vincitori del primo Grammy Award furono Andrew Lloyd Webber(compositore) , autore della musica e Tim Rice , a sua volta pianista e compositore britannico collaboratore del precedente, autore dei testi.. Possiamo affermare che anche noi italiani , ne abbiamo regalato un gradito ritorno per 11 stagioni consecutive di repliche dal 1995 al 2010, ben 15 anni che come la locandina ammiccava, avevano cambiato il musical italiano. Un po' troppa esagerazione, rispetto all'originale , anche in questo caso, ma l'unica vera " chicca" restava la presenza in scena del vero Giuda, il cantante Carl Anderson, purtroppo morto prematuramente.Il film risale al 1973 diretto con originalità da Norman Jewson, non certo per la trama , ma per il modo in cui viene rappresentata l'ultima settimana di vita Gesù.

Un film nel film, dove gli attori si apprestano a montare la scena che li vedrà protagonisti, autentici  hippies  pronti a calarsi in tutt'altre vesti.Gesù ,Ted Neelye Giuda , furono candidati al Golden Globe nel 1974  e mai candidatura fu più meritata , dandoci un' affascinante interpretazione delle due mitiche figure,  che all'epoca stentavamo a credere di immaginarli, come interpreti musicali.La cosa curiosa è la materializzazione del personaggio. Gesù è molto più umano di qualsiasi altro uomo,d'altronde lo era, pronto a smascherare le sue debolezze  e le sue fragilità.Altra figura cardine è Giuda, rappresentato più come una vittima di un destino avverso, che un traditore, forse la figura ancora più importante di tutto il musical, più rappresentativa del percorso umano, che lotta contro l'irreparabile che lo travolge e lo vince. Indimenticabile Maria Maddalena, la donna che ama il Signore fatto uomo,  e non comprende la divisione tra l'amore spirituale e l'amore carnale, perchè l'amore è il tutto e non può essere diviso.Una novità è la totale mancanza di dialoghi parlati, tutto è musica,ma la comunicazione non ne risente , anzi. I cori dei giudici, dei Farisei, della folla osannante ,degli Apostoli sono una degna colonna sonora che pervade tutto i racconto. E non stupiamoci , quindi, se poco dopo (nel 1988) troveremo sul nostro cammino, "L'ultima tentazione di Cristo", discutissimo film di Martin Scorsese. Tornando al remake musicale , ha un pregio e ve lo dò come consiglio , quello di farci riascoltare la prima colonna sonora, ancora fresca e tonica malgrado gli anni. Ed appunto proprio questi anni, miracolosamente non sembrano passati. Provare per credere!


martedì 14 febbraio 2012

Piccole nostalgie curiose

Carissimi amici intorpiditi dal gelo, non posso far smettere questa tormenta purtroppo, ma un piccolo post pre-festivo, posso inviarvelo. L'inverno mi fa sempre venire in mente il vecchio che aspetta di ringiovanire , una sorta di Benjamin Button insomma ... Perciò voglio chiedervi se sapete chi fu il primo musicista ad insignirsi del disco d'oro.Suppongo che tutti sappiano cos'è un disco d'oro o di platino etc etc. E' semplicemente un riconoscimento all'autore,  cantante  o musicista che ha venduto il maggior numero di copie del suo disco. Ne conosciamo a bizzeffe, ma il primo chi fu? Volevo farne un quizzino, ma è un po' poco frizzantino  (ci basta l'aria..sic.....) e quindi brevemente, ve lo risolvo io, sempre per la serie" me la canto e me la sono"!! Vagamente ricordate Glen Miller? O per lo meno le sue canzoni? O qualche, almeno sua canzone? Miller era un quotato direttore d'orchestra, compositore e suonatore di trombone, classe 1904. La "Glen Miller orchestra", fondata nel '38, fu un vero boom per tutti gli americani, tutti canticchiavano le sue melodie e ballavano sulle note di questo timido personaggio che ebbe una rapida quanto fugace carriera. Io ricordo un vecchio film sulla sua storia, interpretato da James Stewart e June Allison, ed i miei ricordi si mescolano un pochino con la realtà.

Chissà , forse perchè amo i film in bianco e nero, i film polverosi, con quelle voci meravigliose  di un tempo e quegli attori scomparsi da molto, purtroppo. Glen ricevette il suo disco d'oro , alla lettera proprio un suo disco dipinto di pittura dorata ,due anni prima della sua morte, arrivata durante una missione aerea in guerra mentre sorvolava la Manica, attraverso le onde radio. Misteriosa fu sempre la storia dela sua morte , perchè il corpo non venne mai ritrovato e, come con tutte le leggende, furono fatte mille supposizioni. La realtà  ci fa sapere che era atteso per un concerto a Parigi, dove non arrivò mai e la leggenda ci fa dubitare di tutto, facendoci credere di una probabile rissa finita male... Le leggende hanno sempre dei misteri, altrimenti non si chiamerebbero tali, ma è indubbio che Miller ebbe poco tempo per godere la parte positiva delle stesse. Anche la vita privata  non fu molto generosa. Amò perdutamente la moglie Hellen, che purtroppo dopo aver perso il figlio maschio tanto desiderato, non riuscì più a renderlo papà. Ma via le tristezze ed ora balliamo sulle note di questi swing... e la festa continui...


venerdì 10 febbraio 2012

ABBIAMO IL SAX!

Ufficialmente zio Bruce annuncia i suoi musicisti aggiunti alla E.Street Band , con notizia certa!!!!  Ci saranno i cantanti Cindy Michelle e Curtis King (  già conoscenze precedenti ), il trombone di Clark Gayton, le trombe di Curt Ramm e Barry Danielian. ed i sassofoni di Eddie Manion e con infinita nostalgia, Jake Clemons.

ED ORA ATTENDIAMO SERENI!  Go on guys....


THE FOREST

Ed ora eccomi arrivata al punto cruciale... devo parlare per forza di David Byrne! Questo non significa che io non desideri parlarne, ma il mio problema è "come "parlarne, in poche righe, quando la mia conversazione su di lui, potrebbe durare giorni interi... Infatti , più di un anno fa , lo avevamo lasciato con i "Talking Heads", e l'intenzione della sua separazione dal gruppo. Cosa che poco dopo avvenne.Ma la mia difficoltà sta proprio nel rapporto di odio ed amore che nutro per lui, soprattutto come persona. Giustamente voi direte, ma a noi non importa chi sia o cosa faccia, cosa pensi o cosa dica, ed invece , credetimi, non sapete quanto tutto ciò influisca su di una produzione musicale.

L'ultima sorpresa è una rivisitazione classico-lirica del suo lavoro del 1988 " the Forest"Non partecipa a questa performance , come nel CD, perchè molto soddisfatto del lavoro svolto ed invita a seguire la performance dal vivo.Per Byrne, sono le sue testuali parole, "The Forest" è un pezzo come un altro della sua variegata produzione, che ha creato critiche , pregiudizi, idee, lodi, misteri, natura , Dio.E c'è bisogno di chiarezza.Lo creò in un momento dedicato alla lettura dei "Miti", intesi sia come figure immaginarie che come potenti dotati di carisma da seguire ciecamente.Tutto questo è pervaso di sesso, brutalità, parvenza, mistero , gentilezza e spiritualità.Parla della relazione che l'essere umano ha con la tecnica , il benessere,la civiltà,   la gentilezza ,il mondo animale e la natura.Molte cose succedono contemporaneamente confrontando il desiderio dell'immortalità ed il lato animale di noi stessi destinato a morire.Fu tratta da un progetto di Robert Wilson, che si chiedeva in parole povere, quanto l'industrializzazione porti beneficio all'uomo, distruggendolo come individualità a se stante.
Negli anni '80 , quando l' industrializzazione era al suo apice e sembrava salvasse la terra, avere certi dubbi , non era salutare.Chi pensava certe cose poteva essere considerato come un alieno. Ma guardandole con l'occhio del tempo che corre , arrivando ai giorni nostri, quanto bene ha fatto questa politica di civilizzazione, dove la natura ora si ribella al sistema, riportandoci a credere che l'uomo non può essere una macchina, ma un individuo pensante ( anche se la testa è sempre più piccola del corpo, come David suggerisce e lo dimostra con i suoi travestimenti di enormi giacche con grandi spalle su di un esile collo....),.che solo con la propria testa può salvarsi o distruggersi?Quando i concetti vengono esasperati e si dà ad una causa l'importanza che in effetti non ha , essendo o dovendo essere regolata da una mente, sono quasi sempre destinati ad essere rimossi, modificati , annullati.La musica ad esempio non può essere un mulino satanico,che macina concetti precostituiti,ma è sempre associata a sentimenti dell'anima come l'angoscia, il dolore , la gioia, la felicità.Non c'è cultura tra le macchine, esse sono il software della cultura voluta dall'uomo.In " the Forest" , e già la copertina lo dice, si entra in una strada senza ritorno, non solo perchè è difficile seguirne il filo, ma soprattutto perchè non esiste il genere musicale. Byrne è come un mago : dal suo pentolone escono a piacere mille cose differenti, che non possono essere classificate.

Ci addentriamo nel filone più oscuro del personaggio( e non ce ne sarebbe bisogno..) dove si mescolano elementi gialli e magici.Il mito di Gilgameshed il periodo dei Sumeri , non è certo cosa facile da digerire( pensiamo a Battiato che ha tradotto tutto il codice di questo sovrano!!!), il periodo Maja o Atzeco ci risulta ancor oggi incompleto e tutto questo è musicato con una precisione tale , da farci sprofondare nel mistero più fitto suscitando le nostre pulsioni con le note più alte.Non lo consiglio a persone digiune della produzione di Byrne, si farebbero male, non capirebbero, tutto sarebbe inutile. Ma chi conosce anche un pochino questo personaggio, che anch'io tendo a proteggere nel suo mistero, ne resterà come sempre affascinato. Byrne è un bambino autistico,molto malato, e la famiglia viene da un piccolo paese della S cozia a NYcity per curarlo." L'unica città in cui posso vivere" , dice ancor oggi Byrne. Indubbiamente è guarito dal suo male, ma le cicatrici restano.

L'osservare quasi attonito, il parlare a tratti con pause fuori tempo,la sensazione di sgomento che la folla gli procura quando si avvicina, ci sono ancora tutte. Ha imparato a sorridere di più, anche perchè c'è un sottile humor nelle sue parole scarne e taglienti, spesso.Chi lo ha conosciuto bene, come il suo  gruppo, la sua unica moglie, le scarse relazioni affettive,lo giudicano un opportunista, un insensibile,un egoista. Prese a dosi giuste , queste cose esistono nella sua persona. Ma ci sono anche molte contraddizioni in quello che si dice, perchè le sue azioni sono spesso opposte e contrarie.Non spiega il suo abbandono dai " Talking  Heads", sono gli stessi che puntano il dito descrivendolo incapace di amare e pronto solo a profittare del momento, per poi dimenticare il tutto. Non si difende bene David, calunnia tacciando la sua bassista di essere invaghita di lui, ma poi si fa in quattro pe far uscire " Chronology" , l'ultima riedizione di questi " miti". Si sposa una costumista , voglio pensare che un po' d'amore ci sia stato,ma da lì inizia la sua entrata nell'industria cinematografica con le sue colonne sonore. Vedi oscar per " the last Emperor" ed altri films.Ha una figlia, ma non ne parla mai, anzi mette in contrapposizione la sua vita dedita agli anziani genitori ancora in vita.E ' un insegnante di belle arti e si fidanza con una gallerista.

Le sue mostre si ammirano dai più raffinati espositori newyorkesi, che gli spalancono un nuovo mondo. Si rifidanza con Cindy Shermanoriginale fotografa del New Jersey, che lo segue ovunque , spostandosi come lui solo in bicicletta, "l'unica maniera di vedere le città", e le sue composizioni strambe,  ( come le forcelle musicali per le bici di NY o la terra imprigionata che borbotta nell'attesa di scoppiare) hanno la possibilità di essere conosiute , grazie anche a lei, con estrema facilità. Ma ormai il gioco è fatto, ed ora è di nuovo solo. Ma sarà più solo in compagnia , o quando è veramente solo solo? Croce e delizia , delizia al cor!!! Sono stata molto lunga e molto confusa. Lo so , non posso restringere più di così questo soggettto da studio profondo, che ha il potere di farmi restare in ogni modo, senza paole... o con troppe parole? Fate voi, ed ancora una volta perdonatemi!







martedì 7 febbraio 2012

ri - ri calling from uncle Bruce....

 


Il 12 Febbraio si terrà come ogni anno il 54° Grammy Awards a Los Angeles , presso lo Stapples Center con la partecipazione di Bruce Springsteen e la sua E street Band.La curiosità che ci pervade , oltrechè il piacere di sentirlo e non me ne vogliano chi non l'ha propriamente nel cuore, è che sia la CBC che radio Sirius, la preferita dal Boss, trasmetteranno l'avvenimento in diretta dalle 20 alle 23, 30. Questo per chi non potesse andare.. Per i fortunati che possono permettersi il viaggio e la performance , evitino di leggere queste poche righe. Un'altra curiosità per noi poveri mortali, è come si presenterà lo zio, intendo non il look , ma la formazione. Sarà già la definitiva del tour mondiale od una rimaneggiata? Portiamo pazienza, Bruce non ha mai venduto sottocosto e non ha mai fatto sconti.Il grammy verrà presentato dall'attore Jack Black , con la partecipazione di altre star della musica , come Fergie, Ahrmir , i Roots , Ringo Star , Adele, i Coldplay, Rihanna , Bruno Mars , Kate Perry, Paul MacCartney etc etc . Per Springsteen non è un anno di vacche grasse, la sua nomination è solo per la presentazione del cofanetto "The Promise", la cura nell'aver inserito tutto il materiale cartaceo che ha fatto la storia del disco, con una speciale lode per i due arts directors Dave Bett e .Michelle Holme.

E tempo di show per Bruce anche il 9 di Marzo all' Apollo Theater di Harlem, tre giorni dopo l'inizio del tour americano. La radio della E. street, Sirius XM , anche in questo caso trasmetterà interamente la serata e non solo, per chi si iscrive alla suddetta , entro il 24 Gennaio, verranno sorteggiati alcuni biglietti, quattro per la precisione più viaggio gratis con partenza da NY city , due notti pagate in hotel ed un 'ospitata alla Sirius radio. Non male tutto questo, considerando anche la particolarità che l'Apollo Theater non ha certo una grande capienza e la generosità in questo caso , si dimostra" maggiorata"! La generosità è anche dovuta ai 10 anni di vita di detta radio, nata come una piccola fonte di informazioni Springsteeane e diventata poi , la radio ufficiale. Il presidente Scott Greenstein , continua ad essere entusiasto dell'andamento del suo prodotto, confermando che la musica di Bruce è fuori dal tempo e libera da qualsiasi moda. Ribadisce che è simile ad una conversazione che gli ascoltatori possono fare con un amico come Bruce , condividendo sempre l'attualità dei loro problemi." La E.. Street ci ha portato una delle più importanti testimonianze della nostra vita personale e ci ha sempre seguito pari passo con la storia dei nostri tempi", così conclude Greenstein. L'incasso dell'evento sarà devoluto alla " Fame nel Mondo", insieme ad altre cinque organizzazioni (Maine,Santa Cruz,Oakland, Brooklyn,e Tucson). Mi si è scaricato il cellulare e quindi , per ora queste sono le , più o meno( dipende da quando vengono pubblicate!) ultime urla... per chi le ascolta , aprite le orecchie, per gli altri , fate finta di non sentire... Alla prossima!


giovedì 2 febbraio 2012

Omaggio a Tommasino

Questa mattina, ho letto una poesia fatta da Tiziano, che non ho il piacere di conoscere, dedicata a Tom Waits e mi è piaciuta molto.

In poche righe stigmatizza proprio le sensazioni che si possono provare sentendo il nostro cagnaccio di strada.

Senza che l'autore me ne voglia, per l'amore che mi lega a Tom, ripasso questi versi a voi e soprattutto agli estimatori del soggetto!

A presto risenterci....




Quando Tom Waits canta.....


le porte dell'inferno si aprono
insieme a quelle del paradiso:
angeli e diavoli s'incontrano
a metà strada
per scatenarsi in balli che spaventano
il padreterno
e pure il demonio.

Quando Tom Waits canta
si annullano i confini tra cielo e terra
e il mare diventa un tappeto di stelle
dove le sirene giocano a biliardo.
Quando Tom Waits canta
il mondo assume una luce particolare
che scalda l'anima e brucia il cervello
come polvere da sparo.







mercoledì 1 febbraio 2012

L.A. WOMEN

Quest'anno, secondo sempre i ben informati, sarà l'anno dei Doors e la nuova uscita in questi giorni di gelo, dell'ultima loro fatica  nel quarantesimo anniversario dell'album "L.A. Women". Il tutto presentato in due CD, con versioni rimasterizzate,  "Love her Madly", "Riders of the Storm" ed altre, ma con la chicca dell'inedito "She mells do nice ", con le tonalità blusanti dei primi Doors, trovata miracolosamente dal vecchio produttore Bruce Botnick.Il nostro re lucertola, Jim Morrison, che adorava farsi chiamare in questo modo, da un verso della sua poesia "Celebrazione", confermando di essere solo lui il re lucertola e di poter fare tutto ciò che gli pareva. I versi sono molto più aggraziati nell'album del 1968 "Waiting for the sun" e la canzone precisa  è " Not to touch the Earth ".

Se siete curiosi, ci troverete i versi " I'm the lizard king, I can do anything".  Diciamolo francamente questo " re lucertola", non era quello che si dice un mostro di simpatia! Complice del suo successo, quest'aria da bello  maledetto, ma guardate lo sguardo, sempre beffardo, pronto a sfidare tutto e tutti ed altamente provocatorio. Di ottima famiglia, con padre ammiraglio e mamma figlia di un legale, avere un erede simbolo dell'inquietudine giovanile e figura seduttiva per eccellenza, non doveva essere certamente facile in quegli anni irrequieti. La repressione, la contestazione, le manifestazioni politiche e sociali dei movimenti studenteschi, venivano spazzate via da organi governativi molto potenti , come la Cia. Questo nome così breve, ma così lungo per quanto concerne la possibilità di entrare o sfondare qualsiasi porta, con azioni sempre avvolte dal mistero. In parole povere, molti esponenti della musica rock erano soggetti  a supposizioni fantastiche , a complotti segreti.

Che dire della morte di Hendrix, della Joplin, di Jones? Siamo così certi della loro fine?  Jim Morrison, come è morto in realtà? Sono abbastanza lugubre in questi ultimi periodi , me ne rendo conto, forse sarà, come dice Sting, che il mio mood è impregnato da un" winter time"? Può darsi, non è certo la mia stagione ideale, anche se cerco di coglierne la bellezza. Ma tornando a noi, la disintossicazione di Morrison, proprio a Parigi, lontano da tutto e tutti, ci appare una scelta originale.Trovato morto per overdose in una vasca da bagno, piccolo Marat ormai inerte, e da qui inizia, forse la leggenda. E' morto, è vivo, è nascosto, dov'è?

La chirurgia plastica nel 1971 era rinomata a Parigi, più che in qualsiasi altra parte del mondo, e bastava prendere un volontario musicista, meglio se in attività e con pratica, sottoporlo ad una bella plastica (ricordiamo il nostro Jim come era ridotto nel periodo della disintossicazione!) ed il gioco era fatto! Ecco a voi  il signor Barry Manilow, musicista pop di Las Vegas con teatro al Casino de Paris ed ancor oggi sulle scene  e la comparsa è trovata !  Gli chiesero tre anni di allontanamento dalle sue normali attività, il riconoscimento di rifugiato politico, guarda caso proprio in Francia, la possibilità di partecipare a qualche spot pubblicitario nel 1967, la costanza a riprendere la erre un po' arrotata che Morrison possedeva, l'uscita di una canzone sulla donna di Jim, Pamela morta di overdose, con un cambiamento di titolo da " Brandy" a " Mendy", interpretando quest'ultimo  in " Me and you"......ed il film era concluso. Anche qui c'è da chiedersi verità, fandonie? Ma quanti credono che nella tomba del re lucertola ci sia proprio lui, e non vadano a ritrovarlo, tra una puntata al casinò e l'altra, proprio  a Las Vegas? Come sempre lascio a voi , questo giochino e ... non me ne vogliate!



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